Retroscena Mercedes: "Bottas doveva tirare la scia a Hamilton"
James Vowles, stratega Mercedes, ha rivelato quale fosse la tattica studiata per il via del GP del Messico. Valtteri avrebbe dovuto trainare Lewis, mentre Verstappen è stato bravo a infilarsi all'esterno: “Le differenze in frenata avrebbero dovuto essere di pochi metri non mi aspettavo il divario che abbiamo visto. I piloti hanno staccato dove hanno ritenuto corretto farlo. Poi Max ha spiegato che si è preso dei rischi. E' lì che abbiamo perso il GP".
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
A distanza di tre giorni dalla discussa partenza del Gran Premio del Messico, la Mercedes ha spiegato il piano messo a punto con i suoi piloti prima del via.
L’episodio, che ha visto Valtteri Bottas vanificare la pole position portando Max Verstappen nella condizione ideale per sferrare l’attacco alla prima curva, è stato uno degli argomenti più discussi dopo la corsa messicana.
Valtteri Bottas, Mercedes, con la replica del casco di Fangio
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
I piani Mercedes erano ovviamente diversi rispetto a quanto poi visto in pista, come ha spiegato lo stratega della squadra James Vowles.
“Lo scenario era abbastanza semplice – ha confermato – se Valtteri avesse avuto un buon avvio avrebbe dovuto tirare la scia a Lewis in modo da metterlo al riparo da un possibile attacco da parte di Verstappen. In partenza Max e Lewis sono partiti leggermente meglio di Valtteri, e questo ha impedito a Lewis di potersi posizionare dietro il compagno di squadra”.
Questo spiega anche la manovra di Bottas nella direzione di Hamilton, che nei piani avrebbe dovuto consentire a Lewis di essere dietro il compagno di squadra, quando in realtà era quasi affiancato.
“Allo stesso tempo – ha proseguito Vowles – Max è stato autore di un buon avvio, che lo ha portato ad affiancare Valtteri, e questo ha portato i tre piloti ad arrivare appaiati alla frenata della prima curva”.
Una staccata che ha visto Verstappen fare una grande differenza, sfilando di slancio le due Mercedes, ma Vowles non crede che sia stato tutto dovuto al grip della pista, per quanto favorevole a Verstappen che si è trovato nella traiettoria più gommata.
“Le differenze in frenata avrebbero dovuto essere di pochi metri – ha spiegato - non mi aspettavo la differenza che abbiamo visto. I piloti hanno frenato dove hanno ritenuto corretto farlo, e dopo la gara Max ha spiegato che si è preso anche dei rischi, che devo dire hanno funzionato molto bene. In quel momento abbiamo perso la gara”.
Secondo la Mercedes, nonostante la Red Bull fosse più performante ci sarebbe stato uno scenario che avrebbe potuto giocare a loro favore, ma per funzionare era indispensabile sfilare in curva 1 in prima e seconda posizione.
“Se fossimo stati in grado di mantenere le posizioni occupate sulla griglia partenza c’erano una buona possibilità che saremmo stati in grado di difenderci contro le Red Bull per tutta la gara – ha chiarito Vowles – ma servivano entrambe le monoposto. Se Lewis avesse mantenuto la prima posizione, ma con le due Red Bull alle sue spalle, credo che avremmo comunque avuto poche chance. Questo perché avrebbero (in Red Bull) diversificato la strategia anticipando il pit-stop con una delle due monoposto e ritardato quello con la seconda vettura”.
Lewis Hamilton, Mercedes, secondo classificato, e Max Verstappen vincitore festeggiano sul podio del Messico
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
La seconda posizione finale di Hamilton secondo Vowles rappresenta il massimo risultato possibile dopo la partenza non impeccabile.
“È il piazzamento corretto valutando le performance che abbiamo visto in pista – ha confermato – dopo il via abbiamo adottato una strategia difensiva che ci ha consentito di proteggerci da Sergio Perez. Se ci fosse stato anche Valtteri, purtroppo tamponato curva 1, avremmo potuto contare facilmente sulla quarta posizione, provando magari una strategia per puntare al terzo posto”.
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