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F1 | Key: "Con la MCL36 ci siamo presi dei rischi!"

James Key, Direttore Tecnico McLaren, ci parla di ciò che si aspetta dalla MCL36, vettura con cui il team di Woking si appresta ad affrontare il mondiale 2022 di Formula 1. Per l'ingegnere, sarà vitale trovare subito la corretta correlazione tra i dati della pista e quelli dei calcolatori, altrimenti raddrizzare la rotta nell'epoca del budget cap diventerà problematico per tutti.

James Key, direttore tecnico, McLaren Racing

Foto di: LEGO®

Inizia ufficialmente la stagione 2022 di Formula 1 anche per la McLaren. Il team di Woking ha svelato la MCL36, vettura affidata ai confermati Daniel Ricciardo e Lando Norris: con questa monoposto, la scuderia inglese vuole colmare definitivamente il gap dalle auto di riferimento dell'ultimo periodo, tornando a lottare per i titoli iridati.

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Ma il 2022 porta con sé l'importante incognita delle nuove monoposto ad effetto suolo. Novità importante per tutte e dieci le scuderie, che da tempo hanno dovuto votarsi ai dati raccolti in galleria del vento e dai calcolatori prima di poter mettere in pista le loro creazioni.

James Key, Direttore Tecnico McLaren, ci parla delle sfide che lui ed il suo team hanno dovuto affrontare per realizzare la MCL36.

Direbbe che avete preso un approccio aggressivo sulla vostra auto? Cosa ne pensa dell’Aston Martin, c’è qualcosa che l'ha colpita?
"Penso che l’aggressività di una macchina sia collegata alla performance, più che a come sembri alla vista. Certamente non ci siamo complicati la vita, ma alcuni rischi li abbiamo presi senza farci influenzare da nessuno: sotto alcuni aspetti abbiamo deciso di scegliere la strada più semplice, per altri invece abbiamo deciso di osare. Alcune parti da disegnare sono state più complicate, abbiamo scelto la soluzione che adotteremo a Barcellona per una ragione specifica. Sono contento del design complessivo: abbiamo scelto un’auto che potesse adattarsi ad essere sviluppata e che avesse un valido potenziale dal quale partire. Ovviamente, in fase di progettazione ci sono passate per la testa idee pazze, ma abbiamo deciso di non correre rischi di quella magnitudine".

Daniel Ricciardo, McLaren MCL36

Daniel Ricciardo, McLaren MCL36

Photo by: McLaren

"È interessante vedere l’Aston Martin, ha una filosofia costruttiva diversa da noi sotto alcuni aspetti, sospetto che tutta la griglia abbia colto differenti interpretazioni. Devo dire che non abbiamo visto niente di diverso rispetto ad opzioni che abbiamo già vagliato anche noi, ma la nostra vettura è diversa. A questo stadio del lavoro, comunque, non ho visto sull’Aston Martin novità che mi hanno fatto cadere dalla sedia. È ancora presto per dire quale sia la strada giusta e su che linea di performance saranno gli altri team: hanno svolto un lavoro diverso dal nostro e lo rispetto".

Quanto sarà simile l’auto della presentazione da quella che correrà in Bahrain? In che aree pensa potrà cambiare?
"Ora siamo in regime di budget cap: gli sviluppi che si potevano fare in passato, ricavando grandi performance, in questo sistema saranno difficili da fare. Ci sono egli aggiustamenti che possono essere fatti in corso d’opera, ma non stravolgimenti. L’aerodinamica sarà l’aspetto che potrà essere modificato maggiormente in maniera più aggressiva da tutti i team: pavimenti, ali anteriori... Abbiamo possibilità di sviluppo importanti, anche per via delle gomme, dobbiamo capirle bene. E anche il set-up va studiato, e otterremo risultati con l’esperienza. Le performance maggiori saranno ottenute con l’evoluzione aerodinamica".

Daniel Ricciardo, McLaren MCL36

Daniel Ricciardo, McLaren MCL36

Photo by: McLaren

Come avete suddiviso gli upgrade alla vettura in questo 2022?
"Ci sono molti fattori che giocano su questa scelta. La correlazione sarà essenziale: se la si trova, si possono correggere i componenti e apportare modifiche ed upgrade importanti. Con il budget cap, se si sbaglia all’inizio è difficile invertire la rotta. Penso che sia necessario andare avanti con cautela parlando di sviluppi. Quello che posso dire adesso è che abbiamo aggiornamenti per la prima gara, una seconda tranche è allo studio adesso e riguarda lo sviluppo in stagione. Lo step2 è figlio della consapevolezza e della conoscenza acquisita della vettura. Lo step3 passa dai primi due. Gli upgrade della terza fase verranno definiti più avanti in stagione, comunicarlo ora è piuttosto complicato".

Pensa che ogni auto avrà il passo massimo di 3.6 metri previsto dal regolamento?
"Modificare il passo non è facile: ci sono volumi definiti, la scatola del cambio, la power unit ed altro ancora. Definire il tutto con anticipo fa la differenza. Si vuole massimizzare il flusso d’aria che scorre sotto l’auto per ottenere il massimo dall'effetto suolo, non penso vedremo auto a passo corto". 

Daniel Ricciardo, McLaren MCL36
Daniel Ricciardo, McLaren MCL36
Daniel Ricciardo, McLaren MCL36
Lando Norris, McLaren MCL36
Lando Norris, McLaren MCL36
Lando Norris, McLaren MCL36
Lando Norris, McLaren MCL36
Lando Norris, McLaren MCL36
McLaren MCL36
Daniel Ricciardo, McLaren MCL36
Daniel Ricciardo, McLaren MCL36
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