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F1 | Caso Alpine: la Haas vuole coerenza da parte della FIA

Gunther Steiner ha spiegato come la protesta nei confronti di Alpine sia stata presentata per cercare di capire quale sia l'orientamento della FIA dopo che Magnussen, per 3 volte quest'anno, è stato fermato con bandiera nera e arancione per l'endplate penzolante.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Il Gran Premio del Texas non si è concluso sotto la bandiera a scacchi. Subito dopo la fine della gara, infatti, i commissari hanno penalizzato Fernando Alonso con 30’’ aggiuntivi facendo retrocedere lo spagnolo della Alpine dalla settima alla quindicesima posizione.

Ad avanzare la richiesta di penalizzazione è stata la Haas e le proteste della scuderia statunitense sono state motivate dal fatto che Kevin Magnussen in questa stagione, in ben tre occasioni, ha ricevuto tre bandiere nere e arancioni per danni all'endplate.

Ad Austin, Perez ha subito un danno all'ala anteriore nel corso del primo giro e questo ha portato al distacco dell'endplate poco dopo, mentre in una occasione successiva Fernando Alonso si è scontrato con la Aston Martin di Lance Stroll, decollando per poi andare ad impattare contro il guard rail.

Nonostante l’entità del colpo, la Alpine dello spagnolo è riuscita a proseguire le gara anche se con molti danni come quello allo specchietto destro che ha iniziato ad oscillare pericolosamente per molti giri.

La Haas, in questa frazione di tempo, ha contattato la direzione gara che, tuttavia, non ha preso alcun provvedimento ed alla fine lo specchietto è volato via.

Alonso ha continuato la sua corsa ed alla fine si è classificato settimo, ma la Haas, subito dopo la fine, ha protestato sostenendo come sia la Alpine di Fernando che la Red Bull di Perez stessero correndo in condizioni non sicure.

Incidente di Stroll e Alonso

Incidente di Stroll e Alonso

La protesta nei confronti di Perez è stata respinta perché la FIA ha stabilito che avendo perso l’endplate l'ala fosse sicura, mentre quella nei confronti di Alonso è stata accolta con la FIA che ha riconosciuto come la vettura non avrebbe dovuto essere autorizzata a correre né con lo specchietto penzolante, che ha rappresentato un potenziale pericolo per le altre vetture, né con lo specchietto assente, che ha così compromesso la visibilità posteriore di Alonso.

Con la penalità inflitta ad Alonso, Magnussen è riuscito a guadagnare una posizione portandosi dal nono all'ottavo posto, ma l’episodio ha fatto discutere parecchio.

"Non ho preso di mira nessuno", ha dichiarato Steiner a Motorsport.com. "Per me la FIA deve essere coerente. Se manca uno specchietto e la regola dice che bisogna averne due, perché dire che c'è stato un incidente e che ce n'era solo uno? Bisogna comunque averne due”.

"A volte va bene, a volte no. Dobbiamo trovare un modo per far sì che vada bene o meno, che si sappia se si segue un criterio coerente o meno”.

"Abbiamo visto quello specchietto sventolare, e allora avrebbero dovuto esporre la bandiera nera e arancione. Poi quel pezzo è volato via e avrebbe dovuto essere squalificato perché non aveva l'equipaggiamento di sicurezza. È come se il poggiatesta si fosse sollevato".

Incidente di Fernando Alonso, Alpine

Incidente di Fernando Alonso, Alpine

Per quanto riguarda l'ala di Perez, Steiner ha evidenziato un'apparente anomalia: se un endplate viene danneggiato ma non si stacca può portare a una bandiera nera e arancione, mentre se vola via subito dopo il contatto allora il pilota può proseguire la sua gara.

"Per quanto riguarda l'ala anteriore è come se ci siano due pesi e due misure. Se la perdi sei a posto, ma se si sta staccando, anche senza il rischio che non si stacchi, allora non va bene”.

"Ci sono diversi modi per realizzare le ali anteriori e noi abbiamo scelto un modo sicuro per non far staccare l’endplate. A questo punto sarà più sicuro farle volare via piuttosto che tenerle ancorate".

Magnussen ha convenuto come il suo team pretenda un processo decisionale coerente da parte della FIA.

"Devono essere coerenti", ha detto il danese a Motorsport.com. "Capisco perfettamente l'argomentazione secondo cui queste parti possono volare via ed essere pericolose, ma se mi hanno dato la bandiera nera e arancione per tre volte quest'anno allora è molto frustrante vedere piloti che oggi hanno corso con parti penzolanti senza ricevere lo stesso avvertimento”.

"Non capisco proprio. In queste gare, quando ho avuto la bandiera nera e arancione, avremmo potuto ottenere dei  punti e questo avrebbe potuto significare posizioni nel campionato costruttori e, di conseguenza, molto soldi. È stato un grande danno per il nostro team”.

"Non mi interessa quale direzione prendano, basta che prendano una direzione e la mantengano con coerenza".

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