F1 | Verstappen domina, ma la Ferrari torna seconda forza!
Verstappen domina il GP d'Austria con la Red Bull e colleziona il 42esimo successo in carriera e il settimo in stagione: l'olandese era imprendibile, ma la Ferrari con il secondo posto di Leclerc ha dato un segno di aver imboccato la strada corretta nello sviluppo della rossa. Il monegasco ha potuto tenere alle spalle Perez con la seconda RB19 anche grazie all'eccellente difesa che ha fatto Sainz con la SF-23. Lo spagnolo avrebbe meritato il podio ma ha dovuto pagare una penalità di 5 secondi per i track limit.
Il GP d'Austria fotografa la situazione della F1 attuale: Max Verstappen sigla la settima vittoria stagionale con la RB19 e l'olandese porta il suo bottino a 42 i successi personali e 81 punti di vantaggio nel mondiale piloti sul compagno di squadra Sergio Perez.
La Red Bull ritrova il messicano che conclude terzo dopo la disastrosa qualifica che lo aveva relegato in 15esima posizione in griglia: Checo ha costruito una bella rimonta che testimonia l'indiscutibile superiorità della monoposto di Milton Keynes, ma ha dovuto battagliare a lungo con un coriaceo Carlos Sainz, buttato già dal podio dopo una delle gare più belle da ferrarista.
Verstappen non mostra alcuna assuefazione al successo, perché Max ha chiesto e poi ottenuto un pit stop prima della bandiera a scacchi, sebbene la squadra non fosse per niente d'accordo: l'olandese voleva anche il punto del giro aggiuntivo colto con un 1'07"012 che l'ha tolto al messicano. Non lascia proprio niente alla concorrenza: l'alieno si è preso tutto, pole, vittoria e giro più veloce, soddisfando il pubblico orange che ha invaso Spielberg portando 304 mila spettatori nel weekend.
Ma la vera novità della Stiria non è stata l'egemonia della Red Bull, quanto il risveglio della Ferrari: la squadra di Maranello ha trovato le risposte che cercava dopo l'incoraggiante GP del Canada. Il team del Cavallino ha portato un nuovo pacchetto aerodinamico che ha funzionato sulla SF-23: finalmente la rossa sembra non soffrire più il degrado delle gomme, per cui la buona notizia di Montreal non era solo in frutto di una pista favorevole, ma di un effettivo salto di qualità.
Charles Leclerc è secondo, meritatamente secondo. Il monegasco è riuscito a prendere il posto d'onore anche grazie alla protezione che gli ha fatto un eccellente Carlos Sainz nel tenere dietro Perez dopo una battaglia durissima (ma corretta) che è durata qualche giro. L'astuto madrileno è riuscito a innescare il DRS sul messicano giocando sui punti di frenata a dimostrazione di una lucidità mentale indiscutibile.
La Ferrari si rialza a seconda forza tecnica del mondiale, nella consapevolezza che le modifiche introdotte sulla SF-23 indicano che la strada delo sviluppo presa è quella giusta. Leclerc ha provato a sfidare Verstappen in partenza, ma poi ha cercato di raccogliere il massimo risultato possibile e l'aspettativa, oggettivamente, non poteva andare oltre un secondo posto. Charles colleziona l'800esimo podio della Ferrari: l'anno scorso proprio in Austria vinse l'ultima gara con la rossa, ma subito dopo iniziò la caduta verticale della F1-75. Quest'anno Leclerc si deve accontentare di un posto d'onore in Stiria, ma la sensazione è che a Maranello possano pensare in una fase di rilancio.
Leclerc non ha commesso errori dopo la pessima gara Sprint (la Ferrari deve trovare una risposta sul perché la rossa con il monegasco non funziona con l'asfalto umido) e ha avuto la conferma dalla squadra di essere la prima guida: Carlos Sainz ad un certo punto sembrava più veloce, ma il muretto gli ha ordinato di non dare fastidio al compagno. Peccato che lo spagnolo abbia pagato con 5 secondi di penalità i track limit e un primo pit stop doppio in VSC, altrimenti avrebbe potuto ambire a un podio. La Scuderia guarda al futuro con fiducia e la prima conferma dovrà arrivare domenica prossima a Silverstone: Aston Martin e Mercedes non sono lontane nella classifica del mondiale Costruttori.
Lando Norris ha portato a casa un quinto posto inaspettato: l'inglese con la MCL60 aggiornata (che Piastri avrà in Gran Bretagna) ha avuto la sorpresa di avere fra le mani una monoposto che sembra aver risolto i problemi visti nella prima parte della stagione.
Norris si è tolto il gusto di stare davanti all'Aston Martin di Fernando Alonso. Lo spagnolo è partito con le gomme hard per cercare di compensare le carenze della AMr23 meno brillante del solito in Austria: Fernando è stato consistente come sempre, mente Lance Stroll ha acchiappato un punticino del decimo posto proprio alla fine. Troppo poco per il canadese che era scattato davanti al compagno di squadra.
Lewis Hamilton è solo settimo con la Mercedes: il sette volte campione ha litigato con una W14 che non ne voleva sapere di voltare, tant'è che è stato il primo a meritarsi i 5 secondi di penalità, ma è stato palese che la freccia nera non aveva il passo per guardare più avanti. Lewis ha chiuso davanti a George Russell che era partito 11esimo: il più giovane compagno è forse stato più convincente del sette volte campione del mondo troppo impegnato a lamentarsi.
Pierre Gasly fa muovere la classifica dell'Alpine con un nono posto molto positivo, mentre Esteban Ocon ha chiuso 12esimo, primo dei doppiati. Alexander Albon è arrivato vicino ai punti con la Williams. Segnaliamo l'allarme per il motore Ferrari ko della Haas di Nico Hulkenberg: il tedesco ha dovuto accostare a bordo pista con la sua monoposto fumante, nonostante disponesse di una power unit nuova. Il timore affidabilità resta sull sfondo e non va sottostimato.
Ultima annotazione per i track limit: la FIA ha bombardato i piloti con sanzioni da 5 secondi, impegnando i commissari in un lavoro assurbo. Bisognerà cambiare, trovando altra soluzione...
Cla | Pilota | Telaio | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Max Verstappen | Red Bull | 71 | - | 26 | |||
2 | Charles Leclerc | Ferrari | 71 | 5.155 | 5.155 | 5.155 | 18 | |
3 | Sergio Perez | Red Bull | 71 | 17.188 | 17.188 | 12.033 | 15 | |
4 | Carlos Sainz Jr. | Ferrari | 71 | 21.377 | 21.377 | 4.189 | 12 | |
5 | Lando Norris | McLaren | 71 | 26.327 | 26.327 | 4.950 | 10 | |
6 | Fernando Alonso | Aston Martin | 71 | 30.317 | 30.317 | 3.990 | 8 | |
7 | Lewis Hamilton | Mercedes | 71 | 39.196 | 39.196 | 8.879 | 6 | |
8 | George Russell | Mercedes | 71 | 48.403 | 48.403 | 9.207 | 4 | |
9 | Pierre Gasly | Alpine | 71 | 57.667 | 57.667 | 9.264 | 2 | |
10 | Lance Stroll | Aston Martin | 71 | 59.043 | 59.043 | 1.376 | 1 | |
11 | Alexander Albon | Williams | 71 | 1'09.767 | 1'09.767 | 10.724 | ||
12 | Esteban Ocon | Alpine | 70 | 1 lap | ||||
13 | Logan Sargeant | Williams | 70 | 1 lap | ||||
14 | Guan Yu Zhou | Alfa Romeo | 70 | 1 lap | ||||
15 | Nyck De Vries | AlphaTauri | 70 | 1 lap | ||||
16 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo | 70 | 1 lap | ||||
17 | Oscar Piastri | McLaren | 70 | 1 lap | ||||
18 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri | 70 | 1 lap | ||||
19 | Kevin Magnussen | Haas | 70 | 1 lap | ||||
Nico Hulkenberg | Haas | 12 | 59 laps | |||||
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