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Chi è la terza forza dietro Mercedes e Ferrari?

I test di Barcellona hanno messo in evidenza la Force India capace con Hulkenberg di inserirsi con gomme Supersoft fra vetture dotate di pneumatici Ultrasoft, ma attenzione anche a Red Bull Racing e Williams.

Nico Hulkenberg, Sahara Force India

Foto di: XPB Images

Nico Hulkenberg, Sahara Force India F1 VJM09
Nico Hulkenberg, Sahara Force India F1 with Rachel Brookes, Sky Sports F1 Reporter
Felipe Massa, Williams FW38
Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM09
Alfonso Celis Jr., Sahara Force India F1 collaudatore
Kevin Magnussen, Renault Sport F1 Team RS16
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB11
Felipe Massa, Williams

All’indomani della prima sessione di prove disputata a Barcellona è rimasta senza risposta una domanda destinata a protrarsi sui test che inizieranno il prossimo martedì: quale squadra ha maggiori possibilità di confermarsi come terza forza del Mondiale 2016?

Se mettiamo da parte la performance velocistica della Ferrari e le mostruose distanze chilometriche coperte della Mercedes, dopo i primi quattro giorni di prove della stagione emerge un contesto di non semplice interpretazione.

Basandoci sui valori in campo visti la scorsa settimana sul circuito di Montmelò, emerge che al momento è la Force India la squadra "prima degli altri". Niko Hulkenberg con gomme supersoft è stato in grado di precedere avversari che hanno sfruttato le nuove ultrasoft, con la sola eccezione di Vettel.

Ha sorpreso anche il passo di Sergio Perez, nonché l’exploit del messicano Alfonso Celis, capace di trasformarsi in un pilota di Formula 1 nell’ultimo giorno di prove. E parliamo di un ragazzo che dal suo sbarco in Europa nel 2012, non ha mai vinto una gara nelle gare formule minori in cui ha militato.

Però... c’è un però. Secondo un tecnico di una squadra avversaria la Force India vista a Barcellona… “è più una coda del 2015 che una vettura 2016”. Il messaggio è chiaro: la vettura va bene ed è performante. Ma secondo una parte della concorrenza quando lo sviluppo dei progetti realmente nuovi farà la sua strada, si vedranno i limiti di questa scelta.

Alla Renault mancano 60 cavalli?

E sempre secondo la concorrenza, se Renault farà un passo con la sua power unit avanti allora saranno dolori per tutti (ovviamente Mercedes e Ferrari escluse) quando si tratterà di confrontarsi con la Red Bull. Daniel Ricciardo ha parlato di una vettura familiare, chi era in pista ha descritto un inserimento ed una trazione micidiali. Ma resta l’incognita di una sessantina di cavalli di potenza che faranno, nel bene o nel male, la differenza.

I test che inizieranno il prossimo martedì saranno decisamente importanti anche in casa Williams. È noto che il team inglese da anni abbia adottato una filosofia progettuale che ha privilegiato la velocità assoluta a scapito di un po’ di carico aerodinamico. Ma quel  carico mancante è diventato un rompicapo non da poco, visto che tolta la pista di Monza è vitale praticamente ovunque.

L’obiettivo dei progettisti del team inglese nel realizzare la monoposto 2016 era abbastanza chiaro: mettere in pista una monoposto senza piste amiche o nemiche, visto che la squadra può contare sulla power unit Mercedes. Ma dai primi riscontri le indicazioni sembrano essere dubbiose. Soprattutto Massa non è sembrato convinto di quanto portato in pista, e sarà necessario giare di più per chiarirsi le idee.

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