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Lopez: "Che fatica guadagnare un punto su Muller!"

L'argentino festeggia il titolo Costruttori della Citroen e difende il primato nel mondiale piloti

Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team

Foto di: Citroën Communication

Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team e Y
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Yvan Muller, Citroën C-Elysee WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Il vincitore della gara: Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Jose Maria Lopez, Citroën C-Elysée WTCC, Citroën World Touring Car team
Ma Qing Hua, Citroën C-Elysee WTCC, Citroën World Touring Car team

Sono appena tornato dalla Cina. Anzi a dire il vero non sono ancora andato a casa perché mi sono fermato in Francia per alcune attività legate alla Citroen. Quello appena trascorso a Shanghai è stato un fine settimana positivo sia per me sia per la squadra. La tripletta che abbiamo realizzato in gara uno ha permesso alla Casa di vincere il Campionato del Mondo Costruttori. Un bel risultato, meritato e ottenuto in un luogo molto importante per il marchio. Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia e di aver contribuito alla vittoria del titolo. In molti danno ormai per scontate le nostre vittorie, ma non tutti sanno l'enorme lavoro che c'è dietro ad un risultato del genere. Sono stati tutti realmente molto bravi. Sono due anni che fanno il mondiale eppure hanno già scritto delle pagine memorabili che resteranno scritte a lungo nella storia di questa categoria. Mi è quindi sembrato doveroso dedicare a loro il mio primo pensiero non appena sceso dalla macchina dopo la vittoria di gara uno.

NON MI BASTA AVER GUADAGNATO UN SOLO PUNTO
Questo mi porta a parlare del fine settimana dal mio punto di vista. Non posso certo dire che le cose mi siano andate male. Avevo 74 punti di vantaggio prima dell'appuntamento cinese, ne ho 75 ora che mancano due round alla fine. Nel complesso un guadagno. Però, se guardo allo sforzo profuso, e a quanto sono stato più veloce rispetto ai miei compagni di squadra e a Yvan in particolare, il compenso di un solo punto non mi soddisfa. Non rispecchia il reale valore del mio weekend.

IL SISTEMA DI PUNTEGGIO PERMETTE DI RECUPERARE A CHI INSEGUE
Questo sistema di gare permette a tutti di poter recuperare anche se il potenziale non lo consentirebbe. La seconda gara dà gli stessi punti della prima e offre l'opportunità a piloti più lenti di partire davanti. Ecco perché dico sempre che non bisogna mai lasciare per strada neppure una lunghezza, ma portare a casa il massimo da ogni gara.

NON BASTA VINCERE GARA UNO CHE E’ LA PIU’ DIFFICILE
Negli ultimi due appuntamenti ho fatto la pole ed ho vinto gara uno. Poi in nelle seconde corse ho fatto segnare un ritiro ed un terzo posto. Va bene per carità, ma è indubbio che, proprio grazie a questo sistema, chi insegue ha un'altra opportunità. Non lo scopro oggi. È così e lo accetto, ma a volte è lecito sottolinearlo, soprattutto quando si è stati più veloci degli altri.

A SHANGHAI NON HO FATTO MODIFICHE SULLA MACCHINA!
Comunque sulla pista di Shanghai mi sono trovato subito bene. Il set-up della vettura è stato ottimo fin dalle prime battute. Nelle libere, così come a Motegi, ho utilizzato dei treni di gomme usate ccosì ho risparmiato le nuove e mi sono concentrato sugli affinamenti dell’assetto in condizioni di gara. La mia prestazione nelle due sessioni non è stata al top rispetto a Ma Qing Hua che, invece, ha messo subito pneumatici nuovi per comprensibili motivi suoi. Ho lavorato bene ed ero a posto al punto che questa è stata una delle poche qualifiche in cui non ho toccato nulla sulla macchina. In Q1 e Q2, senza spingere troppo, sono stato davanti di tre o quattro decimi.

SONO ARRIVATE POLE E VITTORIA IN GARA UNO
Nella Q3 poi non ho fatto un gran giro eppure sono riuscito ad ottenere la pole. Ho raggiunto il mio primo obiettivo e la vittoria in gara uno ha rappresentato la quadratura del cerchio. Ero molto contento perché ero riuscito ad incrementare il vantaggio in classifica. Purtroppo il mio compagno di squadra e mio rivale in classifica è stato molto fortunato in quanto Ma Qing Hua non è partito, Catsburg si è fermato subito e Loeb, trovandosi davanti Ma fermo, ha perso tempo. Yvan si è così ritrovato secondo. Su questa pista non è così facile sorpassare come sembra e, non a caso, Sébastien Loeb che era più veloce di Muller non è riuscito a sopravanzarlo arrivando solo terzo.

YVAN E’ STATO BRAVO IN GARA DUE, MA NON PIU’ VELOCE DI ME
Nella seconda gara poi, lo stesso Yvan è partito quattro posizioni davanti a me per via della griglia invertita. Un’altra volta la bagarre lo ha favorito perché Valente è uscito subito e Coronel che avrebbe dovuto scattare dalla prima fila non ha potuto prendere il via. Poi è stato molto bravo ad inseguire Tarquini e passarlo quando Gabriele ha avuto problemi con il cambio. Ripeto è stato bravo, ma se guardiamo i tempi di gara, si nota come non sia stato più veloce di me.

HO FORZATO LE GOMME E NON HO RISCHIATO CON TARQUINI
Dal canto mio ho provato ad andare avanti. Ho guadagnato posizioni, ma per farlo ho forzato molto ed ho rovinato le gomme anteriori. In queste condizioni passare Tarquini era troppo rischioso. Ci ho provato perché è nella mia filosofia farlo, ma quando ho visto che avrei dovuto prendere dei rischi inventandomi qualcosa all'esterno, ho preferito non farlo. Lui si è difeso molto bene, ma se io fossi uscito, Yvan avrebbe guadagnato altri punti. Avevo troppo da perdere e dovevo pensare prima di tutto al campionato. Invece così alla fine sono riuscito a concludere un fine settimana in maniera positiva che mi permetterà di andare in Thailandia un po’ più tranquillo.

BURIRAM SARA’ UNA PISTA NUOVA PER TUTTI 
Buriram sarà una pista nuova per tutti e questo potrebbe nascondere delle incognite. Ho provato il circuito al simulatore e ci farò una sessione ulteriore. Mi sembra interessante e credo che potremo andare bene. Ho tempo un mese per preparare la gara e voglio restare concentrato al massimo. Ora più che mai non bisogna abbassare la guardia.

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