Ducati, Davies: “Portimao? Sembra di correre su una pista di cross"
L’asfalto sconnesso e le buche possono esaltare lo stile del gallese che punta al primo successo a Portimao. Melandri all’attacco su una pista dove ha già vinto.
Foto di: Toni Börner
Se la Ducati ha ancora l’ambizione di provare a ribaltare un risultato che sembra già scritto, in questi ultimi quattro round della stagione non più sbagliare niente. A cominciare dal Portogallo e dalla pista di Portimao, dove negli ultimi due anni (2015 e 2014) la Kawasaki ha banchettato con quattro vittorie su quattro gare.
Il morale è alto, soprattutto per Chaz Davies, che arriva dalla doppietta del Lausitzring, anche se è passato un mese, e non avendo niente da perdere la tattica non può essere diversa da quella di andare all’attacco e vedere cosa succede. Anche perché il gallese non ha mai vinto a Portimao (due volte terzo, nel 2014 e nel 2015) e ci terrebbe non poco a cancellare lo zero nella casella successi. Come l’anno scorso la Ducati e Davies sembrano arrivare con più spinta al rush finale, ma come l’anno scorso con un distacco (105 punti) che pare francamente difficile da recuperare, salvo situazioni al momento non pronosticabili.
A differenza del compagno di squadra, Marco Melandri ha invece già vinto due volte in Portogallo, ovviamente non con la Ducati, ma il fondo sconnesso, che i piloti troveranno, potrebbe metterlo in difficoltà anche le soluzioni trovate in gara 2 al Lausitzring sembrano andare nella giusta direzione. Marco vuole un finale di stagione da protagonista e per riuscire dovrà sicuramente provare ad essere più aggressivo.
“È sempre bello tornare in sella, specialmente dopo aver ottenuto una doppietta nel round precedente - queste le parole di Chaz Davies -. Portimão è una pista fantastica, non vi abbiamo corso di recente ma vi abbiamo sempre fatto dei test durante la pausa invernale, quindi è un tracciato che conosciamo bene. Credo che la sua natura sconnessa possa favorirci. È divertente quanto difficile, perché ci sono diverse buche e l’asfalto è leggermente diverso ogni volta che corriamo lì, un po’ come accade nelle piste di motocross, quindi non è facile ottimizzare tutti i dettagli. Vi abbiamo raccolto due podi fin qui, in condizioni meteo differenti, ma faremo del nostro meglio per migliorare ancora. Non vedo l’ora di risalire sulla Panigale R”.
“Il tracciato di Portimão è tra i più belli in calendario - è l’analisi di Marco Melandri -. È una pista tecnica, con molti cambi di pendenza. I test effettuati lì durante l’inverno non erano stati dei migliori, ma ci erano serviti per avere le idee più chiare ed infatti poco dopo abbiamo raccolto il nostro primo podio in Australia. L’asfalto non è in ottime condizioni, ma nemmeno rovinato come in Germania. Ad ogni round la nostra conoscenza della Panigale R migliora, e con i passi avanti fatti in Gara 2 al Lausitzring abbiamo imparato molte cose che dovrebbero consentirci di adattarci meglio a piste sconnesse. In passato ho ottenuto buoni risultati a Portimão, e credo che possa essere una pista favorevole per la nostra moto, quindi partiamo fiduciosi”.
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