Melandri: "Se attaccavi Rossi, diventavi il personaggio cattivo"
L'ex campione del mondo della 250cc ha ricordato la sua rivalità con il "Dottore" nel documentario Ri-Vale di DAZN, sottolineando di non aver mai apprezzato il modo in cui è stata creata e come è stata successivamente gestita.
Sono passate appena un paio di settimane da quando Valentino Rossi ha detto definitivamente addio alla MotoGP. Il "Dottore" ha annunciato la sua intenzione di dire basta lo scorso agosto in Austria, e subito dopo sono arrivati tanti attestati di stima anche da quelli che sono stati i rivali storici della sua carriera lunga ben 26 anni.
Basta pensare ai vari Max Biaggi, Jorge Lorenzo e Casey Stoner, che pur con qualche riferimento alla sua potenza mediatica, ha sottolineato la grande importanza che il pesarese ha avuto nel far crescere la MotoGP in tutto il mondo.
C'è anche chi però quella rivalità sembra averla patita davvero tanto e, a distanza di anni, fatica ancora a digerire il modo in cui è stato messo a confronto con quello che era un suo amico fin dai tempi delle minimoto. Si tratta di Marco Melandri, che è stato molto diretto nelle dichiarazioni che ha rilasciato a Ri-Vale, il documentario sul #46 realizzato da DAZN.
"Rossi ti attaccava psicologicamente. Il problema era che finché lo faceva lui era una dote, mentre, quando lo attaccavi tu, diventavi automaticamente il personaggio cattivo" ha detto Melandri, che ora veste proprio i panni di telecronista per la piattaforma streaming.
"Era difficile correre contro di lui perché per qualsiasi cosa facesse di sbagliato Valentino c’era sempre un motivo buono per giustificarlo. Al contrario, chi lo sfidava o faceva qualcosa fuori dalle righe era sempre attaccato e messo in croce", ha aggiunto.
Il 38enne poi ha appunto ribadito che non gli è piaciuto il modo in cui è stata creata la rivalità tra lui e Valentino, così come il modo in cui sono stati confrontati per il solo fatto che lui si affacciava alla classe regina da campione della 250cc.
"In quel periodo storico c'era bisogno di una grande rivalità. C’erano due italiani e così hanno fatto in modo che tutto si accendesse in anticipo. Perciò entrambi siamo stati sfruttati facilmente".
"Non ho mai digerito il fatto di essere stato messo a confronto con Valentino. È stato un peso, qualcosa che non cercavo perché sono molto diverso da lui", ha concluso.
Marco Melandri and Valentino Rossi
Photo by: Gresini Racing
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