WEC | Spa è ancora Ferrari: "Aiutati da pioggia e una scommessa"
Dopo Pier Guidi alla 24h del 2021, stavolta è Calado a far esplodere il box del Cavallino Rampante alla 6h del Mondiale, resistendo alla Porsche che stava rimontando in condizioni durissime, che però hanno premiato la 488. Grazie anche ad un meteo pazzo e ad un azzardo con le strategie.
Sarà destino, ma quando la Ferrari corre a Spa-Francorchamps ne viene sempre fuori qualcosa di emozionante e da brividi fino alla fine di ogni gara.
Era stato un tripudio il successo ottenuto da Alessandro Pier Guidi nella 24h delle Ardenne nel 2021, quando il piemontese effettuò il sorpassone in rimonta sull'Audi-WRT a 10' dalla fine, centrando un successo accolto con un boato da stadio dai box di Iron Lynx.
La stessa scena si è praticamente ripetuta sabato alla 6h valida come secondo evento del FIA World Endurance Championship, che Pier Guidi e il suo compagno James Calado hanno portato a casa in volata.
Stavolta a gioire è stato il box di AF Corse e al volante della 488 #51 c'era l'inglese, con Pier Guidi a soffrire fino all'ultimo metro con ingegneri e meccanici visto che la Porsche di Michael Christensen era in piena rimonta e con un passo superiore.
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo LMGTE Pro di Alessandro Pier Guidi, James Calado
Photo by: JEP / Motorsport Images
L'unico neo è una regia televisiva pessima che ha oscurato l'ultimo giro da denti strettissimi dei due contendenti, visibili per chi era in sala stampa e ai box sui monitor del GPS, ma non da tifosi e appassionati che erano in piedi sul divano con le dita incrociate.
Tutta la gara è stata da vivere e godere, la pioggia unita a Full Course Yellow, Safety Car, episodi di vario genere e quant'altro hanno rimescolato le carte, rimettendo in gioco le vetture di Maranello che, altrimenti, non avrebbero avuto grandi speranze di giocarsela contro le 911 del team Manthey.
Eppure il muretto è stato perfetto e Calado una grandissima punta prima, per poi trasformarsi in un difensore arcigno negando a Christensen ogni minima opportunità per superarlo.
Gara bagnata, gara fortunata dunque per il Cavallino Rampante, alla prima affermazione nella stagione 2022 del Mondiale e ora con la speranza che si possa andare a Le Mans a giocarsela ad armi pari, consapevoli che il duo Calado-Pier Guidi è Campione del Mondo in carica non per caso, nonché supportato alla grande da una squadra competitiva.
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo LMGTE Pro di Alessandro Pier Guidi, James Calado
Photo by: JEP / Motorsport Images
“Non è stato facile salire in macchina con gomme slick fredde e pista bagnata durante la fase di Full Course Yellow, ho cercato di adattare più rapidamente possibile la mia guida alle condizioni, senza avere i giusti riferimenti visto che non avevo avuto modo di guidare in precedenza durante la gara", ha commentato Calado.
"Nel finale sapevo che sarei stato costretto a fare i conti con la Porsche. Nel primo e nel secondo settore in particolare erano davvero veloci ma non mi sono arreso".
Altro retroscena fondamentale per le sorti è quello di un pit-stop 'sventato' grazie ad una delle neutralizzazioni, cosa che ha mantenuto la Rossa #51 davanti.
"Se non ci fosse stato nessun FCY avremo dovuto rientrare per un rabbocco di carburante. Abbiamo rischiato sperando che si veificasse questa situazione, era l'unico modo per vincere la gara, perché la Porsche era più veloce".
"Ho guidato con il cuore per tenerla dietro, nonostante una grandissima pressione. Erano condizioni difficili perché c'era ancora del bagnato su alcune parti della pista".
"In quel momento avevamo montato una mescola più morbida di pneumatici che non avevamo ancora usato nel fine settimana; era ancora bagnato e ha funzionato benissimo, ma alla fine perdevo aderenza ed è stata durissima. Ho quasi perso la macchina all'Eau Rouge, mi sono salvato per un pelo".
"Lì ero preoccupato, ma penso che la Porsche abbia fatto lo stesso, subendo lo stesso calo anche se loro erano più veloci. Metà della pista era bagnata e metà asciutta; in queste ultime ho spinto al massimo per mandare in temperatura le gomme, facendo quello che potevo".
"Christensen era molto più veloce di noi e sapevo che avrebbe cercato un varco, sfruttandolo se ce ne fosse stato uno a disposizione. Mi sono difeso bene, ci siamo pure toccati".
"Ho dato tutto quello che avevo, andando vicino a perdere il controllo della vettura almeno tre volte durante gli ultimi due giri, ma dovevo guidare al limite. È bello essere riusciti nuovamente a vincere e ad avere due Ferrari sul podio”.
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo LMGTE Pro di Alessandro Pier Guidi, James Calado
Photo by: JEP / Motorsport Images
Anche Pier Guidi sorride per il primo successo dell'anno: “La prima parte di gara sul bagnato è stata molto difficile ad essere onesti. Ma eravamo a Spa, dunque il meteo è per definizione imprevedibile. Queste erano le condizioni di cui avevamo bisogno per provare a lottare per la vittoria dal momento che sappiamo di non avere possibilità sull’asciutto".
"Con il bagnato, invece, tutto può succedere. Sono rimasto in macchina tantissimo tempo ma alla fine eravamo veloci con la pioggia ed ho cercato di spingere al massimo. Con la prima bandiera rossa abbiamo perso tantissimo tempo perché non c’è stato il pass-around e poi con la seconda per fortuna siamo riusciti a guadagnarlo".
"Alla ripartenza mi sono trovato dietro i piloti AM e non vedevo sostanzialmente nulla davanti a me a causa dell’acqua sollevata dalle loro vetture, tanto che in alcune occasioni sono stato costretto ad alzare il piede in rettilineo. È stato difficile mantenere il controllo della vettura, soprattutto ripartendo dai box con gomme fredde, era una scommessa continua".
"Alla fine, avevamo bisogno di una gara come questa per avere la possibilità di vincere e siamo stati bravi a coglierla anche grazie allo splendido lavoro di James nell’ultima parte di gara. Le Porsche erano molto più veloci di noi sull’asciutto ed è stato bravo a difendersi e a vincere. Non ce lo aspettavamo, dunque siamo ancora più contenti per questo successo”.
#52 Af Corse Ferrari 488 GTE EVO GTE Pro : Miguel Molina, Antonio Fuoco
Photo by: Eric Le Galliot
Sul podio sono saliti anche Miguel Molina e Antonio Fuoco, che per diversi tratti hanno anche condotto le operazioni con la loro #52.
"Penso che fossimo molto competitivi, soprattutto sull’asciutto, nei confronti dei nostri compagni di squadra, ma per un motivo o per l’altro ci manca ancora qualcosa per riuscire a vincere", dice lo spagnolo.
"Dobbiamo essere comunque contenti perché con tutte le cose che sono successe in gara abbiamo sfruttato una buona strategia. In queste condizioni possiamo dire la nostra per la vittoria perché la macchina è molto buona. Penso che meritavamo qualcosa di più, oggi, ma accettiamo il risultato e pensiamo alla prossima gara”.
#52 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo LMGTE Pro of Miguel Molina, Antonio Fuocco
Photo by: JEP / Motorsport Images
Fuoco ha aggiunto: “Siamo un team e cerchiamo di fare sempre il massimo. Oggi abbiamo avuto un po’ di sfortuna con i doppiati e la Porsche ne ha approfittato, altrimenti penso che saremmo riusciti a portare a casa una doppietta. Abbiamo fatto un buon lavoro, in crescendo nel corso del fine settimana, e personalmente ho spinto al massimo in ogni giro".
"Con l’asciutto il risultato difficilmente sarebbe stato questo ma a Spa tutto può succedere e, nonostante sia stata una gara difficile, dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto. Sono dunque contento del risultato e anche per il team perché lavora sempre sodo. Dobbiamo continuare così perché la prossima gara è Le Mans e vogliamo fare bene”.
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo LMGTE Pro di Alessandro Pier Guidi, James Calado
Photo by: JEP / Motorsport Images
Da casa Ferrari, il responsabile delle Competizioni GT, Antonello Coletta, non può che festeggiare raggiante: “Abbiamo dimostrato, in una gara comunque durissima, un grande equilibrio tra i nostri due equipaggi che non hanno mai battagliato tra di loro, ma hanno costantemente cercato di aiutarsi dalla partenza fino alla bandiera a scacchi".
"Siamo stati indubbiamente avvantaggiati dalla nostra competitività sul bagnato che ci ha permesso di colmare il gap che avevamo sull’asciutto, rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello di Sebring".
"Siamo davvero felici per questa vittoria di Alessandro e James, ottenuta alla seconda gara in campionato, impreziosita dal terzo posto di Miguel e Antonio, perché rappresenta un grande risultato di squadra”.
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