Carrera Cup Italia | Vallelunga, Lorenzo mette la freccia
All'alba del quarto round stagionale arriva il primo ingresso in PQ2 e la miglior qualifica (12esimo) per l'asso maiorchino ex MotoGP, sempre più a suo agio al volante della 911 GT3 Cup con la quale è arrivato a contenere il distacco dalla pole position a 8 decimi: "Manca ancora l'ultimo step, ma un obiettivo dichiarato è stato raggiunto"
Foto di: Getty Images
Sorride anche coach Simone Iaquinta, che della Porsche Carrera Cup Italia è campione 2019 e 2020, a guardare i tempi e i risultati ottenuti da Jorge Lorenzo nelle qualifiche del quarto round stagionale del monomarca tricolore in corso a Vallelunga.
Sorride e commenta il pilota calabrese: "Oggi Lorenzo è andato molto bene ed era contento. Sono certo che migliorerà ancora, quello che gli spieghi poi lo mette in pratica, non ha problemi sotto quel punto di vista, è abituato".
Il pluricampione della MotoGP continua a progredire al volante della 911 GT3 Cup del Team Q8 Hi Perform, in generale e anche nel confronto diretto con gli altri driver seguiti sotto la tenda di Ghinzani Arco Motorsport.
In vista di gara 1 del pomeriggio, sono arrivati sul circuito romano il primo ingresso in PQ2 (superato il "taglio" con i migliori 15 della PQ1 ammessi alla sessione decisiva per la pole) e la miglior qualifica (12esimo), a 8 decimi dalla pole position, ma anche a meno di mezzo secondo dal quarto crono ottenuto dal campione in carica Alberto Cerqui .
Evidentemente in questo senso anche i test della settimana scorsa, oltre a quello pre-gara di giovedì, sono serviti: "Era importante fare più chilometri perché mancava la continuità - spiega Lorenzo nel paddock della Carrera Cup -. Tra una gara e l'altra c'era molto spazio e perdevo un po' tutto quello che avevo imparato nell'appuntamento precedente".
A che punto ti senti ora, quindi, rispetto alla conoscenza della 911 GT3 Cup?
"Abbiamo fatto sicuramente uno step, manca ancora l'ultimo, però trovarsi a 8 decimi dalla pole position è un obiettivo che ci eravamo posti e l'abbiamo raggiunto".
Importante anche perché riguarda la prestazione assoluta, cioè quella più complessa soprattutto per via del warm up da curare sugli pneumatici.
"Le qualifiche erano il mio handicap perché riuscivo sempre ad andare forte dopo 6-7 giri. Invece ora non sono stato super esplosivo però abbiamo migliorato sotto quell'aspetto. Anche se di certo tuttora sono un po' più competitivo in gara."
E' vero che tutto ciò che assimili poi lo metti in pratica?
"Sì, sono sempre stato un pilota che mai è andato indietro rispetto agli step che faceva. E con le macchine è lo stesso. E' una questione di chilometri. Sto gareggiando con ragazzi che guidano sulle quattro ruote da quando sono bambini e quindi i trucchi decisivi loro li hanno, io ancora no."
Quindi sono in previsione ulteriori test per il finale di stagione...
"Ho in mente due test a Monza e magari uno per il Mugello, quindi saremo pronti anche per le ultime gare."
Vallelunga è una pista che mai hai affrontato in moto: è stato diverso l'approccio?
"Devo dire di no, ma è una pista che mi piace molto. E' un po' stretta nell'ultima parte, con quel tornantino un po' da go-kart, però le piste tecniche mi piacciono perché io sono un pilota che ha nella sensibilità di guida un punto di forza. Ci avevo guidato anche lo scorso inverno, ma era passato troppo tempo! Il fatto di aver testato una settimana prima è stato molto importante, così come l'aiuto di Iaquinta, che mi ha insegnato qualche segreto."
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