Valentino: "Il potenziale è migliore di quello che abbiamo mostrato"
Nonostante il 12esimo tempo ed una spalla che lo infastidisce nelle curve a destra, il "Dottore" cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. Sui problemi della Yamaha ha detto: "Rispetto a Honda e Ducati siamo indietro di elettronica".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il 12esimo posto non è certamente un risultato da incorniciare, ma Valentino Rossi non sembra troppo preoccupato alla conclusione della prima giornata di prove del GP d'Australia di MotoGP.
Il "Dottore", infatti, è convinto che il potenziale della sua Yamaha sia superiore a quello che ha mostrato oggi. Anche perché alla base di tutto c'è stata una valutazione errata a livello di gomme: ha lavorato soprattutto con la media al posteriore, salvo poi accorgersi che la morbida è più prestazionale e potrebbe anche reggere la distanza di gara.
"Non mi sono trovato male, nel senso che nel pomeriggio abbiamo provato delle cose interessanti. Ci siamo concentrati un po' di più sulla gomma media, perché pensavamo che fosse quella con cui fare la gara, invece abbiamo visto che la gomma soft ha un potenziale migliore e che può essere un'opzione" ha detto il 9 volte iridato.
"Quando l'ho messa, ho provato anche qualcos'altro, ma non mi trovavo bene e quindi non sono riuscito a migliorare. Secondo me, però, il nostro potenziale è migliore di quello che abbiamo mostrato. Domani mattina sarà importante sperare di entrare in Q2, sperando ovviamente che il meteo sia buono per continuare a lavorare" ha aggiunto.
Vedendolo fuori dalla top 10 in entrambe le sessioni, era venuto anche il dubbio che il dolore alla spalla lamentato dopo l'incidente di Motegi fosse peggiore del previsto. Il pilota di Tavullia però ha rassicurato sulle sue condizioni.
"Stamattina ho sofferto abbastanza, perché non ho tanta forza. Nel pomeriggio è un po' migliorata la situazione. Mi dava un po' fastidio nelle curve a destra, ma spero che anche domani prosegua questo trend di miglioramento".
Riguardo alle difficoltà che affliggono la M1 da qualche mese a questa parte, impedendole di sfruttare a dovere la gomma posteriore, qualcuno ha ipotizzato che possa essere un problema di motore, visto che ormai la Casa di Iwata ha sfornato telai nuovi a raffica. Valentino però è sempre più convinto che sia una questione di elettronica.
"Potrebbe essere, però la Yamaha è da tanto che ha questa configurazione, con la quale ha tanta esperienza. Il nostro motore ha dei punti deboli, ma anche dei punti forti. Secondo me quello su cui veramente siamo indietro rispetto a Honda e Ducati è l'elettronica in accelerazione. Seguendoli loro fanno molta meno fatica ad uscire dalle curva e riescono facilmente ad uscire più forte di noi" ha concluso.
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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