Test Qatar, Giorno 3: Zarco al top, ma alle sue spalle risale Valentino
Il francese della Yamaha Tech 3 sfiora il best lap del tracciato di Losail, ma dietro di lui risale la china il "Dottore". Terza c'è la Ducati di Dovizioso, seguita dalla Honda di Crutchlow. Top 5 per Vinales davanti a Marquez.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Le Yamaha hanno rialzato la testa nella terza ed ultima giornata dei test collettivi di MotoGP in Qatar. E' vero che davanti a tutti c'è ancora la M1 datata 2016 di Johann Zarco, ma anche quelle con i colori ufficiali sembrano aver fatto un bel passo avanti, almeno quando è stato il momento di andare a caccia del tempo.
Il francese del team Tech 3 ha sfoderato una prestazione clamorosa, arrivando vicinissimo ad infrangere la barriera dell'1'54" con il suo 1'54"029, un tempo più alto di poco più di un decimo rispetto al primato assoluto del tracciato di Losail, realizzato da Jorge Lorenzo nell'ormai lontanissimo 2008 in 1'53"927.
Come detto, anche le M1 team Movistar però sembrano aver fatto un buon passo avanti oggi. Nonostante una caduta alla curva 14, avvenuta dopo circa 3 ore, alle spalle di Zarco si è infatti issato Valentino Rossi, che nei minuti conclusivi è riuscito a scendere fino a 1'54"276. E anche prima del "time attack" è riuscito a fare diversi giri sul passo dell'1'55" basso. Poco più lento Maverick Vinales, che con il suo 1'54"471 si è dovuto accontentare del quinto tempo.
Davanti allo spagnolo ci sono anche la Ducati di Andrea Dovizioso e la Honda con i colori LCR di Cal Crutchlow. Il forlivese ha ancora una volta confermato di aver trovato un ottimo feeling con la sua Desmosedici GP, anche se oggi il suo ritmo è stato meno interessante di quello mostrato ieri. Il britannico, che è stato anche il primo a scendere in pista, oggi è stato piuttosto regolarmente il più veloce tra i piloti in sella alle RC213V.
Il campione del mondo in carica Marc Marquez, infatti, è sesto con un ritardo di poco più di mezzo secondo (ma ha un ottimo passo), mentre Dani Pedrosa si è dovuto accontentare addirittura dell'11esima posizione. Va detto però che il portacolori della HRC e l'ultimo dei ben 11 piloti che sono stati capaci di infrangere il muro dell'1'55" oggi.
Nel gruppetto dei migliori si conferma anche Alex Rins, settimo con la sua Suzuki, con un ritardo di poco più di sei decimi. Purtroppo non è andata altrettanto bene al compagno di squadra Andrea Iannone, oggi costretto a fare da spettatore a causa di problemi di stomaco che gli hanno impedito di salire sulla sua GSX-RR. Un peccato se si pensa che ieri era stato il più veloce.
A completare la top 10 c'è poi un terzetto di Ducati con le due del Pramac Racing che hanno messo a sandwich quella ufficiale di Jorge Lorenzo. L'ottavo tempo lo ha realizzato Danilo Petrucci, che oggi era stato il primo ad infrangere il muro dell'1'55" e poi ha chiuso a 1'54"659, precedendo di soli 33 millesimi lo spagnolo, che alla fine anche oggi ha incassato quasi quttro decimi di gap da Dovizioso.
57 millesimi più indietro poi c'è Jack Miller, mentre merita un applauso Franco Morbidelli, oggi capace di togliere ben nove decimi rispetto a ieri, nonostante una scivolata senza conseguenze. Con il suo 12esimo tempo, l'italiano della Marc VDS è stato il miglior rookie di giornata.
Proprio nel finale c'è stato poi un bel colpo di reni da parte di Bradley Smith, che con il 13esimo tempo ha portato la sua KTM davanti all'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro, anche se i due sono separati da appena 53 millesimi. Solo 19esimo invece il rientrante Pol Espargaro, ieri rimasto a riposo essendo ancora convalescente da un'operazione alla schiena. Attardato anche Takaaki Nakagami, autore di una caduta alla curva 2.
Bisogna ricordare che tra breve i piloti torneranno in pista per un test particolare: dovranno girare con la pista bagnata artificialmente per verificare se sarà possibile correre in notturna in caso di pioggia o meno.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Johann Zarco | Yamaha | 1'54"029 | 53 |
2 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'54"276 | 49 |
3 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'54"331 | 50 |
4 | Cal Crutchlow | Honda | 1'54"457 | 57 |
5 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'54"471 | 40 |
6 | Marc Marquez | Honda | 1'54"591 | 75 |
7 | Alex Rins | Suzuki | 1'54"650 | 48 |
8 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'54"659 | 56 |
9 | Jorge Lorenzo | Ducati | 1'54"692 | 63 |
10 | Jack Miller | Ducati | 1'54"749 | 56 |
11 | Dani Pedrosa | Honda | 1'54"774 | 44 |
12 | Franco Morbidelli | Honda | 1'55"132 | 54 |
13 | Bradley Smith | KTM | 1'55"179 | 47 |
14 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'55"232 | 60 |
15 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 1'55"273 | 44 |
16 | Karel Abraham | Ducati | 1'55"300 | 50 |
17 | Alvaro Bautista | Ducati | 1'55"347 | 58 |
18 | Tito Rabat | Ducati | 1'55"465 | 56 |
19 | Pol Espargaro | KTM | 1'55"489 | 47 |
20 | Scott Redding | Aprilia | 1'55"595 | 54 |
21 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'55"763 | 40 |
22 | Xavier Simeon | Ducati | 1'55"943 | 51 |
23 | Thomas Luthi | Honda | 1'56"122 | 59 |
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