Pierer: "Prima o poi la KTM dominerà anche in MotoGP"
Stefan Pierer difende la filosofia della KTM e considera irrinunciabile il suo impegno con il telaio tubolare: "Le Ducati di MotoGP e quelle che girano in strada non hanno nulla a che fare".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo aver rivolto la sua attenzione a Johann Zarco per le sue "prestazioni semplicemente inaccettabili" fino ad ora, il CEO della Casa austriaca ha difeso a spada tratta il telaio tubolare di cui l'azienda ha fatto il suo principale segno distintivo.
Chiedendo a diversi team manager un pensero sulle KTM dopo più di due stagioni nella classe regina, la maggior parte concorda che: "C'è troppa politica all'interno e, prima o poi, dovranno rinunciare al telaio tubolare perché è già stato chiaro che qui non funziona".
Quando questi commenti sono stati trasferiti a Pierer a Jerez, il dirigente più importante della compagnia sembra pensarla in maniera completamente opposta, al punto che è arrivato ad affermare che la Ducati ha commesso un errore nel rinunciare al telaio tubolare per passare a quello in alluminio.
"Non rinunceremo mai al telaio tubolare, perché è uno dei principali vantaggi delle nostre moto. Guadagni flessibilità e perdi peso. Così dominiamo nelle altre discipline. Per raggiungere questo obiettivo però è necessario avere le persone giuste nella posizione giusta" ha dichiarato Pierer a Motorsport.com con totale convinzione.
"Ci sono voluti 11 anni per vincere nel Supercross, ma quando ci siamo riusciti, abbiamo vinto cinque titoli consecutivi. Ci sono voluti sette anni per vincere alla Dakar, ma ora abbiamo 18 successi consecutivi. Potrebbero volerci dieci anni, ma prima o poi domineremo anche in MotoGP" ha aggiunto.
Quando poi gli è stato ricordato che la Ducati si è allineata alle scelte di telaio della concorrenza (nel 2012, dopo l'arrivo di Valentino Rossi), Pierer ha chiarito che, per lui, i trofei non sono altro che la miglior argomentazione possibile per vendere moto.
"Se seguiremo l'esempio della Ducati, perderemo. La KTM è coinvolta nelle corse per due motivi. Per prima cosa, per innovare, ma anche perché vogliamo vendere delle moto. La MotoGP della Ducati non ha nulla a che fare con le moto che mette in vendita. Guarda le loro vendite (53.000 nel 2018 secondo i dati dell'azienda) e le nostre (261.000). Le gare per me non sono solo emozioni, ed è per questo che il mio motto è 'vincere domenica e vendere lunedì'" ha aggiunto l'austriaco.
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