Lorenzo: "C'è mezzo secondo di elettronica"
Il maiorchino è contento dei progressi fatti oggi, ma vede ancora grandi margini di crescita
Foto di: Bridgestone
Anche se ha chiuso in quinta posizione, Jorge Lorenzo è parso piuttosto soddisfatto alla conclusione dei test collettivi di Valencia della MotoGp. Il pilota della Yamaha è contento di essere riuscito ad avvicinarsi alle Honda e di aver anche migliorato il feeling con le gomme Michelin e l'elettronica 2016, anche se questa resta ancora più lenta di circa mezzo secondo rispetto a quella factory.
Il tutto soprattutto senza essere incappato in cadute, a differenza di molti altri colleghi: "Credo che ci sia un aspetto positivo nel fatto che io non sono caduto, perché ci sono state molte scivolate e qualcuno lo ha fatto anche due o tre volte nell'arco dei due giorni. Era importante rimanere sulla moto e non farsi male, ma allo stesso tempo capire il limite degli pneumatici e lavorare con la moto per adattarle alle loro esigenze. E anche io credo di aver capito un po' di più come bisogna guidare per sfruttarli".
Il campione del mondo in carica ci ha tenuto ad elogiare il lavoro della Yamaha, anche se il margine di miglioramento è ancora ampio: "Penso che abbiamo fatto un grande lavoro: ieri avevo un po' di paura con il nuovo software elettronica, ma oggi siamo migliorati tantissimo. Non è al livello di quella factory, ma credo che ci sia ancora parecchio margine di miglioramento".
Essersi avvicinati alle Honda comunque è un segnale importante, perché altri invece hanno preferito lavorare ancora con l'elettronica 2015, che secondo Jorge vale circa mezzo secondo: "Il cambiamento è stato radicale, perché sono cambiati molto sia l'elettronica che le gomme, perché il modo di guidare che richiedono le Michelin è molto diverso da quello che potevamo utilizzare con le Bridgestone. Ci sono molte cose da studiare e da capire, ma oggi ci siamo avvicinati alle Honda, che avevano già girato più di noi con le nuove gomme. Invece altre squadre come la Suzuki non hanno provato la nuova elettronica ed è un bel vantaggio, perché credo che sia ancora più lenta di circa mezzo secondo".
Quando poi gli è stato chiesto quali crede che siano gli aspetti del software che vanno migliorati maggiormente: "Penso che bisogna lavorare specialmente sull'antiwheelie, che ha un comportamento poco costante. In generale però la moto scivola e si muove molto, quindi sono tutte aree in cui bisogna cercare di migliorare".
Riguardo alla scelta di non andare a girare a fine novembre come la concorrenza è parso un po' perplesso, ma accetta la scelta della squadra: "Ho chiesto alla squadra come mai hanno deciso di non andare a girare a fine mese e mi hanno detto che preferivano preservare i test per il 2016".
Ora sono in arrivo i meritati festeggiamenti per il Mondiale conquistato domenica: "Ho davvero tanta voglia di arrivare a Maiorca domani pomeriggio per poter celebrare la vittoria del Mondiale insieme a tutta la mia gente".
Infine, si è lasciato andare anche ad un commento sul possibile ritorno di Casey Stoner in Ducati nei panni di tester: "Ho sempre avuto molto rispetto per Casey, perché è il pilota con il più grande talento puro che io abbia mai visto guidare una moto, ma è ovvio che deve decidere lui cosa fare nel futuro. Non so se resterà alla Honda o tornerà alla Ducati".
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