IndyCar | McLaughlin beffa Palou e vince a St. Petersburg
Il pilota del Team Penske ha trionfato partendo dalla pole position dopo aver resistito agli attacchi di Alex Palou negli ultimi tesissimi giri.

Scott McLaughlin è scattato dalla pole position, la sua prima in assoluto, mentre il suo compagno di squadra nel Team Penske Will Power, unico della top 10 a partire con le gomme Firestone più dure, ha spinnato all’ultima curva. In questo modo ha perso posizioni a favore della Honda del team Andretti Autosport guidata da Colton Herta e della Chevrolet Ed Carpenter affidata a Rinus VeeKay.
Anche Romain Grosjean non è riuscito a farsi strada e le sue difficoltà hanno permesso a Marcus Ericsson, al volante della Honda del team Chip Ganassi, di sorpassarlo all’esterno della Curva 1 per avere una traiettoria interna all’ingresso della Curva 2.
Alle loro spalle, Scott Dixon e Alex Palou partivano in settima e ottava posizione rispettivamente, alle spalle del sesto classificato in qualifica Simon Pagenaud, mentre Pato O’Ward il sabato non era andato oltre il 16esimo tempo schierando la sua Arrow McLaren SP nelle retrovie.
Josef Newgarden ha effettuato la sua sosta al decimo giro quando era 11esimo, passando dalle Firestone più morbide alle primarie. Un paio di giri dopo, Dixon ha fatto la stessa cosa finendo davanti a Newgarden, mentre O’Ward è riuscito a sopravanzare i due ex campioni.
Nel frattempo Power teneva bene la quarta posizione a cinque secondi dal leader McLaughlin e mettendo pressione a VeeKay. Al 15esimo giro lo ha sorpassato, e Veekay si è dovuto guardare le spalle anche da Ericsson e Grosjean. Lo svedese ha effettuato il sorpasso alla Curva 18 del decimi giro, successivamente anche Grosjean, Graham Rahal e Alex Palou sono passati avanti al pilota Ed Carpenter Racing.
Power ha chiuso il gap da Herta, le cui gomme stavano crollando, ed è balzato il seconda posizione alla Curva 1 del 20esimo giro. Il pilota Penske era a più di sei secondi da McLaughlin, che aveva gestito molto bene il suo vantaggio. Tuttavia, Power riusciva a guadagnare un secondo al giro.
Al 25esimo giro è uscita la Caution, perché David Malukas, al debutto nella IndyCar, ha colpito il muro all’uscita della Curva 3 e la sua macchina è rimasta al centro della pista.
Quando i box sono stati aperti, McLaughlin, Power, Herta, Ericcson, Grosjean e Rahal sono stati i primi a fermarsi, con lo svedese uscito insieme a Rahal e quest’ultimo aveva affiancato Grosjean all’esterno. Ma il pilota Andretti ha rallentato per evitare il caos, fortunatamente.
Brian Barnhart aveva scelto di lasciare fuori Alex Rossi, l’unico a non aver effettuato la sosta, davanti a Dixon, O’Ward, Newgarden, Pagenaud, il debuttante Kyle Kirkwood del team AJ Foyt Racing e Felix Rosenqvist con la seconda Arrow McLaren. McLaughlin, Power, Palou e Herta intanto occupavano le posizioni dalla 13esima alla 16esima rispettivamente.
Prima della ripartenza al giro 35, Ericsson è stato costretto a finire in fondo al gruppo per un unsafe release al pit.
Quando è stata sventolata la bandiera verde, Rahal ha sorpassato Herta e, proprio davanti a loro, Palou ha preso Power. L’australiano del team Penske aveva negli specchietti Herta, che aveva ripassato Rahal.
Rossi ha effettuato la sua sosta al giro 37, lasciando Dixon, O’Ward e Newgarden nelle prime tre posizioni.
Al 38esimo giro, Herta ha passato Power senza affanni alla curva 10 prendendosi la 13esima posizione. Il campione 2014 andava molto cauto con le sue rosse e con il carburante ed è rimasto alle sue spalle, permettendo al rookie Christian Lundgaard di superare Grosjean all’esterno alla Curva 1 per prendere la 16esima posizione, proprio alle spalle del compagno di squadra Rahal.
Newgarden è stato il primo dei primi tre a fermarsi per una seconda volta al giro 42 e Pagenaud e Rosenqvist hanno fatto la stessa cosa al giro successivo. O’Ward ha iniziato il 48esimo giro prima della sua seconda sosta, Dixon l’ha fatta un giro dopo lasciando VeeKay al comando con 1.3 secondi di vantaggio su Calum Ilott. Proprio alle loro spalle però, c’erano McLaughlin, Palou, Herta, Power, Rahal e Lundgaard.
Ilott si è fermato ai box alla fine del 57esimo giro ed è rientrato in 21esima posizione. VeeKay ha effettuato la sosta al 62esimo giro e avrebbe necessitato un’altra Caution per completare i 38 giri restanti senza fermarsi ancora.
Sorprendentemente, anche Herta ha effettuato una seconda sosta per evitare di trovarsi in una zona pericolosa, poi si è fermato McLaughlin, seguito da Palou e Rahal. McLaughlin è rimasto davanti a Palou. Power ha continuato per un altro giro ed è stato davanti a Herta, che invece era rimasto bloccato alle spalle di Pagenaud fino a che il francese ha effettuato la sua sosta al 69esimo giro.
Dixon e O’Ward, che erano a 13 secondi e mezzo, sono balzati in prima e seconda posizione rispettivamente, ma dovevano fermarsi un’altra volta. La gara sembrava una questione a sei tra McLaughlin, Palou, VeeKay, Power, Herta e Rahal.
Un testacoda di Kellett ha portato la Arrow McLaren SP a far fare un’ultima sosta a O’Ward, ma non ci sono state bandiere gialle né altro perché il pilota Foyt è riuscito a rientrare in pista in 12esima posizione.
Power ha superato VeeKay al 78esimo giro prendendosi la quarta posizione. L’olandese era in gestione di carburante e Power ha effettuato l’ultima delle due soste.
Dixon ha effettuato il suo terzo e ultimo pit cedendo la leadership ai due, con McLaughlin davanti a Palou con un vantaggio di 2.3 secondi e Power a 4 secondi e mezzo di distacco. Il gap però si è ridotto perché Power ha ricevuto un po’ più di carburante e al giro 85, quando ne mancavano 15, il suo gap era al di sotto dei tre secondi.
VeeKay è scivolato in sesta posizione mentre cercava di gestire il suo carburante, ma è riuscito a rimanere davanti a Herta, che aveva problemi simili, e davanti a Rahal. Alle spalle della pilota del team RLL c’era Grosjean, che cercava disperatamente di tenere la posizione su Dixon e Lundgaard.
A 13 giri dal termine, McLaughlin è stato bloccato da Jimmie Johnson, e questo ha permesso al suo compagno di squadra Palou di ridurre il gap fino a sette decimi. Il portacolori Penske però ha mantenuto freddezza e al 94esimo giro il suo vantaggio era tornato a più di un secondo. È stato anche aiutato dall’avvertimento dato a Palou, al quale è stato detto di non poter spingere al massimo fino alla fine.
Tuttavia, un giro dopo è stato proprio McLaughlin a perdere tempo, con Palou che è riuscito ad arrivargli a mezzo secondo. Quindici secondi indietro, Herta ha superato VeeKay prendendosi la quarta posizione a tre giri dal termine e un giro dopo Grosjean ha fatto la stessa manovra sopravanzando Rahal.
A due giri dalla conclusione, McLaughlin e Palou erano bloccati alle spalle del rookie Devlin DeFrancesco, ma il tre volte campione Supercars è riuscito a diventare un vincitore della IndyCar, tagliano il traguardo per primo con più di mezzo secondo di vantaggio su Palou. Power è arrivato terzo.
Cla | # | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Pit stop | Ritirato | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 3 | 100 | 1:51'27.346 | 96.899 | 2 | 54 | |||||||
2 | 10 | 100 | 1:51'27.856 | 0.509 | 0.509 | 96.892 | 2 | 41 | |||||
3 | 12 | 100 | 1:51'29.813 | 2.467 | 1.957 | 96.864 | 2 | 36 | |||||
4 | 26 | 100 | 1:51'43.190 | 15.844 | 13.377 | 96.670 | 2 | 32 | |||||
5 | 28 | 100 | 1:51'45.799 | 18.452 | 2.608 | 96.633 | 2 | 30 | |||||
6 | 21 | 100 | 1:51'47.998 | 20.651 | 2.198 | 96.601 | 2 | 29 | |||||
7 | 15 | 100 | 1:51'48.764 | 21.418 | 0.766 | 96.590 | 2 | 26 | |||||
8 | 9 | 100 | 1:51'49.374 | 22.027 | 0.609 | 96.581 | 3 | 25 | |||||
9 | 8 | 100 | 1:51'49.714 | 22.367 | 0.339 | 96.576 | 2 | 22 | |||||
10 | 51 | 100 | 1:51'50.620 | 23.274 | 0.906 | 96.563 | 2 | 20 | |||||
11 | 30 | 100 | 1:51'51.771 | 24.424 | 1.150 | 96.547 | 2 | 19 | |||||
12 | 5 | 100 | 1:51'53.621 | 26.275 | 1.850 | 96.520 | 3 | 18 | |||||
13 | 45 | 100 | 1:51'59.015 | 31.668 | 5.393 | 96.443 | 3 | 17 | |||||
14 | 06 | 100 | 1:52'00.945 | 33.598 | 1.929 | 96.415 | 3 | 16 | |||||
15 | 60 | 100 | 1:52'01.561 | 34.214 | 0.616 | 96.406 | 3 | 15 | |||||
16 | 2 | 100 | 1:52'03.606 | 36.260 | 2.045 | 96.377 | 3 | 14 | |||||
17 | 7 | 100 | 1:52'06.382 | 39.036 | 2.775 | 96.337 | 3 | 13 | |||||
18 | 14 | 100 | 1:52'25.470 | 58.124 | 19.087 | 96.064 | 3 | 12 | |||||
19 | 77 | Juncos Hollinger Racing | 100 | 1:52'26.068 | 58.722 | 0.598 | 96.056 | 3 | 11 | ||||
20 | 27 | 100 | 1:52'26.510 | 59.163 | 0.441 | 96.050 | 2 | 11 | |||||
21 | 20 | 100 | 1:52'27.482 | 1'00.135 | 0.972 | 96.036 | 3 | 9 | |||||
22 | 29 | 100 | 1:52'30.207 | 1'02.861 | 2.725 | 95.997 | 3 | 8 | |||||
23 | 48 | 99 | 1:51'41.008 | 1 Lap | 1 Lap | 95.735 | 2 | 7 | |||||
24 | 11 | 97 | 1:51'33.368 | 3 Laps | 2 Laps | 93.908 | 4 | 6 | |||||
25 | 4 | 62 | 1:27'32.766 | 38 Laps | 35 Laps | 76.485 | 3 | Mechanical | 5 | ||||
26 | 18 | Dale Coyne Racing with HMD | 23 | 25'12.177 | 77 Laps | 39 Laps | 98.560 | 1 | Incidente | 5 |
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