Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Gill: “Alla Mahindra abbiamo ancora aree da migliorare...”

Il team principal indiano ammette che la M3Electro ha ancora un certo margine di crescita, mentre Nick Heidfeld e Felix Rosenqvist pongono l’accento sulle particolarità della pista di Marrakech...

Dilbagh Gill, Team Principal della Mahindra Racing con Anand Mahindra

Foto di: Mahindra Racing

Nick Heidfeld, Mahindra Racing and Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Podio: terzo Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Podium: third place Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing

"Abbiamo avuto un buon inizio di stagione nel primo round della Formula E 2016-2017 il mese scorso, ma ci sono ancora delle aree da migliorare. Marrakech è la nostra prima occasione utile per riuscirci e sono davvero entusiasta del fatto di vedere ancora una volta la nostra squadra in una posizione avanzata”, ha detto Dilbagh Gill, team principal della Mahindra Racing.

“Nick (Heidfeld, ndr) è stato in grado di capitalizzare un ottimo inizio, risalire posizioni e gestire sapientemente la propria energia a Hong Kong. La prima gara di Felix (Rosenqvist) non è andata esattamente come previsto, il suo ritmo migliore lo ha dimostrato nell’inseguimento del giro veloce, ma siamo fiduciosi nella sua capacità di fornire un buon risultato in corsa a Marrakesh”. 

 

“Tornando a questo evento in Marocco, ribadisco il fatto che per me è stato personalmente un momento molto emozionante apprendere della partnership con la conferenza COP22, perché sono iniziative che non possono che migliorare il futuro luminoso di questo sport. Siamo lieti di mettere su uno spettacolo per i leader del mondo che si occupano dei cambiamenti climatici".

Nick Heidfeld ha aggiunto: "Abbiamo avuto un buon fine settimana a Hong Kong nella gara di apertura della stagione e sarà molto interessante vedere come ci comporteremo adesso, perché siamo sempre all'inizio del campionato. Il circuito dell’Prix di Marrakech ha un sacco di curve veloci rispetto a quello in Asia e anche rispetto alla maggior parte degli altri tracciati di Formula E finora visti”. 

E ancora: “Le prime due curve sono molto insolite per questa categoria, perché sono molto veloci e lunghe e devi continuare a sterzare il volante per tutta la loro lunghezza. La pista è in parte un circuito permanente, ma ha ancora diversi muretti qui e là proprio come un qualsiasi tracciato cittadino, ragione per cui c’è un'alta probabilità di Full Course Yellow o di Safety-Car. Tutti rischiano di avere nella gestione dell'energia la loro sfida maggiore, perché il layout del circuito implica che sarà una gara che richiede un sacco di conservazione e di strategia. Inoltre, questa sarà la prima volta che metto piede in Africa, e sono impaziente di correrci…".

Felix Rosenqvist ha commentato: "La cosa buona è che ho visto la pista di Marrakesh con un certo anticipo: anche se è nuova per la Formula E, è ben nota al pubblico del WTCC e quindi, più o meno, so già che cosa aspettarmi. È una pista diversa da Hong Kong in ogni senso. Ha un sacco di chicane e di rettilinei, che richiederanno un diverso stile di guida e un ritmo differente”. 

In conclusione: “Onestamente, non so se mi si adatti o no. Credo che lo capiremo soltanto quando entreremo in azione a Marrakech, ma nel complesso si tratta di una sfida completamente sui generis. L'obiettivo per questa gara è quello di costruire da ciò che di buono abbiamo fatto a Hong Kong. Il ritmo era discreto e mi piacerebbe mantenere questo trend. Sappiamo che abbiamo un buon pacchetto e mi sono imposto di utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità nonché il più presto possibile, anche se ammetto di imparare un po’ per gradi e qualcosa di nuovo ogni volta...".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente C’è anche “The Stig” per la Jaguar Racing in Marocco!
Prossimo Articolo I piloti di F.E denunciano: troppe 12 settimane di stop

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia