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Bird: “Lottavamo in diciannove per il secondo posto...”

Il pilota inglese della DS Virgin, che ha già qualche idea in mente per migliorarsi a Buenos Aires, ritiene che concludere la piazza d’onore e i 18 punti relativi fossero il massimo ottenibile in Marocco...

Podio: il secondo classificato Sam Bird, DS Virgin Racing

Foto di: FIA Formula E Championship

Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Podium: Sam Bird, DS Virgin Racing
Podium: Race winner Sébastien Buemi, Renault e.Dams; second place Sam Bird, DS Virgin Racing; third
Podium: Sam Bird, DS Virgin Racing and Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Podium: Sam Bird, DS Virgin Racing
Podium: Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Podio: il secondo classificato Sam Bird, DS Virgin Racing
Podio: il vincitore della gara Sebastien Buemi, Renault e.Dams; il secondo classificato Sam Bird, DS Virgin Racing; il terzo classificato Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing

Il secondo posto di Sam Bird e della DS Virgin Racing in Marocco non va dato per scontato, anzi. Il pilota britannico, risalito da quarto a terzo fra le qualifiche e la Super Pole e successivamente approdato in prima fila in virtù della penalità di 5 posizioni sulla griglia di partenza inflitta a Sébastien Buemi, ha affrontato un ePrix di Marrakech abbastanza complicato. 

Nelle prime fasi della corsa sul Circuit Moulay El Hassan, Bird ha mantenuto agevolmente la seconda posizione dietro il poleman Felix Rosenqvist (Mahindra Racing), ma all’11esimo giro la sua DSV-02 ha iniziato a surriscaldarsi e quattro tornate più tardi è stato superato da Jean-Éric Vergne (Techeetah-Renault).

La performance della monoposto anglo-francese è proseguita comunque senza particolari scossoni, fino al momento clou della fase obbligatoria di pit-stop, in vista del quale Sam e Sébastien Buemi (Renault e.dams) sono rimasti sul tracciato africano un giro in più, onde disporre in seguito di un vantaggio energetico. 

 

L’elvetico e il londinese sono entrati dunque in pit-lane in prima e seconda posizione rispettivamente, ma la voglia di evitare gli errori dell’ePrix di Hong Kong ha indotto molta cautela negli uomini agli ordini di Alex Tai durante il cambio vettura e così Sam Bird si è ritrovato in pista in quarta posizione al termine del valzer ai box, dietro Felix Rosenqvist (Mahindra), Jean-Éric Vergne (Techeetah) e Sébastien Buemi (Renault e.dams).

Al 24esimo giro, il pilota francese della formazione cinese ha però dovuto scontare un drive-through, circostanza che ha proiettato la DSV-02 numero 02 in terza posizione. Al 31esimo passaggio è stato invece Sam Bird a superare in pista lo scandinavo del team indiano, che aveva nel frattempo perduto la leadership della gara. 

 

“Ho bisogno di comprare ai ragazzi un paio di birre a testa, perché hanno lavorato in condizioni davvero difficili", ha detto alla fine il 29enne inglese. “È stata una bella botta in realtà, che mi ha causato un sacco di danni (il riferimento è all’incidente nel secondo turno di prove libere, che lo ha quasi messo kappaò, ndr), ma sì, in fondo posso raccontare che la mia gara è stata okay”.

“Abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare, ci sono aree della macchina che ci fanno un po’ tribolare, e il circuito era molto diverso da quelli sui quali normalmente guidiamo. Così la nostra auto non si comporta in maniera tanto brillante quanto i mezzi dei due ragazzi saliti accanto a me sul podio (Sébastien Buemi e Felix Rosenqvist, ndr). Abbiamo faticato un po' di più per trovare l'assetto giusto della monoposto, ma in queste condizioni tornare a casa con 18 punti è stato un risultato abbastanza significativo".

E ancora: "Ribadisco che è stato fantastico entrare nei top three e accrescere la nostra posizione nel tabellone generale di classifica. Come ho già detto, c'è ancora parecchio da fare, ma ottenere un posticino sul podio è già di per sé una vittoria", ha seguitato l’alfiere della DS Virgin Racing al termine della gara marocchina.

"L’unico al livello di Sébastien Buemi è... Sébastien Buemi stesso! Non c’è nessuno in grado di confrontarsi con lui in questo momento. A Marrakech ci sono stati 19 piloti che combattevano per il secondo posto. Punto. Ma… io ho alcune idee su che cosa si possa fare per migliorarci in attesa di Buenos Aires". 

 

 

 

 

  

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