Marko provoca: "Usando l'approccio del Canada, Hamilton andrebbe punito"
Il consigliere della Red Bull precisa che per lui non sarebbe da sanzionare il modo in cui Lewis ha ostacolato Verstappen nella FP2, ma che se si vuole applicare le regole in maniera coerente però andrebbe fatto.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Oggi al Paul Ricard si è parlato di più di sentenze e di decisioni dei commissari che di quanto è accaduto in pista. Proprio nel momento in cui veniva respinta la revisione della Ferrari sul caso di Montreal, ritenendo che dal Cavallino non fossero arrivate nuove prove evidenti, Lewis Hamilton in pista si è reso protagonista di un episodio simile a quello del GP del Canada, ma a parti invertite.
Il pilota della Mercedes è finito largo alla chicane della curva 4 e 5. A quel punto, nel tentativo di rientrare in pista, ha tagliato la strada alla Red Bull di Max Verstappen, obbligando l'olandese ad andare largo nella curva successiva.
Episodio che è finito sotto investigazione, ma sul quale la direzione gara ha deciso di non procedere, visto che entrambi i piloti hanno parlato di un episodio poco pericoloso e che tranttandosi di una sessione di prove libere non ha recato un danno eccessivo a Verstappen.
Una decisione che secondo Helmut Marko, consigliere della Red Bull, denota una certa incoerenza nell'applicazione delle regole. Se il metro di giudizio è lo stesso del Canada, secondo lui infatti Hamilton avrebbe dovuto pagare, magari arretrando di qualche posizione in griglia.
"Se dovessimo procedere con l'approccio di Montreal, Hamilton ora dovrebbe essere punito. Forse con una penalità sulla griglia. Ma non ci siamo lamentati. E' andato largo e poi ha cercato di tornare in pista il più velocemente possibile. Non incolpo Hamilton, ma le regole sono quelle e se le seguissero in modo coerente, allora dovrebbe esserci una punizione" ha detto Marko ai microfoni della tv austriaca ORF.
Tra le altre cose, sembra aver mandato un messaggio chiaro ad Hamilton, sottolineando che Max non si è lamentato via radio, come invece Lewis aveva fatto in maniera decisa due settimane fa.
"Max dava per scontato che non lo avesse visto, quindi anche Max è andato largo, ma non si è lamentato: siamo ad una gara di Formula 1!"
Infine, ha ribadito che dal suo punto di vista non ci fossero gli estremi per una penalità, ma che per le regole forse le cose sono diverse: "Dal mio punto di vista, non è punibile, ma da qualche parte dovrebbe esserci una conseguenza".
Informazioni aggiuntive di Maria Reyer
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