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Leclerc: “Credo che dovremo essere a posto ad Austin"

Il monegasco prima di guardare a questo weekend USA analizza la gara messicana della scorsa settimana: Charles ammette di aver imparato molto domenica scorsa sull'atteggiamento in gara. E sulle monoposto 2021 è fiducioso: "Ad un primo impatto sembra bella, vedremo se riusciremo a stare in scia senza problemi".

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

“Lavori in corso”. Charles Leclerc, con cadenza frequente, ricorda a tutti che il suo rapporto con la Formula 1 è ancora ai primi passi. Soprattutto quando si cambiano due team in due anni, e con l’impatto fortissimo che comporta arrivare in un top-team.

A dispetto della pole position in Messico, Leclerc è stato meno scintillante rispetto a weekend precedenti, e Charles ha subito sottolineato che a dispetto del risultato inferiore al compagno di squadra, la corsa è stata utilissima sul fronte della crescita.

A 22 anni se lo può ancora permettere, poi come accade spesso in Formula 1, dalla prossima stagione il processo di crescita si chiamerà libro degli alibi. Come Vettel, anche Leclerc sembra ottimista in vista del weekend statunitense, la SF90 ormai non ha più contesti amici e meno amici, e la voglia di riscatto è molta, soprattutto dopo i tre successi mancati tra Sochi e Città del Messico.

Cosa hai fatto nei giorni liberi tra Messico e Austin?
“Sono arrivato qui in USA lunedì nel tardo pomeriggio, e la sera sono andato ad un barbecue, come da tradizione locale. Martedì shopping e parchi tematici, poi preparazione al weekend. Ed eccomi qua”.

Aspettative per questa gara?
“Credo che dovremo essere a posto, stiamo andando bene in generale e la pista è sempre stata ‘amica’ per la Ferrari: sono abbastanza fiducioso”.

Qual è la tua prima impressione sulle regole 2021?
“Ad un primo impatto l’auto sembra bella, ma dovremo vedere come ogni squadra la svilupperà, per ora è un concetto generale. Da pilota chiedi sempre di andare il più veloce possibile, quindi spero che offra margini di miglioramento sul fronte delle performance, senza penalizzare troppo la guidabilità, che credo sia il problema principale che abbiamo oggi".

"È frustrante non poter seguire da vicino un avversario, anche se sei più veloce non puoi stare in scia a lungo, intendo a meno di un secondo, senza ritrovarti con gomme surriscaldate ed altri problemi simili. Spero che questo aspetto sia stato migliorato, sarebbe una bella notizia”.

Oggi c’è una temperatura decisamente bassa. Qualora si confermassero queste condizioni per il resto del weekend, per te a la Ferrari sarebbe una buona notizia?
“Non lo so, siamo stati molto forti a Barcellona durante i test invernali ma è molto tempo fa. Credo che se ci sarà un problema sarà lo stesso per tutti”.

Come ti spieghi che a partire dalla gara di Spa sono arrivate sei pole position consecutive ma solo tre vittorie?
“Da parte mia so che in alcune occasioni non sono stato perfetto, soprattutto in gara ho ampi margini di miglioramento e, ad esempio, in Messico ho imparato molto. Dall'esterno è sempre difficile da vedere, ma durante la gara di domenica ho provato molte cose che voglio verificare questo weekend".

"Tornando alla domanda, ci sono state anche circostanze poco fortunate, ovviamente penso a Sochi, dove avremmo ottenuto una vittoria meritatissima senza lo stop di Seb e la conseguente VSC, quindi si, ci sono state alcune occasioni che abbiamo mancato, ma non penso che sia così deludente come sembra”.

Strategie?
“Credo di poter avere un'influenza maggiore e migliore sulle mie strategie. In Messico avrei potuto fare di più per aiutare la squadra a prendere la decisione migliore, ma questo fa parte di quel processo di apprendimento che però non mi deve ritrovare impreparato una seconda volta”.

In Messico hai confermato di voler arrivare terzo nella classifica di campionato. È solo per l'onore di essere premiato al Galà della FIA o vuoi prenderti la leadership nella squadra in vista del prossimo anno?
“Ma no. Adoro i Galà, ma non voglio arrivare terzo per questo motivo, e nemmeno per una presunta leadership. Voglio provare ad arrivare terzo perché sarebbe una figata… voglio dire: l'anno scorso combattevo per la 13a posizione, e non avrei mai immaginato di poter lottare per un podio nella classifica finale del Mondiale di quest’anno. Se ci riuscirò sarò particolarmente felice, un traguardo personale fantastico”.

In qualifica la Ferrari è diventata il riferimento assoluto, ma in gara la Mercedes sembra avere ancora qualcosa in più. È ‘solo’ gestione degli pneumatici?
“È difficile rispondere a questa domanda. Stiamo lavorando su tutti i fronti, ma per prima cosa devo migliorare la mia guida, cercando di ottenere gli stessi tempi sul giro senza sforzare troppo le gomme”.

Hai menzionato il tuo stile di guida, pensi che in Messico che la strategia non fosse l'unico problema e che la tua guida non abbia dato i risultati sperati?
“Non proprio così, credo di aver guidato bene, se guardi il primo stint i tempi sono stati ottimi, ho provato diverse cose senza danneggiare la mia gara: ho sicuramente imparato molto la scorsa domenica”.

Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90, pit stop
Charles Leclerc, Ferrari, durante la drivers parade
Charles Leclerc, Ferrari, durante la drivers parade
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90, supera il team Ferrari al muretto box
Charles Leclerc, Ferrari firma un autografo ad un fan
Charles Leclerc, Ferrari firma un autografo ad un fan
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari, nell'abitacolo della Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari
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