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Formula 1 GP dell'Arabia Saudita

F1 | Perez: "Jeddah mi doveva la vittoria dall'anno scorso"

Il pilota della Red Bull ha sfruttato al meglio la pole position per conquistare la sua quinta vittoria in carriera. La safety car aveva provato a complicargli i piani, ma Checo poi è stato bravissimo a respingere la rimonta del compagno Verstappen, che però gli ha soffiato il giro veloce e la leadership iridata proprio sotto alla bandiera a scacchi.

Il poleman Sergio Perez, Red Bull Racing, arriva al Parco delle Ferme

Era la sua grande occasione e Sergio Perez non se l'è fatta scappare. Scattando dalla pole position, con il compagno di squadra Max Verstappen solamente 15° in griglia, il messicano sapeva che sarebbe spettato a lui il ruolo di punta di diamante della Red Bull nel Gran Premio dell'Arabia Saudita ed è stato bravo a sfruttare la cosa per conquistare la sua quinta vittoria in carriera in Formula 1.

Alla partenza si era fatto sorprendere dall'Aston Martin di Fernando Alonso, ma nello spazio di pochi giri è riuscito a mettersi davanti e a cominciare a prendere il largo. L'ingresso in pista della safety car però ha mischiato di nuovo le carte, soprattutto perché ha permesso a Verstappen di ritrovarsi quarto e di nuovo in coda al trenino.

Quando è ripresa la gara però Checo è stato bravissimo a costruirsi subito un gap nel mentre che l'olandese doveva liberarsi della Mercedes di George Russell e di Alonso. Un margine che ha gestito in maniera perfetta fino alla bandiera a scacchi, sotto la quale si era presentato per la prima volta nella sua carriera da leader iridato. Gioia che però è durata pochi secondi, prima che Max gli rubasse il giro veloce e la leadership iridata.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Poco male comunque per Perez, che non ha nascosto la sua gioia quando è stato intervistato a caldo da David Coulthard: "E' stata più dura di quanto mi aspettassi. Avevo fatto un buonissimo lavoro nel primo stint, ma sembrava che la safety car volesse togliermi la vittoria. Ma stavolta ho detto di no, questo circuito mi doveva la vittoria dall'anno scorso e alla fine ce l'ho fatta", ha detto, ricordando che già nel 2022 era scattato dalla pole, ma non era riuscito a completare l'opera.

"Il team ha fatto un lavoro fantastico: abbiamo avuto diversi problemi meccanici nel corso del weekend, ma sono stati sempre sul pezzo e sono riusciti a risolverli. Sono veramente contento per il team ed è veramente il momento di festeggiare", ha aggiunto.

Riguardo alla partenza non ottimale, poi ha proseguito: "Dobbiamo un po' lavorarci, perché abbiamo cambiato la procedura e quindi dobbiamo rivedere qualcosina per provare a partire meglio in futuro".

Quando ha capito di aver perso la leadership gli è scappata anche una piccola smorfia, alla quale però ha fatto seguire ancora parole positive: "Continueremo a spingere al massimo e la cosa più importante è che la nostra vettura oggi era la più veloce in pista, quindi sono molto contento di questo".

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Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

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