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F1 | Motori 2026: FIA tranquilla per la firma, la Ferrari si smarca

La questione delle power unit 2026 non è affatto chiusa: il presidente della FIA è convinto che tutti i Costruttori aderiranno al regolamento dei motori, ma la Scuderia si è messa sull'Aventino per una questone tecnica e per una questione politica. La Ferrari è intenzionata a far valere il diritto di veto, lo userà?

Robert Shwartzman, Ferrari F1-75

Robert Shwartzman, Ferrari F1-75

Michael Potts / Motorsport Images

La FIA non sembra essere troppo preoccupata per il fatto che la data del 15 ottobre, data nella quale i motoristi interessati alla nuova era della F1 che inizierà nel 2026 dovevano iscriversi, sia stata superata abbondantemente, senza che ci siano stati effetti negativi.

Per il momento hanno aderito al nuovo regolamento che imporrà power unit alimentate con e fuel, vale a dire carburanti sostenibili a zero emissioni, Audi, Mercedes e Red Bull Powertrains.

La Casa degli Anelli è una new entry, e ha subito aderito con entusiasmo alla proposta della FIA seguita da altri due motoristi ai quali il regolamento varato a inizio anno sta più che bene, mentre ci sono altre posizioni in dubbio che vogliono rivedere alcuni aspetti politici, legali e tecnici.

Nella speranza di risolvere le questioni rimaste aperte, la data limite era stata posticipata al 15 novembre, ma anche quell’obiettivo è saltato e si sta navigando a vista con una speranza: trovare una quadra prima di fine anno perché dal 1° gennaio 2023 entrerà in vigore il budget cap per i Costruttori di motori che saranno protagonisti dal 2026 e il regolamento dovrà essere approvato definitivamente, conoscendo anche i motoristi che saranno sottoposti ai controlli.

Audi Sport F1 entrerà nel 2026

Audi Sport F1 entrerà nel 2026

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Ovviamente l’assenza di Ferrari, Renault e Porsche, che aveva manifestato il suo interesse a rientrare in F1, sta scompaginando i piani. Tuttavia il presidente della FIA, Ben Sulayem pensa che non ci sia nulla di grave per cui preoccuparsi, anche se il prossimo Consiglio Mondiale sarà in programma a Bologna il 7 dicembre.

"C'è stato un piccolo problema per quanto riguarda la definizione del rapporto di compressione e della pressione di sovralimentazione del motore, ma dovrebbe essere stato un problema risolto dai team – ha spiegato Ben Sulayem – e onestamente, almeno all’inizio, quando entra qualcuno di nuovo [come l’Audi], è normale che si registri una certa resistenza dei vecchi. Ma una volta che ha firmato il primo Costruttore, poi il secondo e il terzo, è facile prevedere che arriveranno anche gli altri”.

Toto Wolff , team principal Mercedes, aveva dichiarato al GP di Abu Dhabi: "Non c'era una scadenza formale. Penso che non ci sia nulla nel regolamento che indicasse il 15 ottobre come data limite per iscriversi, era a discrezione della FIA decidere la data. Noi abbiamo aderito e adesso tocca alla FIA parlare con tutti gli altri. Queste discussioni stanno progredendo per quanto ne so, quindi siamo sulla buona strada per il 2026".

Il CEO di Alpine F1, Laurent Rossi, ha affermato che, sebbene la Renault non si fosse ancora impegnata, era certo che era questione di poco tempo...
"Avevamo alcuni aspetti che volevamo discutere dal punto di vista legale, cosa che abbiamo fatto per tutelarci. Quando arriveremo ad avere una buona copertura firmeremo. Io penso che sia una cosa imminente."

Il capo della Red Bull, Christian Horner, ha aggiunto: "Le scadenze sono state prorogate, ma ci sono molte discussioni che riguardano la governance e la revisione di alcuni aspetti tecnici che ovviamente impattano in quelli finanziari. La Red Bull Powertrains rappresenta una novità. È un momento entusiasmante per il gruppo, per l'azienda, ed è una nuova sfida da vivere da qui al 2026".

Le posizioni dissonanti arrivano dalla Ferrari e dalla Porsche. La Casa del Cavallino pone questioni politiche e tecniche: a Maranello non accettano che la RBP sia stata accetta come un nuovo Costruttore, beneficiando della stretta collaborazione con la Honda di questi anni. A Milton Keynes vogliono sfruttare le concessioni che saranno permesse all’Audi che debutta in F1.

Mercedes W13, dettaglio della power unit

Mercedes W13, dettaglio della power unit

Photo by: Giorgio Piola

Su questo argomento la Scuderia potrebbe far valere il diritto di veto, per ora solo minacciato. Ma anche i tecnici diretti da Enrico Gualtieri storcono la bocca: attualmente il rapporto di compressione di un motore di F1 va ben oltre il 17:1 e la FIA ha intenzione di abbassare il limite a una soglia che a Maranello definiscono inaccettabile per un propulsore da GP.

Le questioni politiche e tecniche si incrociano sui tavoli della discussione e la sensazione è che trovare una soluzione non sia così facile. L’atteggiamento del Cavallino piuttosto permissivo all’inizio nella delibera di una power unit poco tecnologica, pare che sia andato radicalizzandosi nel tempo con un atteggiamento meno accondiscendente.

La Porsche, invece, dopo essere stata messa alla porta dalla Red Bull che ha rifiutato una partnership paritaria nella gestione della squadra dal 2026, si è messa in una posizione di attesa e deve definire la sua strategia di ingresso nel Circus o soprassedere all’idea di partecipare ai GP.  

Come andrà a finire?

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