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Analisi

F1 | Paradosso Ferrari: Binotto è out, ma resta capo ad interim!

La Ferrari ha ufficializzato martedì mattina le dimissioni del team principal confermando le anticipazioni di stampa, ma non ha affidato la gestione ad interim del Reparto Corse a Benedetto Vigna. Il CEO sembra impegnato nella selezione del nuovo capo della GeS. Calano le quotazioni di Frederic Vasseur, ma in attesa che si trovi il sostituto di Mattia, la responsabilità viene lasciata all'ingegnere reggiano...

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La transizione rossa, come l’abbiamo definita, è più complicata di quello che sembri. Le dimissioni di Mattia Binotto sono state accettate e il team principal della Ferrari avrà l’opportunità di uscire con l’onore delle armi, per quanto il suo rapporto con il presidente John Elkann non sia mai decollato.

La decisione deve essere stata discussa al rientro da Abu Dhabi, dove la Scuderia ha messo al sicuro sia il secondo posto nel mondiale Costruttori, sia il ruolo di vice-campione piloti di Charles Leclerc.

L’ingegnere reggiano, che ha scalato tutta la piramide della Gestione Sportiva in 28 anni di carriera dal ruolo di semplice motorista, chiude un ciclo che non ha dato i risultati che al vertice del Cavallino si aspettavano: le vittorie iniziali avevano illuso i tifosi, ma non solo, che il 2022 potesse diventare quello del ritorno al mondiale che a Maranello manca dal 2007. Le quattro vittorie e le undici pole position non sono bastate a dare un giudizio positivo a una stagione che è stata minata da cedimenti di motore, errori di strategia, ai pit stop e anche dei piloti.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

La F1-75 ha iniziato la stagione già “matura” mentre la Red Bull era ancora molto acerba, salvo poi subire il ritorno miciadiale di Milton Keynes non avendo all’arco armi per controbattere alle superiorità RB18. Il mondiale 2022 ha messo in luce le carenze che ci sono nel Reparto Corse e sulle quali bisognerà intervenire, nella consapevolezza che la rossa ha chiuso la stagione dalla vettura campione del mondo con un distacco ragionevole che, almeno in teoria, potrebbe essere colmato in un inverno di buon lavoro.

Ma il paradosso è che questa fase cruciale di preparazione del 2023 non venga affidata al nuovo team principal, ma ancora a quello che si è dimesso. Di solito chi decide di poggiare la cazzuola con le dimissioni è invitato a lasciare le chiavi e si trova accompagnato all’uscita con gli scatoloni delle sue cose che nel frattempo sono state raccolte.

Niente di tutto questo. C’era chi aveva previsto che il ruolo ad interim sarebbe stato assunto da Benedetto Vigna, amministratore delegato Ferrari, mentre il CEO è stato colui che ha commentato il commiato da Binotto, senza che anche in questa occasione ci sia stato un intervento del presidente John Elkann, ma non avrà alcuna responsabilità diretta nella conduzione della Gestione Sportiva.

Insomma, in attesa che i vertici del Cavallino individuino la figura del nuovo team principal, al timone della squadra resta l’uomo giubilato, Mattia Binotto. È incredibile che il dimissionario abbia in mano la pianificazione del futuro e segua di fatto la nascita della nuova rossa che è in avanzata fase di costruzione.

Mattia Binotto nel paddock di Abu Dhabi

Mattia Binotto nel paddock di Abu Dhabi

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

È vero che Mattia è l’unica persona della GeS che conosce ogni dettaglio della fabbrica, della macchina e delle persone ed è evidente che non sarà facile sostituirlo con una figura sola. A livello tecnico si parla di un rientro a Maranello di Simone Resta che è stato girato insieme ad altri 65 personaggi del Cavallino alla Haas, ma per quello che riguarda il ruolo politico ci sono tanti punti di domanda.

L’approdo di Frederic Vasseur, dato per scontato fino a qualche giorno fa, sembra sempre meno certo: il team principal della Sauber avrebbe dato assicurazione al suo consiglio di amministrazione che non avrebbe lasciato Hinwil e nel team svizzero non ci sono movimenti per provvedere a una riorganizzazione.

Frederic Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing

Frederic Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing

Photo by: FIA Pool

La candidatura di Vasseur è stata spinta da Carlos Tavares, CEO di Stellantis, e grande amico del manager francese in un rapporto che non è nato con la sponsorizzazione Alfa Romeo della Sauber, ma pare perdere mordente col trascorrere dei giorni, anche perché a Maranello c’è chi non gradisce che venga paracadutato un uomo francese, nel dubbio che possa iniziare una “colonizzazione” transalpina.

Binotto, avrà ben capitalizzato l’uscita (aveva un contratto valido per il 2023): che la sua gestione fosse arrivata alla fine era chiaro a tutti. Il curioso è che prosegua oltre le sue dimissioni…

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