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GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna: il sogno si sta avverando!

E' stato presentato il GP che riporta la F1 all'Enzo e Dino Ferrari di Imola. La piattaforma del Circus permetterà al Made in Italy di trovare una vetrina mondiale per il rilancio dell'export, cercando di agganciare la ripresa che l'uscita dalla pandemia di COVID-19 dovrebbe favorire. Una volta tanto la politica ha fatto la sua parte, creando un sistema virtuoso a favore del Paese. La Frecce Tricolori sfrecceranno prima del via.

Il sottosegretario al Ministero degli Esteri, Manlio di Stefano e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, firmano insieme il manifesto ufficiale del Gran Premio di Formula 1 ad Imola

Foto di: Meneghini & Associati

Senza il supporto governativo è praticamente impossibile organizzare al giorno d’oggi un Gran Premio di F1. È difficile avere una gara in calendario, per cui è quasi proibitivo ambire ad averne due. Eppure il miracolo italiano si sta ripetendo perché la Formula 1 torna lungo la via Emilia con il “ Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna” in programma nel weekend.

Imola, quindi, diventa la prima tappa europea del Circus e la Terra dei motori si conferma meta del Circus, prima di Monza che a settembre celebrerà il GP d’Italia. Una volta tanto la politica ha saputo fare appieno la sua parte: al richiamo di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, ha risposto il Governo.

L’accordo siglato tra il Governatore e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane permette di portare alla ribalta le eccellenze del Made in Italy grazie al GP dell’Emilia Romagna.

Nell’anno segnato dalla pandemia l’Enzo e Dino Ferrari trova di nuovo spazio nei 23 appuntamenti della F1 diventando un segnale forte di ripartenza. La gara sarà solo il primo evento di una serie che comprende anche la MotoGP e il Mondiale Superbike a Misano Adriatico, oltre al Motor Valley Fest a Modena.

Una volta tanto l’Italia non è stata né Guelfa, né Ghibellina. Non si è divisa per questioni di campanile, ma si è unita per fare sistema. La burocrazia non ha messo i soliti bastoni fra le ruote per cui il GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna è una realtà presentata oggi in video conferenza stampa dal sottosegretario al ministero degli Affari esteri, Manlio Di Stefano; dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini; dal presidente di Ice, Carlo Ferro e dal sindaco di Imola, Marco Panieri.

Non sono mancati gli interventi di Claudio Domenicali, presidente dell’Associazione Motor Valley e amministratore delegato di Ducati e Stefano Domenicali, presidente e CEO di F1, oltre ad Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI.

Ci sono state tante chiacchiere di rito, ma questa volta sotto c’era anche della sostanza: ci sono le risorse per avere un secondo GP in Emilia Romagna, e, soprattutto, si apre una finestra sul mondo alle nostre aziende che puntano sull’export sfruttando la poderosa piattaforma mediatica che è rappresentata dalla F1.

Lo sanno bene Andrea Casaluci, General Manager Operations Pirelli, e Matteo Lunelli, presidente e Ad di Cantine Ferrari, da quest’anno lo spumante della Formula 1. Loro prima di altri hanno capito la portata mediatica che può accompagnare un GP.

È stata lanciata una vera e propria campagna mediatica per il rilancio del Made in Italy all’estero: l’obiettivo è valorizzare il connubio di tradizione e innovazione, qualità della manifattura e ricerca applicata, passione imprenditoriale e stile unico, che rendono le auto e moto realizzate nel nostro paese tra le più desiderate.

L’idea è quella di dare una scossa a un Paese che ha enormi potenzialità, ma che per promuovere l’export deve aggregare risorse, progettualità che già esistono sul territorio.

Vedremo banner lungo i circuiti, contenuti video durante le dirette tv, campagne digital e un portale dedicato, per sostenere e supportare il Made in Italy, una delle realtà più ammirate - e copiate - al mondo con un investimento complessivo di 5 milioni di euro.

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