Abiteboul: "Avere un team Renault ufficiale è molto diverso"
Cyril Abiteboul, grande capo della Renault Sport, ha parlato delle differenze e delle necessità cui va incontro l'azienda francese impegnandosi in prima persona in F1.
Foto di: XPB Images
Avere un team Renault Sport ufficiale in F1 è una cosa molto diversa per vari motivi. Questo è ciò che pensa il grande capo della squadra francese, Cyril Abiteboul, che ha parlato a motorsport.com di quel che al momento sta succedendo all'interno della azienda transalpina.
Dopo i primi test, la Renault sta migliorando sensibilmente e i piloti Jolyon Palmer e Kevin Magnussen sono già dei punti di riferimento importanti per ogni persona che lavora in Renault.
"Se ad Abu Dhabi 2015 mi aveste detto che oggi saremmo stati a questi livelli, avrei firmato subito - ha spiegato Abiteboul - Ma c'è ancora tanto lavoro da fare e sappiamo che dobbiamo proseguirlo con calma e attenzione sia in Francia che ad Enstone, seguendo i nostri piani".
"La differenza è che prima dovevamo procedere al buio, mentre ora, dati alla mano, vediamo la luce in fondo al tunnel".
Le grosse differenze fra essere fornitore di Lotus e schierare una Renault fatta "in casa" sono molto diverse: "La nostra sede logistica a Viry-Chatillon sta facendo un grandissimo lavoro per noi, addirittura ci hanno mandato in una notte le parti del motore di cui avevamo bisogno".
"Naturalmente i contratti vanno onorati, ma è diverso lavorare per un team ufficiale rispetto ad una squadra clienti perché servono molte più cose e i nostri impiegati hanno davvero tanto da fare, specialmente con i regolamenti e i ritmi imposti dalla F1 di oggi".
Magnussen e Palmer sono già idoli per gli uomini Renault: "Il 4 febbraio i nostri piloti erano nella sede di Viry-Chatillon. E' stata la prima volta che li abbiamo ospitati, ma nonostante fossero appena arrivati, e mai scesi in pista, il fermento di tutti gli uomini Renault era grandissimo".
"Una cosa del genere forse l'avevamo vista solo con Sebastian Vettel; naturalmente non voglio togliere nulla a lui, assieme abbiamo ottenuto grandi successi in passato".
"Ma correre per la Renault in prima persona è molto diverso perché squadra e auto sono un'altra cosa. Penso che questo dia una spinta in più a tutti noi per fare ancora meglio".
Il lavoro prosegue a testa bassa anche grazie a collaboratori di spessore: "Mario Illien sta avendo un grande impatto sul team, ma non solo lui. Anche l'aiuto di Ilmor è fondamentale, senza di loro non andremmo da nessuna parte".
Infine un commento sulla vicenda che ha riempito le pagine dei giornali per tutto il 2015, ossia il rapporto Renault-Red Bull: "Dopo tutto ciò che abbiamo ottenuto nel passato assieme, poteva sembrare ovvio proseguire il rapporto con Red Bull Racing, ma non è stato così. Le cose comunque si sono sistemate e penso che la collaborazione con loro sia strategicamente importante per noi. Ora non ci resta che capire se avrà senso andare avanti anche nei prossimi anni, ma è presto per dirlo".
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