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Intervista

Toprak: “Se Rea mi critica è perché è preoccupato per il mondiale”

Il pilota Yamaha finisce a terra in Gara 2 a causa della rottura del parafango e perde l'enorme vantaggio in classifica, arrivando in Argentina con 24 punti su Jonathan Rea. Razgatlioglu poi risponde alle critiche mosse dal campione del mondo in carica sul suo stile di guida.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Toprak Razgatlioglu arrivava alla partenza di Gara 2 con 49 punti di vantaggio e lascia il Portogallo con 24 lunghezze su Jonathan Rea, che ha recuperato il gap in maniera importante nella seconda manche. Il campione in carica ha trionfato approfittando del clamoroso zero del leader del mondiale, uscito di scena nelle prime fasi di gara a causa della rottura del parafango.

“Non sono arrabbiato – esordisce Razgatlioglu parlando del suo imprevisto in Gara 2 – sono solo stato sfortunato. Quest’anno sono riuscito più volte ad accumulare un vantaggio in campionato, che poi è diminuito di nuovo. Abbiamo lottato ancora una volta per la vittoria. Nel giro in cui sono caduto, mi ero avvicinato molto a Rea e pensavo di superarlo nel rettilineo. Sono sorpreso perché è stato uno strano slittamento della ruota anteriore”. Anche in casa Yamaha spiegano che non si può avere una vera e propria verifica di quanto accaduto, perché nella caduta la moto è andata distrutta: “Non possiamo individuare la causa esatta perché la moto è stata gravemente danneggiata nell'incidente. È difficile scoprire il motivo originale”.

Tuttavia, la rottura del parafango è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché il leader del mondiale accusava già qualche problema, amplificato dal forte vento: “Non ha funzionato nemmeno l’anti-wheeling. Ho avuto forti impennate nelle sezioni in salita e in discesa. Ho dovuto spegnere il gas. Forse avrei potuto vincere, forse sarei arrivato secondo. Ho sentito il mio limite in gara. Non potevo girare così velocemente all'ultima curva a causa del vento. Ho cercato di entrare ogni volta all'interno della curva”.

La lotta per il mondiale dunque continua a essere intensa e incerta, la lotta in pista diventa anche una guerra di nervi. Nel punto in cui Razgatlioglu aveva pulito il verde al termine di Gara 1, Rea ha fatto un burnout alla fine di Gara 2. Toprak scherza: “Mi toccherà pulirlo di nuovo”. Ma poi torna serio e risponde alle critiche mosse proprio dal pilota Kawasaki sul suo stile di guida: “Anche Rea ha iniziato a parlare? Questa è davvero bella, perché anche lui mi ha toccato a Navarra, ma io non ho avuto nulla da dire. Se inizia a parlare è una cosa buona, perché vuol dire che è arrabbiato per il mondiale. Io non cambierò il mio stile, ogni tanto capita di toccarsi, perché le corse sono queste”.

Una volta archiviato il round di Portimao, Razgatlioglu si proietta verso l’Argentina, dove correrà per la prima volta con la Yamaha: “Guardo all'Argentina e non indietro. Torneremo a lottare la prossima gara e vorremo vincere. Mi piace l'Argentina, l’ultima volta ho guidato la Kawasaki lì. Non sarà un problema guidare la R1 questa volta. Il circuito mi piace. Spero che l'asfalto sia buono perché l'ultima volta era problematico”.

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