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Intervista

Van Der Mark: "Passarne due in un colpo solo? Meglio!"

Van Der Mark sta iniziando a prenderci guasto ad andare a podio; il pilota olandese e la sua R1 sono infatti oramai una presenza costante nei festeggiamenti post gara della Superbike e così è stato anche oggi, grazie ad un bellissimo secondo posto in Gara 2 a Portimao.

Michael van der Mark, Pata Yamaha

Michael van der Mark, Pata Yamaha

Gold and Goose / Motorsport Images

Michael van der Mark, Pata Yamaha
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Podio: il secondo classificato Michael van der Mark, Pata Yamaha
Podio: il vincitore della gara Jonathan Rea, Kawasaki Racing, il secondo classificato Michael van der Mark, Pata Yamaha, il terzo classificato Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Michael van der Mark, Pata Yamaha
Michael van der Mark, Pata Yamaha

Non c'era bisogno di ulteriori conferme ma dopo la gara di oggi a Portimao è apparso ancora più evidente quanto l'accoppiata Michael Van Der Mark-Yamaha R1 siano finalmente efficaci e competitivi andando addirittura a sottrarre alla Ducati il titolo di seconda forza in campo, alle spalle della coppia dei miracoli Rea-ZX10RR.

Con un prestazione ancora migliore rispetto a ieri (terzo ieri, secondo oggi) il pilota olandese della Yamaha sta iniziando ad abituarsi al podio dopo l'exploit (che poi è diventato una costante) di Donington, pista sulla quale vinse la sua prima gara in Superbike: secondo al traguardo al termine di Gara 2, Van Der Mark si è reso protagonista di un sorpasso che ha fatto sobbalzare un po' tutti quelli che stavano guardando la gara in quel momento, arrivando a bomba dentro la prima curva e sorpassando in un colpo solo i due piloti Ducati che, come nel famoso proverbio "fra i due litiganti il terzo gode", in quel momento erano impegnati in una lotta per la seconda posizione persa da entrambi a scapito del giovane pilota Yamaha.

Intervistato a fine gara Van Der Mark è apparso molto soddisfatto della sua prestazione odierna anche se - come ha ammesso - gli sarebbe piaciuto andare a prendere Rea: "Rispetto a ieri ho cambiato solo lo pneumatico anteriore scegliendo quello a sezione maggiorata e poco altro, la moto non era molto diversa rispetto a Gara 1, abbiamo solo lavorato per recuperare un po' di feeling all'anteriore che ieri invece mi mancava. Un paio di volte ho anche pensato che potevo andare a prendere Johnny ma sappiamo tutti quanto è forte... gli sono rimasto vicino sperando che facesse qualche piccola sbavatura ma anche lui stava spingendo molto forte e non sono riuscito a prenderlo".

Parlando poi del suo sorpasso sui piloti Ducati, l'olandese stesso ha detto che non si aspettava di riuscire a chiudere quella curva nella quale è entrato a bomba: "Quando hanno iniziato a battagliare tra di loro (i piloti Ducati n.d.r.) hanno perso terreno nei miei confronti che stavo venendo su molto veloce ma non avevo programmato di sorpassarli in quel punto ed in quel modo, io ho frenato nello stesso punto solito senza tirare la staccata ma quando li ho visti andare entrambi lunghi... ho mollato il freno, riacquistato velocità e mi sono infilato dentro. Ne volevo sorpassare uno ma alla fine li ho passati tutti e due, meglio!".

Interpellato su cosa sia successo al compagno Alex Lowes, in ombra tutto il weekend nel mezzo dello schieramento, Michael non ha saputo darci spiegazioni ma anche lui è rimasto colpito dalla mediocre prestazione di Lowes, specialmente considerando che durante i test era risultato molto più forte di quanto poi è stato in questo weekend di gare.

Possiamo affermare che è un van der Mark maturo quello che abbiamo visto questo weekend a Portimao che, in sella ad una moto che sta finalmente mostrando il suo potenziale, ha gestito in maniera esemplare tutto il weekend di Portimao, dalle libere alle gare: la speranza è che questo pacchetto possa continuare a crescere per poter, chissà, andare a dare fastidio in maniera più concreta e convincente a quella che al momento è una vera egemonia da parte di Jonathan Rea, non fosse altro che per lo spettacolo e la bagarre: la speranza infatti è la stessa per tutti, quegli spalti vuoti fanno male.

 

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