Le squadre del
Mondiale Superbike continuano a fare i conti con una terribile nuvoletta "fantozziana" ogni volta che provano a scendere in pista in questo pre-campionato. Dopo aver tribolato con l'asfalto bagnato a Portimao, infatti, oggi non è andata meglio a coloro che sono arrivati a
Jerez de la Frontera per gli ultimi due giorni di test prima della partenza per l'Australia, dove a fine mese si disputerà il primo round stagionale.
La pioggia è caduta copiosa sul circuito andaluso, soprattutto in mattinata, riducendo davvero al minimo l'attività in pista per
Aprilia, Kawasaki ed Honda, quindi non ha neanche troppo senso parlare di tempi.
Le notizie di giornata però sono sicuramente quelle che arrivano dal factory team della Casa di Noale, nel quale si è registrato il ritorno in sella alla
RSV4, anche se per pochi giri, di
Sylvain Guintoli: il francese, infatti, era reduce dal secondo intervento chirurgico alla spalla dopo l'infortunio della passata stagione.
A spaventare tutti però è stato
Marco Melandri, autore di una caduta spettacolare alla curva 17. Il ravennate è stato portato al centro medico dell'autodromo per tutti gli accertamenti del caso, che per il momento sembrano aver escluso la presenza di fratture. Però di sicuro questa non va incasellata come giornata da ricordare per
Marco.
Per quanto riguarda il resto della truppa, i piloti di
Kawasaki (Tom Sykes, Loris Baz e David Salom) ed
Honda (Jonathan Rea, Leon Haslam ed il collaudatore
Michele Magnoni) si sono dati da fare soprattutto nel pomeriggio, quando le condizioni della pista sono migliorate. La speranza di tutti, ovviamente, è che domani possa arrivare il sole a baciare
Jerez.
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