Vinales: "Va bene, ma resto ossessionato dal migliorare la frenata"
La rivelazione della pre-stagione ha dovuto "accontentarsi" del secondo posto nell'apertura dei test in Qatar, ma molto vicino alla Ducati di Andrea Dovizioso, che ha dettato il ritmo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Maverick Vinales sta scolpendo il suo destino in questa stagione di MotoGP a suon di giri veloci e venerdì, sotto ai riflettori del circuito di Losail, il pilota di Roses è stato ancora una volta un fulmine.
"Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Prima ero abituato ad una moto molto agile come la Suzuki. Qui ci sono molti cambi di direzione, quindi ho dovuto lottare un po' per trovare le linee giuste. Una volta che ho iniziato a capire la moto, abbiamo lavorato sui particolari e i tempi sul giro sono diventati più costanti".
"Stiamo testando quello che volevo migliorare, ovvero entrare più forte e spostarsi più velocemente verso il centro della curva. La moto per ora non si adatta troppo, quindi quando voglio provare a fare un tempo devo farlo io. Quindi penso che è un qualcosa su cui possiamo ancora migliorare" ha aggiunto lo spagnolo.
"Abbiamo raggiunto un ottimo ritmo. Qui la Ducati vola, ma lo sapevamo perché il rettilineo è lunghissimo. Credo però che possiamo migliorare ancora molto, per quanto riguarda il mio stile di guida e l'elettronica. Abbiamo margini di miglioramento".
Dopo il test in Malesia e a Phillip Island, per Maverick questa è stata la terza pista affrontata con la Yamaha 2017, ma non la più difficile.
"No, ho fatto più fatica in Malesia: là è stato molto difficile perché non c'era grip. Qui mi sono subito trovato bene con le gomme da gara e sono stato veloce, quindi sono felice".
"Domani (oggi, ndr) voglio confermare il telaio ed il forcellone, perché abbiamo ancora alcune cose da chiarire e abbiamo provato molte cose: questo rende difficile avere un ritmo costante. Comunque sono ancora ossessionato dalla frenata e vorrei che la moto funzionasse al 100%. In gara, quando si vuole attaccare, la moto deve reagire e fermarsi".
"La moto è abbastanza veloce, la Yamaha ha fatto un buon lavoro aerodinamico e in scia sono riuscito a rimanere abbastanza vicino alla Ducati sul rettilineo" ha concluso il pilota della Yamaha.
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