Redding: "Sono sollevato di non aver a disposizione la Ducati GP17"
Il pilota britannico, settimo al termine della gara in Qatar, si è detto felice di non avere a disposizione la moto affidata a Petrucci visti i problemi patiti dall'italiano ed ha accolto come un notevole passo avanti il gap di 10 secondi da Vinales in gara.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Al termine della scorsa stagione Scott Redding ha chiuso alle spalle di Danilo Petrucci la lotta per ottenere l'unica Ducati affidata al team Pramac con specifiche 2017 dovendosi così accontentare di disputare la stagione attuale con la moto 2016.
Nonostante questo handicap tecnico, Redding ha prevalso sull'italiano al termine del primo appuntamento della MotoGP in Qatar, finendo davanti nelle FP2, scattando così dalla sesta casella, e concludendo la gara in settima piazza, mentre Petrucci è stato costretto al ritiro.
Il britannico ha voluto sottolineare questa prestazione, affermando come il fatto di disporre di una moto in specifica 2016 aumenti notevolmente la pressione proprio su Petrucci.
"Non è in realtà una battaglia tra me e Danilo, ma sapere che non disponiamo della stessa moto mi rende la vita più semplice".
"Se lui mi finisce davanti è qualcosa di normale viste le specifiche 2017 di cui dispone, mentre se io lo batto allora sono guai per lui".
"Tutto ciò mi aiuterà nel corso della stagione per avvertire meno pressione e meno stress, soprattutto quando le cose non andranno per il verso giusto".
"Se lui non dovesse riuscire a trovare le giuste performance con la moto 2017 tutta la pressione ricadrà sulle sue spalle. Da un certo punto di vista, se guardo ai problemi che sta affrontando al momento, mi sento sollevato di poter disporre della versione 2016".
Redding è stato il migliore pilota di un team satellite in Qatar ed aver concluso la gara a meno di dieci secondi dal vincitore Vinales è stato un segnale decisamente incoraggiante.
"Se due test fa mi aveste detto che avrei concluso la prima gara al settimo posto sarei scoppiato a ridere" ha proseguito il britannico "Ma abbiamo lavorato sodo ed eravamo consapevoli dal lavoro che dovevamo svolgere".
"Non avevo molto grip al posteriore ed è per questo che i miei tempi in gara sono stati molto costanti. Sono felice di aver concluso a meno di dieci secondi dal vincitore. Credo sia il minore distacco subito in una gara asciutta".
"E' senza ombra di dubbio una notizia positiva dato che lo scorso anno il nostro distacco era quantificabile in 20 - 25 secondi. Abbiamo fatto un notevole passo avanti".
Informazioni aggiuntive di Mitchell Adam
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