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MotoGP | Quartararo: "Dovi dice che serve grip? Serve potenza!"

Fabio Quartararo non è riuscito a trovare un buon tempo nel venerdì di libere di Portimao, condizionato da pioggia e forte vento. Nonostante sia fuori dalla top 10, il feeling è buono. Il campione in carica continua a sostenere che sia la potenza a mancare, in disaccordo con Dovizioso che invece pensa serva più grip sulla M1.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Le condizioni del meteo sono state tutt’altro che ottimali a Portimao, teatro del Gran Premio del Portogallo della MotoGP. Il venerdì di libere della classe regina è stato condizionato dalla pioggia e dal forte vento che si sono abbattuti sulla pista lusitana, mandando in difficoltà alcuni piloti, tra cui Fabio Quartararo. Il campione del mondo in carica non va oltre il 20° crono e paga quasi 1.4 secondi dal leader di giornata, Marc Marquez.

Ancora una volta è stato il poco grip sul bagnato a mandare in crisi la Yamaha, che anche in condizioni di asciutto continuano a lamentare la mancanza di potenza del motore. Tuttavia, a dispetto della posizione con cui Quartararo ha concluso il suo venerdì di libere, è soddisfatto delle sensazioni trovate nella prima giornata in Algarve. Qui lo scorso anno ha vinto nella prima gara, cadendo invece nel secondo appuntamento, ma ovviamente la situazione nel 2022 è ben diversa.

“La finestra di funzionamento è molto difficile, ma penso che oggi abbiamo trovato qualcosa, perché alla fine Dovizioso e Morbidelli erano veloci nelle FP2”, ha affermato El Diablo al termine della giornata di prove libere. “Io ho faticato e non ho fatto grandi giri, ma io sono un pilota molto sensibile sul posteriore. Sento che il posteriore mi sfugge molto facilmente e se scivola solo un po', lo sento molto di più di quello che è in realtà. Devo adattarmi un po' meglio e oggi l'ho capito. Onestamente, la posizione è molto brutta ma la mia sensazione non era così male. Sento che abbiamo ancora molto da fare, ma direi che la moto non è facile”.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Guardando la tabella dei tempi, è indubbio pensare che Quartararo debba faticare moltissimo per trovare il guizzo ed entrare direttamente in Q2 domani, qualora il meteo permettesse di migliorare i tempi nella terza sessione di prove libere. Nonostante ciò, il campione del mondo in carica pensa che questo non sia il weekend peggiore tra quelli disputati fino ad ora e spiega i motivi delle difficoltà.

“In Qatar non avevamo un gran passo rispetto agli altri, ma l’Argentina per me è stata la peggiore. Da soli avevamo il passo per stare sul podio, ma eravamo persi nel momento in cui dovevamo fare i sorpassi. Appena siamo con altri piloti non siamo in gran forma. Nei dati ho trovato che perso sette decimi in tre curve. Ma mi sento molto più al limite rispetto a quanto dovrei essere”, afferma Quartararo.

Ciò che però maggiormente salta all’occhio in questo fine settimana portoghese, è la differenza di vedute tra i piloti Yamaha, che non sono concordi nel definire ciò di cui la M1 ha bisogno per andare forte. Secondo Andrea Dovizioso si deve cercare un maggior grip al posteriore, mentre Quartararo è convinto del fatto che ciò che principalmente manca alla Yamaha è la potenza.

“Dovi dice che serve grip? No, non sono d’accordo. Penso che se chiedi a qualunque pilota di cosa ha bisogno per essere veloce ti risponde il grip. Perché con più grip puoi andare veloce. Ma ho abbastanza esperienza con questa moto e posso dire che il problema non è il grip, ma la potenza. Se me lo chiedi venti volte ti rispondo la stessa cosa. Ad Austin perdevamo un secondo solo nel rettilineo, se lo togli dal tempo sul giro potevamo lottare per la vittoria. Per me devono essere più aggressivi e fare più cambiamenti, ma non lavorare sul grip. Ha guidato per molto tempo la Ducati, penso che l’anno scorso ho imparato molto dalla moto e credo che il grip al posteriore non sia il problema reale. Ci manca molto grip al posteriore sul bagnato, ma sull’asciutto non è così male”, ha concluso il campione del mondo in carica.

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