Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Marquez: "Per sfruttare il motore nuovo servono le mappe giuste"

Il pilota della Honda ha spiegato di aver lavorato soprattutto sull'elettronica, perché il nuovo propulsore non si sposa bene con le mappe utilizzate in precedenza, anche se forse ha già dato qualche segnale positivo.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Repsol Media

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

Il debutto stagionale di Marc Marquez è stato un pochino meno brillante rispetto a quanto avrebbe sperato il campione del mondo della MotoGP. La Honda ha portato a Sepang un motore nuovo e per farlo funzionare al meglio serve tanto lavoro a livello di elettronica. Non bisogna stupirsi, dunque, se lo spagnolo oggi si è dovuto accontentare del nono tempo, staccato di oltre un secondo dalla Ducati di Casey Stoner.

"Oggi abbiamo lavorato sul motore e sull'elettronica, ma domani dobbiamo lavorare ancora molto su questi aspetti, perché il problema è che il nuovo motore è completamente differente, quindi le mappe che avevamo per il precedente non funzionano bene. Probabilmente con la mappa giusta avremmo già fatto dei tempi in linea con il motore vecchio. Domani inizieremo a lavorare anche sul set-up per capire il wheelie e tutto il resto. Avevamo già lavorato molto a Valencia, ma dobbiamo continuare qui" ha raccontato il tre volte iridato della top class a fine giornata.

Quando gli è stato chiesto di dare un giudizio sulle caratteristiche del nuovo propulsore, ha aggiunto: "Ad un basso regime di rotazione è molto diverso quando dai gas, completamente diverso. Forse un po' più dolce, ma il tempo sul giro è più o meno lo stesso. Abbiamo ancora qualche problema in uscita di curva a livello di grip, invece sul rettilineo va leggermente meglio anche se la mappa non lavora perfettamente. Inoltre dobbiamo lavorare anche sui rapporti per comprendere meglio il potenziale del motore".

Intanto ha assicurato che non c'è fretta per deliberare il motore per la stagione 2017: "Questo è uno dei circuiti importanti per raccogliere informazioni, però decideremo all'ultimo test. Qui però è importante, ci sono dei lunghi rettilinei e delle lunghe accelerazioni. Perdiamo ancora abbastanza, ma questo è un altro motore rispetto a Valencia".

Lo spettro di un altro anno a dover lottare contro una moto inferiore a quelle del lotto però non sembra spaventarlo troppo: "L'anno scorso abbiamo vinto il campionato, ma abbimo avuto anche dei problemi nel corso dell'anno. Non siamo stati i più veloci in diverse gare e questo è uno dei circuiti su cui abbiamo faticato di più. Per questo abbiamo tanto lavoro da fare. Siamo in una situazione in cui sappiamo qual è il problema, ma è difficile migliorare".

Nel suo box disponde di una sola RC213V in verstione 2017, ma per il momento sembra intenzionato a continuare a lavorare solo con quella: "Sarebbe importante fare qualche prova comparativa, ma qui con il meteo non si può mai sapere, quindi credo che continueremo a lavorare con la moto 2017 e vediamo dove riusciremo ad arrivare. Forse nell'ultima giornata potremmo fare una prova 'back to back', ma vedremo".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Michelin: primo test dell'identificazione automatica delle gomme
Prossimo Articolo Pol Espargaro: "Il telaio KTM provato oggi è la giusta via per lo sviluppo"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia