Lorenzo: "La mia vita è migliore di quella sui social"
Jorge Lorenzo è diventato un personaggio influente sui social network, mostrando ai suoi fan la sua vita dopo aver concluso la sua carriera in MotoGP.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Nonostante il ritiro, il cinque volte campione del mondo ha conservato la fedeltà dei suoi tanti tifosi, mostrando loro la realtà della sua vita, quella di un giovane che si gode il tempo libero dopo la conclusione della carriera in MotoGP.
Il maiorchino però ha fatto una sosta a Portimao, dove è tornato a svolgere il lavoro di collaudatore Yamaha per scoprire il tracciato portoghese che ospiterà l'ultimo appuntamento della stagione 2020.
"La verità è che la mia vita è migliore di quella che sto mostrando sui social network (ride). Parlando seriamente, sono molto contento della vita che sto conducendo, è più o meno come l'avevo immaginata, con molto tempo libero, soprattutto con la possibilità di decidere cosa voglio fare in ogni momento" ha detto Jorge, in una conferenza stampa organizzata da Dorna con i collaudatori dei costruttori ufficiali di MotoGP.
"Non ho progetti speciali per il futuro, a parte essere un collaudatore. In questo momento non ci ho pensato" ha aggiunto il maiorchino, che non è più salito su una MotoGP dai test dello scorso febbraio a Sepang.
"Sono molto emozionato di tornare a guidare la Yamaha M1, perché sono passati circa nove mesi, quasi un anno senza guidare. Non sono mai stato fermo così a lungo" ha ricordato.
"Sono sicuro che sarà abbastanza difficile adattarsi di nuovo a queste moto. Ma abbiamo due giorni su una pista nuova, anche questo è molto importante perché non è solo un circuito nuovo, è anche una pista molto speciale, con molti saliscendi. Quindi sarà importante non commettere errori stupidi all'inizio, cercare di fare qualche chilometro in più e dare il maggior numero di informazioni possibili alla Yamaha, per quando i piloti ufficiali verranno a correre qui" ha spiegato.
In vista dei due giorni di test, sembra che la Yamaha abbia inviato a Portimao la M1 2019, e non la 2020 con cui corrono i suoi piloti quest'anno. Una decisione un po' strana.
"Non lo so, è una domanda che dovete fare a loro. Ho chiesto che moto avrei avuto qui e mi hanno detto che era più o meno la stessa di Sepang. Non ho chiesto di più, perché non sarebbe cambiato nulla, ma è una domanda che dovete fare a Lin Jarvis o a Maio Meregalli".
E' difficile capire cosa cerca la Yamaha in questo test, avendo inviato una moto che non sta più utilizzando.
"Andremo in pista con la stessa moto di Sepang, quindi utilizzeremo questo test per cercare di raccogliere più informazioni possibili per i piloti ufficiali, ma anche per provare le gomme e capire quali potranno essere le più adatte alle condizioni di questa pista, sia per le qualifiche che per la gara. Per quanto riguarda l'assetto e la configurazione della moto, essendo una 2019, non li potrò aiutare troppo".
Per quanto riguarda il campionato, è stata chiesta a Jorge una sua opininione su questa stagione.
"Molto duro, molto uniforme. Ora Joan Mir e Fabio Quartararo hanno un piccolo margine sugli altri. Ma fino all'ultima gara c'era almeno quattro, forse sei piloti, in grado di lottare per il titolo. Ora sembra che i più forti siano Joan e Fabio, quindi sarà interessante. Ci sono ancora sei gare e mi sto divertendo molto a guardarle in TV".
Infine, Lorenzo ha parlato della possibilità di tornare ad incontrare in pista Dani Pedrosa.
"E' molto bello, abbiamo superato i 30 e ne abbiamo passate molte insieme. La prima volta che ho sfidato Dani avevo 11 anni e ora ne ho 33. Sono successe tante cose, siamo stati campioni ed ora facciamo quello che ci piace di più, andare in moto senza pressioni. Sono sicuro che in un test non si può dare il 100%, ma tutti abbiamo il nostro lato competitivo e vogliamo fare bene, per vedere chi è il più veloce" ha concluso lo spagnolo.
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