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Espargaro attacca i commissari: "Guardavano le Olimpiadi?"

Il pilota dell'Aprilia è stato colpito in entrambe le partenze da Marc Marquez, ma più che puntare l'indice contro lo spagnolo si è scagliato contro i commissari rei di non aver mai penalizzato il portacolori della Honda.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini

Foto di: MotoGP

È un Aleix Espargaro infuriato quello che ha concluso in anticipo il GP di Stiria. Il pilota dell’Aprilia è stato spinto fuori pista da Marc Marquez in Curva 1 in occasione della prima partenza della gara e quando la corsa è stata interrotta con bandiera rossa per l’incidente avvenuto tra Savadori e Pedrosa ha espresso tutta la propria rabbia al connazionale della Honda affiancandolo nel giro di rientro ai box.

Marquez, però, non deve essere sembrato particolarmente impressionato dalle rimostranze di Espargaro perché alla seconda partenza ha ripetuto una manovra identica, entrando duramente all’interno e costringendo Aleix ad andare ancora una volta largo in Curva 1.

Per il portacolori dell’Aprilia, come detto, la gara si è poi conclusa in anticipo per un problema tecnico, ma quando è giunto davanti ai microfoni della stampa non ha puntato il dito contro Marquez.

“Non voglio dare la colpa a Marquez. Marc è Marc, ha sempre fatto queste manovre in gara negli ultimi dieci anni”.

“Chi voglio incolpare sono i commissari. Forse stavano guardando le Olimpiadi. Marc ha deciso di correre in questo modo, e ognuno è libero di fare quello che vuole, ma i commissari devono prendere provvedimenti e penalizzare”.

 

“Non c’era assolutamente spazio e nella prima occasione mi ha colpito molto forte sul braccio e mi ha spedito fuori pista. Siamo stati fortunati perché lì c’era Rins e sarebbe potuto succedere un gran casino”.

“Nella seconda occasione ha ripetuto la stessa manovra ed ero in attesa di capire che penalità gli avrebbero dato. Quello che mi fa arrabbiare è che viene penalizzato un pilota solo quando provoca un incidente. Quello che si deve punire è l’azione, non il risultato di questa”.

“Se avessi colpito Rins e fossimo caduti entrambi ci sarebbe stato un incidente, ma dato che non è caduto nessuno non è stata comminata nessuna penalità. A cosa servono allora i commissari?”.

Espargaro ha poi lamentato una mancanza di comunicazione tra piloti e commissari: “Non capisco nulla del loro lavoro, non c’è comunicazione tra noi e i commissari. Nella safety commission ce la prendiamo con loro, ma non sono presenti, non possiamo parlare con loro e nessuno di noi capisce le sanzioni. È frustrante. È una guerra che non possiamo vincere”.

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