Brivio: "La Suzuki non è così male come può sembrare"
Davide Brivio, team manager della Suzuki in MotoGP, ritiene che attualmente la GSX-RR non sia una moto poco competitiva come farebbero pensare i risultati.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Iannone, il pilota su cui la Casa giapponese ha deciso di puntare per sostituire Maverick Vinales, occupa solo il 17esimo posto in classifica con 9 punti, tutti frutto del settimo posto ottenuto ad Austin.
Il compagno di squadra Alex Rins, ha solo sette punti, firmati nella gara inaugurale della stagione in Qatar. Lo spagnolo poi è stato vittima di diversi infortuni, che lo hanno obbligato a saltare le ultime gare, con una previsione di rientro per il GP di Catalunya (11 giugno).
Questa è la terza stagione per la Suzuki dopo il ritorno sulla scena della MotoGP, ma le cose sembrano essersi messe in salita. In queste condizioni, i podi ottenuti lo scorso anno da Maverick Vinales sembrano quasi un'utopia e l'obiettivo della vittoria (arrivata con lo spagnolo a Silverstone lo scorso anno) sembra irraggiungibile.
In questa fase della stagione nel 2016, Vinales ed Aleix Espargaro avevano già totalizzato 65 punti, mentre al momento Iannone e Rins ne sommano solamente 16. All'interno della squadra quindi c'è ovviamente un po' di preoccupazione, ma anche fiducia riguardo al potenziale della GSX-RR.
"Non credo che la Suzuki sia così male come sembra, se diamo un'occhiata ai numeri. Andrea ha combattutto spesso per il podio e vinto una gara l'anno scorso, quando la nostra moto stava davanti co Maverick. Ora vediamo che tipo di pilota è Maverick, ma lo sapevamo già" ha detto Brivio a Motorsport.com.
"Quello che sta succedendo è che non abbiamo ancora trovato la perfetta connessione tra Andrea e la nostra moto, ma se analizziamo le gare, possiamo renderci conto che le cose non vanno male come rispecchiano le classifiche" continua il manager italiano, che insiste sul fatto che la mancanza di risultati è legato al cambio di approccio che sta affrontando Iannone.
"Andrea sta affrontando una nuova situazione: è il leader della squadra ed ha tutta la responsabilità. L'infortunio di Rins e il fatto di non avere una struttura satellitare, lo rendono l'unico pilota con cui trovare la direzione giusta. Questo rende la situazione ancora più complessa" conclude Brivio.
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