IMSA | Lamborghini, bene con riserva: ottimo ritmo, ma non basta
La SC63 LMDh ha ben impressionato nei test di Daytona. Ottimo ritmo e tempi interessanti, ma l'affidabilità e altri aspetti sono ancora da migliorare in vista dell'esordio che avverrà a Sebring.
La giornata inaugurale dei test IMSA a Daytona ha visto brillare Lamborghini con la sua SC63 LMDh, il prototipo con cui la Casa di Sant'Agata Bolognese correrà a partire dal 2024 sia nel WEC che in IMSA.
La SC63, che è scesa in pista per la prima volta con Andrea Caldarelli. ha firmato il miglior tempo ufficioso nella classe GTP, ma, lo ricordiamo, il marchio italiano non prenderà parte alla 24 Ore di Daytona prevista per gennaio: la SC63 esordirà nell'IMSA a Sebring.
Dunque, sebbene Lamborghini non correrà a Daytona, ha dovuto prendere parte ai test per l'omologazione IMSA e la raccolta dati per la definizione del relativo Balance of Performance.
Andrea Piccini, boss del team Iron Lynx che gestisce la SC63, si è detto sorpreso di quanto visto lo scorso mercoledì, ma a Sant'Agata i piedi rimangono ben saldi a terra. C'è ancora tanto da fare per migliorare la vettura in vista dell'esordio stagionale sia nel Vecchio Continente che al di là dell'Atlantico.
"Penso la vettura sia in un buon percorso di sviluppo", ha detto Piccini. "Il primo giorno è stato molto positivo, la macchina ha funzionato senza avere grossi problemi".
"Onestamente il ritmo c'è, il tempo è stato ottimo, siamo stati anche un po' sorpresi di essere subito così competitivi, ma c'è molto da fare per rendere la macchina affidabile, per essere in grado di correre in modo costante, per usare le gomme in modo corretto. C'è molto da fare".
Photo by: Richard Dole / Motorsport Images
#63: Lamborghini Iron Lynx, Lamborghini SC63, GTP: Romain Grosjean, Andrea Caldarelli, Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat
"In mattinata abbiamo avuto un inizio lento perché avevamo alcune cose da finire. Nell'IMSA le cose sono un po' diverse rispetto al WEC. Qui, alle 19:00, chiude tutto, mentre in Europa si lavora fino a tarda notte. Avevamo molto lavoro da fare e poco tempo per farlo, quindi abbiamo dovuto portarlo a termine in mattinata".
"Sicuramente quello che abbiamo visto è una cosa molto incoraggiante. E' incoraggiante essere in testa alla prima sessione".
Piccini si è detto soddisfatto anche del percorso che ha fatto la macchina dopo l'incidente occorso a Mirko Bortolotti al Paul Ricard: "Penso che una cosa del genere vada messa in conto. Ci sta avere incidenti del genere durante lo sviluppo della vettura. C'erano dei test pianificati subito dopo, ma abbiamo cambiato il programma con altre attività".
"Non posso dire che sia positivo avere un incidente, ma ha mostrato alcune aree che dovevamo migliorare sulla vettura. Da una cosa sicuramente negativa, abbiamo tratto alcuni aspetti positivi e abbiamo una macchina più forte e certamente più affidabile".
"Il programma di test si è svolto senza grossi problemi sin dall'inizio, a parte il primo giorno in cui abbiamo dovuto regolare alcune piccole cose sul motore. Abbiamo fatto un buon chilometraggio in tutti i giorni di test che abbiamo fatto, con qualche piccolo problema qua e là, pezzi da cambiare e regolare, un sacco di impostazioni elettroniche per essere nella giusta gamma di potenza per utilizzare correttamente il sistema ibrido".
"Quindi siamo lontani dall'essere perfetti, diciamo, per quanto riguarda la parte ibrida del motore. Nel complesso, però, le cose sono andate bene".
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