IMSA: Acura e Corvette trionfano fra le emozioni di Mid-Ohio
Castroneves-Taylor vincono la volata su Nasr-Derani dopo mille emozioni, Montoya butta tutto nel finale e il podio va a Van Der Zande-Briscoe. Doppietta C8.R in GTLM davanti alle BMW, la GTD è una guerra che vince la Lexus-AVS per un soffio su Mercedes-Riley e Porsche-Wright.
Foto di: Art Fleischmann
Helio Castroneves e Ricky Taylor hanno regalato alla Acura la vittoria in volata fra le DPi nella gara dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship disputata sul Mid-Ohio Sports Car Course.
Come al solito, le 2h40' sono state tiratissime e la coppia del Team Penske, che inizialmente pareva poter prendere il largo, ha sudato freddissimo fino alla bandiera a scacchi, precedento per soli 0"607 la Cadillac di Felipe Nasr e Pipo Derani.
In Classe GTLM non c'erano le Porsche, per cui non abbiamo vissuto grandi battaglia come altre volte: la Corvette sigla la doppietta davanti alle BMW senza troppi patemi.
In GTD molto più accese le battaglie che in un finale mozzafiato vedono la Lexus di Jack Hawksworth ed Aaron Telitz avere la meglio per appena 0"8 della Mercedes di Lawson Aschebach e Gar Robinson.
DPi: trionfo Acura con il brivido finale
Dopo la Pole Position siglata da Dane Cameron davanti a Castroneves, per il Team Penske poteva essere una comoda cavalcata a braccetto verso il successo, ma (tanto per cambiare) così non è stato.
Al via Cameron ha tenuto la ARX-05 #6 in testa, mentre la #7 di Castroneves è scivolata addirittura quarta, passata dalla Cadillac #31 di Derani e dalla Mazda #55 di Jonathan Bomarito.
Il primo colpo di scena si è verificato al giro 27, quando Oliver Jarvis è finito in testacoda alla "Carousel" mentre doppiava la BMW di Rob Foley; il portacolori della Mazda ha ripreso la pista con la sua #77, mentre la M6 #96 (tra i favoriti delle GTD) è rimasta ferma sul tracciato con l'anteriore sinistra danneggiata nel contatto, provocando il primo Full Course Yellow con ingresso della Safety Car.
L'episodio è costato un Drive Through a Jarvis, con conseguente crollo in classifica. Qui tutti ne hanno approfittato per effettuare il pit-stop e Cameron ha ceduto il volante a Montoya, mentre Castroneves è tornato terzo superando Bomarito, anch'esso punito con un Drive Through per una infrazione durante la sosta.
Dopo la ripartenza, Montoya ha provato a scavare di nuovo il solco, ma alle "Esses" ha sbagliato clamorosamente andando nel prato, e Derani e Castroneves hanno ringraziato superandolo.
Come se non bastasse, il colombiano si è pure preso con l'Audi di Rob Ferriol al giro 61 e sempre nella curva 6 delle "Esses" (evidentemente indigesta a JPM). Nel frattempo c'è stata la seconda girandola di soste con cambi di volante tra Derani e Nasr, Gabriel Aubry-Tristan Vautier (#85), Bomarito-Harry Tincknell, Ryan Briscoe-Renger Van Der Zande (#10) e Jarvis-Tristan Nunez.
Bomarito e Castroneves si sono presi un ulteriore Drive Through per superato limite di velocità ai box, ma ecco un altro Full Course Yellow a rimettere tutto in discussione. Questa volta a causarlo è Andy Lally, che tampona Ferriol mandandolo a muro; l'Audi del Team Hardpoint ne esce malconcia e si ferma poco più avanti nonostante il suo pilota tentasse di riprendere la corsa. Chiaramente al ragazzo della GRT Magnus è stato comminato un Drive Through per la scorrettezza.
La classifica ha visto quindi Montoya tornare davanti momentaneamente a Taylor, Nasr, Sébastien Bourdais con la Cadillac #5 della MRS/JDC, Van Der Zande, Vautier, Tincknell e Nunez, che nel frattempo ha avuto modo di recuperare il giro di ritardo accumulato da Jarvis.
Alla nuova ripartenza (giro 76) le Acura hanno ripreso a viaggiare per conto loro, ma Taylor è saltato davanti a Montoya avendo in programma la sosta poco dopo. Nel valzer finale dei rientri ai box, la #7 è comunque rimasta al comando seguita da Nasr, Van Der Zande e Tincknell, che è risalito in Top5 davanti a Montoya, Barbosa, Vautier e Nunez.
All'87° passaggio però c'è stata un'altra neutralizzazione e a causarla è la Cadillac di Vautier: il pilota della JDC Miller Motorsports ha accusato un problema tecnico andando a parcheggiare a bordo pista lungo la "Thundervalley".
Nunez ha provato la carta della sosta in più per sfruttare le gomme fresche, ma al semaforo verde chi ha dato da divertirsi è stato Montoya. Mentre il suo collega Taylor tentava la fuga sfruttando i doppiati mettendoli fra sè e Nasr, il sudamericano prima ha infilato Tincknell risalendo quarto, poi Van Der Zande conquistando il podio.
L'appetito vien mangiando, per cui JPM ha provato a spingere per cercare di raggiungere i primi due, ma al giro 109 ha usato troppo e alla prima curva si è girato mettendo la posteriore destra nell'erba. Il crollo al 7° posto è stato inevitabile e qui anche il mestissimo rientro ai box del Team Penske, che intanto ha avuto di che preoccuparsi per mano di Nasr.
Il brasiliano negli ultimi due giri è stato irresistibile, ricucendo lo strappo da Taylor, che però ha tenuto botta fino al traguardo battendo il rivale in volata.
Briscoe e Van Der Zande completano invece il podio davanti alle Mazda di Bomarito-Tincknell e Jarvis-Nunez, con la Cadillac di Barbosa-Bourdais sesta.
GTLM: doppietta Corvette e podio BMW
In GTLM le emozioni sono state meno del solito, complice l'assenza delle due Porsche della Core Autosport, visti i possibili contagi da COVID-19 dei piloti reduci da Le Mans (che poi hanno ricevuto la negatività dei tamponi, ma ormai tardi per recarsi in America).
Il successo è andato alla Corvette Racing con la doppietta delle C8.R di Antonio Garcia-Jordan Taylor e Tommy Milner-Oliver Gavin. Al via Gavin era riuscito a scavalcare con la sua #4 il poleman di categoria Taylor, che però ha riportato la #3 davanti al compagno al giro 17 sfruttandone un errore alle "Esses".
Da qui in avanti non ci sono stati avvicendamenti al vertice, nemmeno nella girandola di soste ai box, dunque in casa Chevrolet arriva un altro bell'1-2.
Le BMW non hanno preso la classica "paga", ma non hanno mai avuto il passo per restare incollate agli scarichi delle rivali. Oltretutto in partenza Jesse Krohn è finito nell'erba alla prima curva con la M8 #24, rovinando inizialmente tutto.
Bruno Spengler prima e Connor De Philippi poi hanno provato a tenere il ritmo delle Corvette con la loro #25, mentre i vari Full Course Yellow hanno riportato nel gruppo anche Krohn, che ha ceduto successivamente il volante a John Edwards, il quale si è pure ritrovato davanti alla BMW gemella a metà corsa, per poi tornare quarto in Classe strada facendo.
Alla fine Spengler-De Philippi chiudono sul podio a 7"5 dalle Corvette, seguiti a ruota dai colleghi Krohn-Edwards.
GTD: AIM-Lexus vince la volata sulla Riley-Mercedes
Fra le GT3 si confermano invece le lotte ad armi più o meno pari, risolte solamente nel finale.
A spuntarla anche in questa categoria con la volatona è la Lexus #14 della AIM Vasser Sullivan con sopra Telitz, che in coppia con Hawksworth ha praticamente condotto fin dall'inizio.
E dire che le cose non si erano messe bene per la AVS, dato che la Lexus #12 di Frankie Montecalvo è rientrata ai box già dopo il primo giro con la parte anteriore sinistra visibilmente danneggiata, per poi dover fare una seconda sosta con penalità per essere rientrata malamente "rattoppata" col nastro adesivo.
Fuori dalla lotta per il successo lei e anche la sopracitata BMW #96 della Turner Motorsport, sono salite in cattedra le Acura #86 di Matt McMurry-Mario Farnbacher (Meyer Shank Racing) e #57 di Alvaro Parente-Misha Goikhberg (Heinricher Racing).
Tra incidenti e quant'altro, Anche Robinson-Aschenbach e Patrick Long-Ryan Hardwick (Porsche #16 - Wright Motorsports) si sono candidate per il successo mettendosi in agguato.
Chi ha buttato via tutto è stato invece Paul Holton al giro 76. Dopo aver rimontato fino al podio sfruttando la sosta anticipata in occasione dell'ingresso della Safety Car al giro 68, il pilota della Compass Racing è stato affiancato sul dritto da Farnbacher, al quale ha rifilato tre sportellate che hanno forato l'anteriore destra della NSX #86, piombata nella via di fuga alla prima frenata.
La McLaren #76 ha proseguito la sua corsa, ma beccandosi inevitabilmente 30" di penalità che la fanno scivolare ottava in Classe, con Farnbacher che dopo il rientro ai box per sistemare tutto è quinto.
I giri finali hanno fatto rabbrividire la AVS, ma Hawksworth è per un pelissimo davanti alla Mercedes #74 di Aschebach, mentre il grande stint di Patrick Long porta la Porsche #16 sul podio e in scia ai primi due.
Quarta invece si classifica la Aston Martin #23 di Roman De Angelis e Ian James (Heart Of Racing), sempre stabile in Top5 fin dal via e poi arretrata dopo gli ultimi pit-stop, beneficiando poi del duello tra McLaren e Acura per recuperare.
Cla | Classe | Num | Pilota | Telaio | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Pit stop | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | DPi | 7 | Helio Castroneves Ricky Taylor |
Acura DPi | 115 | 2:40'07.918 | 6 | ||||||
2 | DPi | 31 | Felipe Nasr Pipo Derani |
Cadillac DPi | 115 | 2:40'08.525 | 0.607 | 0.607 | 6 | ||||
3 | DPi | 10 | Renger van der Zande Ryan Briscoe |
Cadillac DPi | 115 | 2:40'23.779 | 15.861 | 15.254 | 6 | ||||
4 | DPi | 55 | Jonathan Bomarito Harry Tincknell |
Mazda DPi | 115 | 2:40'24.351 | 16.433 | 0.572 | 9 | ||||
5 | DPi | 77 | Oliver Jarvis Tristan Nunez |
Mazda DPi | 115 | 2:40'28.564 | 20.646 | 4.213 | 9 | ||||
6 | DPi | 5 | Joao Barbosa Sébastien Bourdais |
Cadillac DPi | 115 | 2:40'32.175 | 24.257 | 3.611 | 6 | ||||
7 | dnf | DPi | 6 | Juan Pablo Montoya Dane Cameron |
Acura DPi | 112 | 2:38'35.388 | 3 Laps | 3 Laps | Ritirato | 7 | ||
8 | GTLM | 3 | Antonio García Jordan Taylor |
Corvette C8.R | 110 | 2:41'09.232 | 5 Laps | 2 Laps | 4 | ||||
9 | GTLM | 4 | Oliver Gavin Tommy Milner |
Corvette C8.R | 110 | 2:41'10.704 | 5 Laps | 1.472 | 4 | ||||
10 | GTLM | 25 | Bruno Spengler Connor de Phillippi |
BMW M8 GTE | 110 | 2:41'16.762 | 5 Laps | 6.058 | 4 | ||||
11 | GTLM | 24 | Jesse Krohn John Edwards |
BMW M8 GTE | 110 | 2:41'16.929 | 5 Laps | 0.167 | 4 | ||||
12 | GTD | 14 | Jack Hawksworth Aaron Telitz |
Lexus RC F GT3 | 108 | 2:40'48.021 | 7 Laps | 2 Laps | 4 | ||||
13 | GTD | 74 | Gar Robinson Lawson Aschenbach |
Mercedes-AMG GT3 | 108 | 2:40'48.879 | 7 Laps | 0.858 | 5 | ||||
14 | GTD | 16 | Ryan Hardwick Patrick Long |
Porsche 911 GT3 R | 108 | 2:40'49.105 | 7 Laps | 0.226 | 6 | ||||
15 | GTD | 23 | Ian James Roman Angelis |
Aston Martin Vantage GT3 | 108 | 2:40'55.446 | 7 Laps | 6.341 | 4 | ||||
16 | GTD | 86 | Mario Farnbacher Matt McMurry |
Acura NSX GT3 | 108 | 2:40'56.073 | 7 Laps | 0.627 | 5 | ||||
17 | GTD | 57 | Alvaro Parente Mikhail Goikhberg |
Acura NSX GT3 | 108 | 2:40'56.370 | 7 Laps | 0.297 | 5 | ||||
18 | GTD | 44 | Andy Lally John Potter |
Lamborghini Huracan GT3 | 108 | 2:40'56.513 | 7 Laps | 0.143 | 9 | ||||
19 | GTD | 76 | Corey Fergus Paul Holton |
McLaren 720S GT3 | 108 | 2:40'59.011 | 7 Laps | 2.498 | 6 | ||||
20 | GTD | 22 | Till Bechtolsheimer Marc Miller |
Acura NSX GT3 | 107 | 2:40'22.477 | 8 Laps | 1 Lap | 7 | ||||
21 | GTD | 12 | Frankie Montecalvo Townsend Bell |
Lexus RC F GT3 | 87 | 2:41'04.978 | 28 Laps | 20 Laps | 12 | ||||
22 | dnf | DPi | 85 | Tristan Vautier Gabriel Aubry |
Cadillac DPi | 86 | 2:00'05.267 | 29 Laps | 1 Lap | Ritirato | 5 | ||
23 | GTD | 96 | Bill Auberlen Robby Foley |
BMW M6 GT3 | 83 | 2:40'59.843 | 32 Laps | 3 Laps | 5 | ||||
24 | dnf | GTD | 30 | Rob Ferriol Spencer Pumpelly |
Audi R8 LMS GT3 | 60 | 1:28'58.543 | 55 Laps | 23 Laps | Ritirato | 4 | ||
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