F3, Austria: Shwartzman e Armstrong si scontrano, Hughes si prende il successo in Gara 2
Nel corso dell'ultimo giro i due piloti Prema entrano in contatto. Armstrong finisce in ghiaia, Shwartzman è penalizzato di 5''. Ad approfittare del caos finale è un Jake Hughes opportunista.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
La seconda gara del weekend del Red Bull Ring non ha certamente annoiato gli spettatori presenti sul tracciato. Numerosi, infatti, sono stati i duelli in pista ed alla fine dei 24 giri previsti il successo è stato assegnato a tavolino a Jake Hughes.
Tutto si è deciso nel corso dell’ultimo giro di gara quando la direzione ha sventolato la bandiera verde dopo aver neutralizzato le operazioni a seguito del contatto tra Fernandez e Peroni in curva 2.
L’ultimo giro ha visto Shwartzman ed Armstrong impegnati in un duello appassionante per la conquista della prima posizione. Il neozelandese era riuscito a prendere il comando quando, arrivato in curva 2, è stato colpito nella posteriore destra dal suo compagno di team ed è finito lungo nella via di fuga.
Armstrong è riuscito a tornare in pista alle spalle di Hughes in terza posizione, ma poco dopo il suo pneumatico è uscito dal cerchione costringendolo a finire nella ghiaia.
Shwartzman, autore della manovra incriminata, è riuscito a proseguire nonostante una ala anteriore fortemente danneggiata ed è transitato sotto la bandiera a scacchi in prima posizione, ma dopo qualche istante è stato punito con 5 secondi di tempo aggiuntivi per il contatto con Armstrong ed è così retrocesso in terza posizione.
Ad approfittare del caos degli ultimi giri è stato un incredulo Jake Hughes, avvisato poco prima dal suo team di stare lontano dal duo Prema in piena lotta, ed un Jehan Daruvala autore di una gara opaca compromessa dalla difficoltà di liberarsi di Zendeli nelle prime fasi della corsa.
Shwartzman, nonostante la penalità, è riuscito a chiudere sul terzo gradino del podio ma il risultato odierno lascia l’amaro in bocca dopo quanto visto in pista. Il russo, infatti, si è dimostrato ancora una volta molto incisivo quando si è trattato di rimontare posizioni in classifica e si è confermato il vero padrone di questo campionato. La delusione odierna servirà per maturare sia a lui che ad Armstrong.
Max Fewtrell, così come avvenuto ieri, è stato ancora una volta il miglior portacolori del team ART Grand Prix, ma oggi è stato particolarmente anonimo non riuscendo mai a reggere il passo dei primi tre. Soltanto il caos finale gli ha garantito un quarto posto che sembrava una utopia sino a 3 giri dal termine.
Alle spalle dell’inglese si è messo in mostra Leonardo Pulcini. Il pilota italiano ha dato spettacolo con duelli intensi, specie quello con Daruvala, ed è riuscito a precedere il suo compagno di team e vincitore di Gara 1, Juri Vips, sotto la bandiera a scacchi.
L’estone era partito col piede giusto in questo secondo appuntamento del weekend risalendo subito dalla ottava alla quinta posizione, ma a metà gara ha commesso una sbavatura che l’ha fatto retrocedere in nona piazza.
Vips non si è perso d’animo e, dopo aver regolato l’altro pilota del vivaio Red Bull, Liam Lawson, è riuscito a risalire sino al sesto posto conclusivo precedendo Zenedeli e Niko Kari.
Il caos di questa seconda gara austriaca ha consentito a Daruvala di non perdere terreno in classifica da Shwartzman. L’indiano, infatti, si trova ancora al secondo posto ma con soli 8 punti di distacco dal russo, 82 a 90, mentre Juri Vips, grazie alla splendida performance vista ieri, è salito in terza posizione a quota 63.
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