Nessuna penalità per Sainz, McLaren conferma il 3° posto
Lo spagnolo è finito sotto investigazione per aver rallentato eccessivamente in ingresso di pit lane ed aver ostacolato Stroll, ma i commissari hanno ritenuto di non punire la manovra dello spagnolo.

Il Gran Premio di Abu Dhabi ha sancito la rinascita per la McLaren. Il team diretto da Andreas Seidl è riuscito a chiudere la stagione 2020 con un inatteso, almeno alla vigilia, terzo posto in classifica costruttori.
La scuderia di Woking è giunta a Yas Marina in ritardo di 10 punti dalla Racing Point, ma Lando Norris e Carlos Sainz sono stati in grado di approfittare della debacle del team che dal prossimo anno cambierà il nome in Aston Martin.
Nelle prime fasi di gara, infatti, Sergio Perez, scattato dal fondo della griglia per la sostituzione della power unit, è stato costretto al ritiro a causa di un guasto al motore, mentre Lance Stroll non è mai stato incisivo ed è transitato sotto la bandiera a scacchi in decima piazza.
Norris e Sainz hanno invece chiuso al quinto e sesto posto garantendo al team i punti necessari per il sorpasso in classifica ai danni della Racing Point.
Per avere la certezza del risultato, però, è stato necessario attendere ben oltre la fine della corsa.
Sainz, infatti, è finito sotto investigazione per aver decelerato eccessivamente in ingresso della pit lane rallentando così anche Stroll alle sue spalle.
Lo spagnolo è rientrato in scia al suo compagno di team ed ha frenato in anticipo prima della linea che delimita l’obbligo di attivazione del limitatore per consentire ai meccanici di cambiare le gomme dell’inglese ed essere subito così pronti per la sua sosta.
I commissari hanno analizzato i dati della telemetria ed hanno evidenziato come Sainz abbia frenato poco prima del limite degli 80 Km/h per poi accelerare nuovamente ed attivare il limitatore. Nonostante ciò la direzione gara ha deciso di non punire lo spagnolo.
“Non siamo dell’opinione che questa azione abbia in qualche modo portato la squadra ad evitare una situazione di attesa in quanto la vettura di Sainz era ben lontana dalla piazzola del pit stop in quel momento”.
“Accettiamo la spiegazione del pilota della vettura #55 di aver adottato un certo grado di cautela data la presenza di molti membri di altri team in pit lane in quei momenti”.
“La vettura di Stroll è stata in grado di mantenere la velocità di 80 Km/h in pit lane tranne che per un breve periodo di tempo di circa 1 secondo e non riteniamo che sia stata materialmente ostacolata dalla manovra del pilota della vettura #55”.
“Abbiamo anche controllato la velocità delle vetture in uscita dai pit stop e non c’è stata alcuna evidenza di una guida eccessivamente lenta da parte di Sainz”.
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren, sulla griglia

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35, Charles Leclerc, Ferrari SF1000

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35, taglia il traguardo e prende la bandiera a scacchi

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP di Abu Dhabi |
Sotto-evento | Gara |
Piloti | Carlos Sainz Jr. |
Team | McLaren |
Autore | Marco Di Marco |
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