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Halo Evo: il futuro si deciderà solo dopo i test di Silverstone

La prova di estrazione dall'abitacolo Ferrari svolta con l'Halo ha richiesto più di dieci minuti: i tecnici FIA dicono per studiare le giuste procedure, ma ci sono molti dubbi sull'efficacia della soluzione. A Silverstone si faranno test statici e dinamici.

Nuovo Halo Ferrari

Foto di: XPB Images

Ferrari SF16-H with Halo cockpit cover
L'Halo usato sulla Ferrari SF16-H
Charlie Whiting, FIA Delegate
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H con il cockpit system F1 Halo
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, in pista con l'Halo
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12, con l'aeroscreen
Red Bull Racing RB12 con l'aeroscreen

Quale futuro per l'Halo? La FIA vuole introdurlo assolutamente sulle monoposto 2017, ma i dubbi nel CIrcus cominciano ad affiorare, andando ben oltre i pareri negativi di alcuni piloti come Lewis Hamilton e Nico Hulkenberg, tanto per citare quelli che oggi partiranno in prima fila nel GP d'Austria. 

La FIA ha chiesto alla Ferrari di effettuare un test che si è svolto giovedì pomeriggio nel box del Cavallino del Red Bull Ring. Presenti i delegati tecnici della Federazione Internazionale e i medici per valutare in quale modo sia giusto estrarre un pilota che dovesse essere coinvolto in un brutto incidente.

Un meccanico della Scuderia si è prestato a vestire i panni di Sebastian Vettel per simulare l'estricazione dall'abitacolo. Il termine può sembrare improprio, ma in realtà è efficace perché per tirare fuori il pilota in fretta è meglio tagliare la struttura di protezione dell'abitacolo con apposite "cesoie". Un'operazione che richiede una preparazione specifica perché possa essere tempestiva.

E' per questo che il gruppo di lavoro ha valutato quale deve essere la modalità di intervento più corretta, in modo da studiare una sorta di procedura. L'intervento si è rivelato molto lento: ci sono voluti più di 10 minuti nella simulazione, anche se gli uomini FIA sostengono che non hanno agito in fretta proprio per valutare con calma tutti i punti critici.

Secondo altri, invece, questa procedura "macchinosa" segnerà la fine prematura dell'Halo che andrebbe a seguire a breve tempo la bocciatura dell'Aeroscreen della Red Bull Racing. Insomma, non è facile trovare una soluzione che assicuri una maggiore protezione alla testa dei piloti senza avere altre controindicazioni importanti.

Nei piani della FIA c'è la volontà di ripetere il test di estrazione del pilota a Silverstone giovedì prossimo, per vedere con l'equipe medica del luogo quale sarà la tempistica di estrazione del pilota dopo che sarà adeguatamente istruita dai tecnici federali.

E l'intenzione è anche di riproporre in pista l'Halo modificato al venerdì mattina in un installation lap per vedere quali potrebbero essere i problemi di visibilità dopo che il "diadema" è stato allargato per fare in modo che la testa del pilota non possa colpirlo in caso di incidente.

Pare che le immagini ricavate dalla telecamera HD montata davanti all'abitacolo della McLaren di Fernando Alonso nell'incidente al GP d'Australia abbia mostrato la necessità di rivedere certe distanza minime di sicurezza per effetti dell'allungamento del collo.

Charlie Whiting è un convinto assertore che l'Halo debba essere sviluppato e il concetto debba assolutamente essere portato avanti: la nuova versione della Ferrari risulta adesso più leggera grazie all'utilizzo di nuovi materiali come il titanio.

E' molto probabile, quindi, che il futuro dell'Halo si giochi a Silverstone nei prossimi giorni: anche perché i progettisti della macchine 2017 premono per sapere qual è l'orientamento della FIA visto che si tratta di una struttura aggiuntiva che avrà degli influssi nello studio aerodinamico delle monoposto del prossimo anno. Insomma, il tempo stringe...

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