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F1 | Pirelli: Libere 2 di Suzuka e Austin allungate per i test 2023

Le Libere 2 di Suzuka e Austin saranno più lunghe di 30 minuti rispetto al solito per permettere ai team di provare le gomme prototipali Pirelli per il Mondiale 2023 di Formula 1.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Foto di: Davide Cavazza

Pirelli si sta preparando ad affrontare l'ultima parte della stagione 2022 di Formula 1, senza però dimenticare il futuro. Non solo i pensieri verso le gomme 2024, quando verranno abolite le termocoperte: Nel corso di due turni di prove libere, per la precisione le Libere 2 a Suzuka e ad Austin, la Casa italiana fornitrice unica di pneumatici del Circus iridato proverà prototipi per la prossima stagione.

Le Libere 2 del Gran Premio del Giappone e degli Stati Uniti saranno allungate, passando da 60 a 90 minuti, per permettere ai team di provare le gomme che saranno consegnate loro da Pirelli. L'obiettivo è avere dati, riscontri e pareri da parte dei team per capire quali gomme saranno poi presentate e utilizzate in Formula 1 nel 2023.

A spiegare come Pirelli utilizzerà i due turni di prove libere è stato Mario Isola. Il responsabile car racing della Casa italiana ha anche confermato il fatto che ogni vettura avrà programmi differenti, con il preciso intento di evitare che team possano avere vantaggi in vista del prossimo anno.

"Al momento abbiamo un altro test con la Red Bull al martedì dopo il Gran Premio d'Italia, a Monza. E poi abbiamo chiesto dei test evento. In pratica useremo le Libere 2 a Suzuka, al Gran Premio del Giappone; ad Austin, sede del Gran Premio degli Stati Uniti e a Città del Messico. Quest'ultimo sarà un evento di riserva in caso di pioggia a Suzuka o in Texas. Sarà un test per tutte e 20 le monoposto".

"Ogni vettura avrà un piano prove differente. Ogni monoposto potrà avere prototipi differenti. Faremo dei piani di run con lo stesso numero di giri, perché non vogliamo dare vantaggi a nessuno. Quindi diciamo piani di run molto simili, ma con prototipi diversi. Le Libere 2 saranno di 90 minuti, non di 60. Quindi avremo un po' più di flessibilità. In termini di sessione, per i team sarà simile a un turno di libere normale, perché poi è chiaro che dobbiamo tenere conto del chilometraggio delle power unit che saranno usate".

 

Ed è proprio il chilometraggio dei motori in rotazione per ogni pilota a cui Pirelli guarda con particolare attenzione. E' bene provare materiale per la prossima stagione, anzi, necessario, ma non si potrà eccedere sullo sfruttare i motori in utilizzo perché validi nel conteggio della stagione corrente.

"Non possiamo aumentare il chilometraggio delle power unit rispetto ai loro impianti e così via. E' complicato, perché ogni volta che si trova una soluzione si trovano anche dei problemi nelle soluzioni stesse. L'idea di utilizzare delle Libere 2 è una buona idea. Non si obbligano i team a spostarsi in un luogo differente, non li si obbliga a rimanere più a lungo come il martedì e il mercoledì sul circuito, ma poi si deve usare la stessa macchina che usano per il resto del fine settimana, con lo stesso motore. Quindi il chilometraggio è un problema".

"Ogni volta che abbiamo un'idea dobbiamo discuterne per settimane per trovare una soluzione definitiva che funzioni. Credo che con il piano attuale abbiamo una buona soluzione, almeno per il momento. Ovviamente è la prima volta. Quindi dovremo verificare se funzionerà a o meno. L'idea è di tenere a disposizione tutti questi tipi di test per il futuro. Così quando avremo la stagione europea, dopo alcune gare, il martedì e il mercoledì potremo utilizzare alcuni team disponibili per i test sulle gomme, dedicare tutto il giorno ai test".

Isola ha poi concluso sottolineando come i test interamente dedicati alle gomme abbiano maggiore possibilità di essere sfruttati meglio dai team e da Pirelli stessa. Possibili problemi d'affidabilità, ma anche di meteo, potrebbero infatti compromettere la sessione e non far utilizzare le gomme prototipali.

"Il problema, però, è che se nelle Libere 2 viene a piovere, è finita. Quando si ha un giorno, magari piove, non so, al mattino, ma poi la pista è asciutta e si può utilizzare almeno una parte della giornata. Oppure, se durante i 90 minuti si verifica un problema meccanico, la macchina non potrà girare per il resto della prova".

"Non è possibile pianificare il problema meccanico, o prevederlo. Quindi dobbiamo lavorare a soluzioni differenti. Per il futuro, quindi, ho detto che avremo test dedicati. Abbiamo un periodo più lungo per i test. Al momento possiamo provare fino a metà dicembre e dal primo febbraio con la vettura 2022, non con una nuova monoposto, ovviamente. E manterremo anche i test in gara", ha concluso Isola.

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