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F1 | La FIA ammette che Masi potrebbe essere a rischio

Il Consiglio Mondiale straordinario indetto per il 3 febbraio prossimo non porterà ad accelerazioni o a conclusioni delle indagini su Abu Dhabi 2021. Si tratterà di una riunione per facilitare il passaggio dalla gestione Todt a quella di Ben Sulayem.

Michael Masi, FIA

Michael Masi, FIA

Erik Junius

Peter Bayer, senior official della FIA, ha sganciato la bomba: il direttore di gara della Formula 1 Michael Masi potrebbe essere rimpiazzato, pur esprimendo il suo sostegno per l'australiano.

La posizione di Masi in seno alla FIA è stata in discussione dopo il controverso finale del Gran Premio di Abu Dhabi, quando i piloti tra i leader della gara Lewis Hamilton e Max Verstappen hanno superato la Safety Car schierata dopo l'incidente di Nicholas Latifi. In seguito, lo ricordiamo, Verstappen ha sfruttato le sue gomme più fresche per vincere la gara e, di conseguenza, il Mondiale 2021 di Formula 1.

La FIA ha aperto un'indagine su quanto è accaduto in quella gara e questa è ancora in corso. Tra le opzioni in discussione di sono: la riduzione del carico di lavoro del direttore di gara, che si è accumulato quando il defunto Charlie Whiting aveva assunto più ruoli, e avere più di un direttore di gara, facendoli ruotare nel corso della stagione.

Ci sono anche piani in corso per fornire ulteriori aiuti da remoto ai commissari di gara. Si tratterebbe di un metodo molto simile a quello già utilizzato dai team, che utilizzano sistemi ingegneristici e strutture di supporto attive direttamente dalle rispettive fabbriche.

Bayer, che è stato segretario generale per lo sport della FIA, ha assunto un ruolo ulteriore, quello di direttore esecutivo del dipartimento monoposto. Un cambiamento concordato prima della controversa gara di Abu Dhabi e quindi strettamente coinvolto in ciò che è successo nel finale di stagione.

"Ha fatto un super lavoro", ha dichiarato Bayer al giornalista Gerhard Kuntschik, quando gli è stato chiesto di Masi. "Glielo abbiamo detto, ma c'è anche la possibilità che ci sia un nuovo direttore di gara. Posso solo dare suggerimenti al Consiglio Mondiale, e sicuramente lo includeranno".

Bayer ha anche dato un'idea di come Masi, che non ha parlato con i media dopo la gara di Abu Dhabi, abbia affrontato le critiche che ha ricevuto.

"Ha sviluppato una pelle relativamente spessa contro gli attacchi ricevuti dai singoli team. Quando lavori alla FIA, devi essere consapevole che stai lavorando per la polizia sportiva".

"Il poliziotto raramente sta simpatico, così come nella vita quotidiana. Ciò che è diventato insopportabile sono le reazioni sui social media. Nessuno si ferma davanti a nulla, come avete visto con le minacce di morte ricevute dal pilota della Williams Nicholas Latifi".

"Michael Masi non ha un account sui social media, ma l'ostilità in altri canali lo ha colpito molto. Ho assicurato a Michael il sostegno della federazione nelle nostre discussioni e gli ho fatto sapere che vogliamo continuare a lavorare con lui. Ma ho bisogno anche della sua comprensione, perché dobbiamo affrontare la questione".

Bayer ha poi affermato che ci sarà una ripartizione del lavoro che ha Masi. Dunque vi saranno altre figure che dovranno aiutare il direttore di gara: "Ci sarà una divisione dei compiti che ha il direttore di gara, che è anche direttore sportivo, della sicurezza e delegato in pista".

Bayer ha anche confermato che, come previsto, i boss dei team non potranno più essere autorizzati a parlare con il direttore di gara via radio durante gli eventi. Questa opzione sarà riservata - come in passato - ai team manager e ai direttori sportivi. "I boss dei team non potranno più intervenire sui nostri canali. Lo potranno fare i team manager, perché loro devono essere in grado di fare domande".

"Vogliamo costruire un cuscinetto, con un membro dello staff che prenderà queste richieste. In futuro il direttore di gara potrà concentrarsi sul suo compito e non sarà più distratto".

In termini di nuove procedure di gara, Bayer ha aggiunto che c'è ancora l'intenzione di non finire le gare in regime di Safety Car: "Abbiamo chiesto ai team se il loro volere di non finire le gare in regime di Safety Car è ancora rilevante e tutti hanno risposto in maniera affermativa".

La FIA inoltre, ha programmato un incontro virtuale per il 3 di febbraio, ma l'ordine del giorno non coprirà questioni di Formula 1. Quindi non c'è stato alcun cambiamento legato alla linea temporale precedentemente annunciata per le indagini sugli eventi di Abu Dhabi e l'attuazioni di eventuali nuove misure che porrebbero esserne conseguenza.

Consiglio Mondiale straordinario di febbraio: niente decisioni su Abu Dhabi

 

Il Consiglio Mondiale del Motorsport si riunisce di solito 4 volte l'anno, ma l'evento virtuale extra è stato aggiunto al programma come risultato diretto dei cambiamenti che hanno seguito l'elezione del nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem, avvenuta lo scorso mese di dicembre.

La FIA ha affermato che la riunione sarà un incontro finalizzato per nominare i membri del senato, che seguono la transizione della FIA dall'ex presidente Jean Todt alla nuova amministrazione.

I membri chiave della squadra di Ben Sulayem, come il suo vice e i vice presidenti per lo sport e la mobilità, sono stati confermati in un'altra riunione straordinaria che ha seguito l'ultima riunione principale del Consiglio Mondiale del Motorsport nel mese di dicembre.

I potenziali cambiamenti ai regolamenti sono stati discussi in una riunione dei direttori sportivi dei team lo scorso 19 gennaio, ma il risultato completo non dovrebbe essere consegnato fino alla prossima riunione del Consiglio Mondiale, prevista per il 19 di marzo.

Questa tempistica ha causato un'agitazione dato che la riunione si svolgerà nel fine settimana del primo gran premio della nuova stagione di F1, che si terrà a Sakhir, in Bahrain.

Rimane un punto interrogativo sul futuro di Lewis Hamilton, che non ha ancora detto nulla in pubblico da quando ha perso il Mondiale Piloti nel 2021 all'ultimo giro del Gran Premio di Abu Dhabi anche se, stando alle fonti di Motorsport.com, il pilota britannico è intenzionato a correre anche nel 2022 per dare l'assalto all'ottavo titolo della sua carriera.

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