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2021: FIA e FOM ritardano le gomme da galleria ai team?

Le immagini diffuse del modellino di F1 2021 in galleria del vento mostrano l'esistenza delle gommine da 18 pollici in scala che i team non hanno ancora ricevuto: Pirelli potrà diffonderle alle squadre solo a fine gennaio 2020. Si vuole limitare la ricerca dei top team?

Confronto del lato della Ferrari SF90 2021-2019

Le immagini che FOM e FIA hanno diffuso di un modellino di F1 nella galleria del vento di Hinwil hanno scatenato profonde reazioni da parte delle squadre. La monoposto che è andata nel wind tunnel di Sauber Engineering è la prefigurazione di quella che dovrà correre nel 2021 secondo il regolamento che è ancora al vaglio senza che si sia trovato un accordo definitivo.

Due sono stati gli argomenti che hanno causato la piccata reazione dei team:
primo – appare evidente che si sta verificando un passaggio epocale: la macchina 2021 la stanno disegnando FIA e FOM che vogliono imporre delle geometrie che renderanno le monoposto molto simili;

secondo – i legislatori vogliono ritardare al massimo lo studio delle vetture 2021 nel tentativo di limitare la ricerca e fare in modo che tutti i team partano più o meno allo stesso tempo, non avendo la possibilità di stravolgere i concetti che sono stati portati avanti da Nikolas Tombazis e dal gruppo di tecnici voluto da Ross Brawn.

 

L’intenzione è semplice: convogliare le turbolenze generate dalle ruote anteriori dentro ai condotti Venturi che hanno il compito di generare il carico aerodinamico con l’effetto suolo, alimentando un estrattore posteriore molto grande.

I pontoni, quindi, devono avere forme molto definite in modo tale da ripulire la scia e permettere alla vettura che segue di stare attaccata a chi precede, facilitando i sorpassi.

 

Aldo Costa nell’intervista concessa a Motorsport.com a Monza aveva detto: “Il regolamento è troppo prescrittivo: le geometrie date disegnano la macchina 2021. Si partirà da lì, ma da un punto di vista aerodinamico i team cercheranno le opportunità di sviluppare i valori di performance di oggi”.

“In sostanza la macchina 2021 è stata progettata affinché la scia della ruota anteriore finisca nelle pance con un’efficienza del veicolo scarsa. I team cercheranno con le libertà sulle geometrie di manomettere questo concetto creando un flusso corretto intorno alla macchina. Per cui potremmo vedere delle cose che la FIA non vuole”.

Per evitare che il concetto ispiratore delle norme venga subito aggirato, FIA e FOM sono intenzionate a far avere alle squadre gli pneumatici da 18 pollici in scala al 50% solo alla fine di gennaio 2020 onde limitare il tempo di ricerca che potrebbe permettere agli aerodinamici di trovare soluzioni che mandano a carte quarantotto il regolamento che ha l’ambizione di avvicinare le prestazioni delle vetture.

FIA e FOM non dispongono solo dei ruotini da galleria, ma anche dei modelli matematici “base” delle gomme Pirelli per cui possono proseguire nel lavoro di correlazione dei dati con il CFD.

E, probabilmente, questo tentativo di “esproprio” nella definizione delle regole 2021 è il principale motivo di dissidio con i team, poco propensi ad accettare anche la standardizzazione di alcune parti.

La F1, in particolare per i top team, deve restare il pinnacolo della tecnologia e il tentativo di disegnare monoposto simile se non uguali scatena forti reticenze. Come andrà a finire? È difficile dirlo, ma siamo oltre metà settembre e non c’è ancora una base d’accordo.

 

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