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Delusione Verstappen: "Non avevo aderenza all'anteriore"

Nella qualifica del venerdì, che determina la griglia di partenza della Sprint Qualifying, Max Verstappen non è riuscito a brillare ed ha chiuso alle spalle di Hamilton per soli 76 millesimi dopo aver patito un improvviso sottosterzo.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Nel weekend che passerà alla storia per il format di gara stravolto, a stupire non è stato tanto l’aver disputato la qualifica al venerdì quanto il risultato di un turno che avrà valore solamente per determinare la griglia di partenza della Sprint Qualifying di domani.

Ad imporsi al termine di una sessione di qualifica intensa, e che avrebbe meritato un format tradizionale, non è stato il favorito Max Verstappen ma Lewis Hamilton.

L’inglese, a secco di pole dal GP di Barcellona, è riuscito a compiere un piccolo miracolo sul tracciato di Silverstone e mettere la propria firma in cima alla classifica dei tempi grazie al crono di 1’26’’786 ottenuto nel primo tentativo.

Verstappen, invece, ha dovuto masticare amaro. L’olandese avrebbe potuto approfittare del grave errore commesso da Hamilton in occasione del secondo tentativo, che ha impedito al pilota della Mercedes di abbassare ulteriormente il proprio riferimento, ma uno scarso feeling con la sua Red Bull gli ha impedito per soli 76 millesimi di sopravanzare il sette volte campione del mondo.

Un secondo tempo che lascia l’amaro in bocca a Verstappen. L’olandese, infatti, aveva letteralmente dominato la prima sessione di libere, ma nel tardo pomeriggio inglese ha sofferto con il poco grip offerto dalle Pirelli.

È stato lo stesso Verstappen ad ammettere di aver accusato una carenza di aderenza all’avantreno che ha generato un fastidioso sottosterzo e tarpato le ali alla RB16B numero 33.

“Non sono sorpreso dalla pole di Lewis, ma dobbiamo soltanto guardare a noi stessi. La macchina sembrava andare bene, era molto guidabile, ma poi improvvisamente ho accusato molto sottosterzo. Non ho avuto modo di poter attaccare le curve e mi mancava aderenza all’anteriore. Una sensazione piuttosto bizzarra che non credo sia dipesa dall’assetto”.

Accettato il risultato odierno, Max ha poi voluto commentare la qualifica-non qualifica di oggi. Un format che gli appassionati storici della Formula 1 faticano a digerire e che lo stesso Verstappen non sembra aver apprezzato particolarmente…

“E’ una sensazione strana. Spingi al massimo in qualifica e poi il risultato non ha alcun significato per la pole. Vedremo domani”.

Il secondo tempo ottenuto al venerdì costringerà il pilota della Red Bull a scattare dalla seconda casella per la prima Sprint Qualifying della storia. Oltre ai pochi punti in palio, la gara di 100 Km di domani sarà fondamentale per determinare la griglia di partenza della gara di domenica, quella che fortunatamente non è stata stravolta dal format.

Cosa ci si dovrà attendere domani da Verstappen e dalla Red Bull? L’olandese riuscirà a riscattare la delusione del venerdì e chiudere davanti a Hamilton?

“Penso di avere una macchina competitiva, ma dobbiamo risolvere il problema che abbiamo riscontrato oggi. Sono fiducioso di poter disputare una buona gara sprint”.

 

 

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