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SBK | Barcellona, Gara 1: Razgatlioglu beffa Bulega, primo trionfo in BMW!

Il pilota turco è il più bravo in una gara segnata dalle gestione delle gomme, recuperando 5" sul ducatista e soffiandogli la vittoria proprio all'ultimo giro. Per lui è il primo successo con la BMW. Sul podio sale anche Bautista, risalito dal 14° posto in griglia, e precede un ottimo Iannone e Locatelli, con Petrucci settimo. Out Rea.

Toprak Razgatlioglu, BMW Motorrad WorldSBK Team

Quello di Barcellona è stato un sabato da incorniciare per Toprak Razgatlioglu, perché nella stessa giornata il pilota della BMW si è regalato la prima pole position e la prima vittoria in sella alla BMW nel Mondiale Superbike. Non ci ha messo molto, dunque, a tappare la bocca a tutti quelli che lo avevano criticato aspramente quando aveva scelto di andare a difendere i colori della Casa tedesca, ritenendo che lo facesse solamente per soldi e non avendo visto un progetto interessante.

Un successo pesante anche per il modo in cui è maturato, perché fino a pochi giri dal termine sembrava tutto apparecchiato per l'ennesima vittoria marchiata Ducati con Nicolò Bulega. Il pilota italiano era stato molto cauto al via, forse proprio per provare a gestire gli pneumatici (la chiave sul tracciato catalano), ma nello spazio di pochi giri si è riportato dalla sesta alla prima posizione, trovando un bel sorpasso proprio ai danni di Toprak ed approfittando anche della caduta di un Sam Lowes che si era preso la leadership andando subito all'arrembaggio.

Una volta al comando, il ducatista ha dato la sensazione di non avere grossi problemi a portarsi a casa la sua seconda affermazione stagionale, allargando il suo vantaggio sugli inseguitori fino ad oltre cinque secondi. Il tutto mentre Razgatlioglu invece cedeva anche la seconda posizione ad un arrembante Andrea Iannone.

Una volta scavalcata la metà gara però è stato abbastanza evidente che quella del pilota turco era solo una strategia, perché quando il passo di tutti i piloti intorno a lui ha iniziato a crollare, lui ha accusato un drop molto più contenuto. Prima si è sbarazzato di Iannone e poi ha iniziato a vedere la Panigale V4 di Bulega che si faceva sempre più grande davanti a lui.

Proprio all'ultimo giro è riuscito a ricongiungersi con il reggiano, trovando il varco per infilarlo alla curva 5 e senza lasciargli il minimo spazio per una replica. Una grande gioia per Toprak ed inevitabilmente una doccia fredda per Bulega, che però si può consolare con la leadership iridata guadagnata per un punto ai danni di un Alex Lowes che non è riuscito a fare meglio del sesto posto con la sua Kawasaki.

A completare il podio c'è il campione del mondo in carica Alvaro Bautista, chiamato a fare una grande rimonta dalla 14° casella dello schieramento, dopo una qualifica conclusa all'11° posto e macchiata da una penalità. Probabilmente, se fosse partito più avanti sarebbe stato della partita anche lo spagnolo della Ducati, che nella seconda parte della corsa era uno dei più veloci in pista.

Nel finale infatti ha avuto la meglio su un Andrea Iannone che comunque può essere più che soddisfatto per come se l'è cavata in una delle gare più dure della stagione per quanto riguarda la gestione delle gomme. Cosa che non è affatto scontata per chi come lui era lontano dalle gare da ben quattro anni. La Ducati, dunque, ha piazzato tre moto nelle prime quattro posizioni, ma poi ha mancato il bersaglio grande.

A completare la top 5 c'è poi la Yamaha di Andrea Locatelli, ma per la Casa di Iwata bisogna sottolineare soprattutto l'ennesima giornata no di Jonathan Rea, subito lunghissimo alla prima staccata e poi costretto alla resa alla conclusione del primo giro. Detto del sesto posto di Lowes, in settima posizione troviamo Danilo Petrucci, che sembrava poter battagliare per il podio con Bautista e Iannone, ma poi anche lui ha ceduto di schianto nel finale.

Top 10 anche per Dominique Aegerter, Michael van der Mark, pure lui crollato negli ultimi tre giri dopo essere stato saldamente quarto per buona parte della gara con la seconda BMW, e per Axel Bassani. Poco più indietro poi c'è Micheal Rinaldi, mentre la prima delle Honda è solamente in 13° posizione, staccatissima, con Iker Lecuona.

 

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