Con la grande rimonta di Barcellona si chiude l'Annus Horribilis di Comini: "E' stata una sofferenza, non starò più zitto"
Il 2018 del pilota di Race Republic va in archivio con un altro weekend dove il suo proverbiale carattere grintoso ha dovuto fare i conti con episodi sfortunati e avversari messi meglio e in grado di esprimere un potenziale che a lui è mancato per vari motivi.
Foto di: TCR Media
La durissima stagione 2018 del TCR Europe è finalmente terminata per uno Stefano Comini che anche a Barcellona ha dovuto soffrire, pur non mettendo in soffitta la sua proverbiale grinta.
Lo svizzero di Race Republic, partito molto carico per il Montmelò, ha cercato in tutti i modi di ottenere un risultato soddisfacente che gli consentisse di sorridere, ma a quanto pare la "musica" non è cambiata e fin dalle prime prove del venerdì è apparso chiaro quante fossero le difficoltà nel condurre la Honda Civic Type R dell'Autodis Racing by THX.
"È stato un weekend difficile, sin dalle Prove Libere 1 non ho sentito come mia l’auto, si comportava in maniera strana, inusuale - ha detto il ragazzo rossocrociato, che oltre a partire indietrissimo in Gara 1 si è pure dovuto arrendere per un'uscita di pista alla curva 7-8 dopo aver ricevuto una sportellata - In Gara 1 ho pagato la scarsa attenzione degli avversari che mi è costata lo splitter anteriore senza il quale mi sono ritrovato nel curvone veloce. Continuare privo di giusto carico aerodinamico mi avrebbe causato molti più problemi, perciò non ho avuto altra scelta che ritirarmi".
Comini ha cercato di rifarsi domenica in una Gara 2 che lo ha visto compiere una rimonta pazzesca fino all'undicesima posizione, pur dovendo stringere i denti nei confronti di avversari più rapidi.
"La partenza di Gara 2 è andata invece più o meno bene, anche se da dietro è dura vedere i semafori. Onestamente del round non ricordo moltissimo perché è stato davvero tosto, non so quanti piloti ho superato, di sicuro un buon numero. Tuttavia per l’ennesima volta non abbiamo avuto la velocità necessaria: non capisco perché la mia vettura non sia veloce sul dritto. Non a caso è stato difficile stare nel gruppo con tutti gli altri che sostanzialmente andavano, ad occhio, tra i 5-6 km/h in più di me".
"In particolare mi hanno sorpreso le Volkswagen di WestCoast Racing, le quali sul dritto hanno avuto facilmente la meglio della mia Honda. E' stata durissima, molti corpo a corpo, in una gara in cui mi sono dovuto far largo tra il gruppo per cercare di recuperare quante più posizioni possibili. Alla fine una undicesima piazza partendo dalla 25a non è male".
Ora si può tirare un sospiro di sollievo per il termine di una annata storta che ha visto il Bi-Campione del TCR International dover arrancare nelle retrovie, non per colpa sua, ma più per altri motivi che ne hanno - diciamo così - "stoppato" il potenziale.
"Si conclude una stagione molto intensa e complicata fatta di sacrifici. Come avrete notato, ho preferito tacere: ma l’anno prossimo non rimarrò zitto. Se necessario parlerò!"
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