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Quartararo: “Il ritmo è buono, ma ci manca ancora il time attack”

Fabio Quartararo è soddisfatto delle prestazioni della sua Yamaha nel long run, ma ora ritiene che sia importante lavorare sul suo ritmo in qualifica durante i tre giorni di test a Mandalika.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: MotoGP

Il primo giorno di test a Mandalika ha diviso i piloti: mentre Aleix Espargaró era scontento della pista sporca, Fabio Quartararo era meno preoccupato delle condizioni trovate. Il campione del mondo in carica ha impiegato circa 30 giri per imparare la pista e ottenere la prestazione della gomma, ma poi ha completato un lavoro che ha ritenuto utile. La quinta posizione nella classifica dei tempi di giornata è stata di poca importanza, dal momento in cui il time attack non era nel programma di lavoro. Si è infatti dedicato principalmente alla valutazione delle parti provate a Sepang la scorsa settimana.

"Sono davvero felice perché questa mattina le condizioni erano un po' da motocross", ha detto Quartararo al sito ufficiale della MotoGP, prima di esprimere la sua soddisfazione per le sue prestazioni nei long run: "Nel pomeriggio mi sentivo molto meglio, avevamo un gran ritmo. Ho fatto il mio miglior tempo con una gomma media che aveva 16 giri. Sono molto felice in realtà. Abbiamo ancora due giorni. Abbiamo testato di nuovo il pacchetto aerodinamico, alcune impostazioni al posteriore. Ha funzionato bene, quindi sono abbastanza contento, soprattutto per il nostro ritmo con le gomme usate".

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Una volta davanti ai giornalisti, Quartararo ha confermato che non c'era nulla di nuovo sulla Yamaha tra i test di Sepang e quelli di Mandalika. Ha quindi potuto lavorare per adattare la moto a una pista che la MotoGP sta scoprendo questo fine settimana: “In realtà abbiamo provato le stesse cose di Sepang per confermarle anche qui. Oggi abbiamo fatto alcuni test aerodinamici, abbiamo testato solo questo pacchetto aerodinamico. Abbiamo lavorato sull'elettronica perché abbiamo un sacco di regolazioni da fare, visto che giriamo su una nuova pista. All'inizio non potevamo fare alcuna regolazione, ma alla fine siamo riusciti a lavorarci un po' di più".

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: MotoGP

"Abbiamo lavorato principalmente sul freno motore e sull'anti-wheelie perché la potenza non era male, ma il freno motore non andava bene nelle curve. Il grip non era male, ma ne avevamo troppo. È stato un po' difficile ma alla fine sento che oggi abbiamo fatto un buon lavoro".

Quartararo vuole correggere i “grossi errori” di Sepang

Le prestazioni nel long run sembrano buone, e Fabio Quartararo ritiene che sia importante concentrarsi sul ritmo in qualifica negli ultimi due giorni di test. Di fronte a una Ducati formidabile al sabato pomeriggio, il campione del mondo in carica ha lamentato il fatto di non essere ancora riuscito a lavorare sul giro secco dal test di Sepang: “Non sono stato in grado di fare alcun time attack. Per me, è qualcosa su cui dobbiamo lavorare, perché penso che abbiamo un ritmo molto buono. Ma ci manca un po' di pratica su gomme nuove, perché sento che sarà una cosa molto importante per noi quest'anno. Servirà per fare i time attack e provare ad essere sempre in prima fila, alla peggio in seconda”.

“La cosa più importante sarà lavorare un po’ come facevamo nel 2019, provando un time attack in ogni sessione”, ha aggiunto il pilota Yamaha. “Penso che abbiamo fatto un grosso errore a non montare la morbida all’anteriore in Malesia. Secondo me è molto importante provare quanti più time attack possibili, senza che questi impediscano di fare il lavoro. Non abbiamo molto da provare, quindi per me la cosa più importante è cercare di fare tempi veloci perché sarà molto importante essere ancora in prima fila durante il 2022”.

A Sepang, Fabio Quartararo si è lamentato della mancanza di novità importanti sulla sua Yamaha, ma questa situazione gli permette di avere già la direzione da prendere con la M1. La Yamaha ha mantenuto i suoi punti di forza, come la sua scorrevolezza nelle curve veloci, che a Mandalika sono molte: “Ho capito la moto già da molto tempo! Da Sepang, ho davvero capito a che punto siamo con la moto, e anche oggi, appena c'è stato abbastanza grip. Alla fine direi che non ho bisogno di tempo per vedere la situazione della Yamaha. La conosco e so come si è comportata la moto nei primi test. So cosa ha funzionato in Malesia, qui dovrebbe funzionare. Sulle piste dove ci sono curve veloci, non è male. Penso che le curve veloci siano uno dei nostri punti di forza. Se non funzionasse lì, penso che ci sarebbe davvero da preoccuparsi!”.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: MotoGP

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