Senna: “Ho perduto tempo ed energia dietro un doppiato”
Pur se entrato in zona punti a Parigi per la quarta volta di fila, il pilota brasiliano riconosce i miglioramenti della Mahindra M2Electro sulla distanza, al netto delle qualifiche e delle... altrui scorrettezze.
Foto di: Jean-Philippe Legrand
La Mahindra Racing, fresca dell’annuncio della collaborazione con la Magneti Marelli, ha lasciato l’ePrix di Parigi con quattro punti in carniere. Due, frutto del giro più veloce di Nick Heidfeld, che non avrebbe potuto fare meglio nella classifica di gara, essendo scattato soltanto ultimo in virtù di un incidente con il muro e con Mike Conway (Venturi) nel Gruppo 1 delle qualifiche; gli altri, figli della nona posizione al traguardo di Bruno Senna.
"A me va più che bene aver concluso la corsa in zona punti per la quarta volta di fila quest'anno. Naturalmente, ci piacerebbe ottenere anche qualcosina di più e il ritmo della mia vettura il sabato mattina ha mostrato che fare più di così sarebbe stato anche possibile, ma il nostro problema è un po’ quello di riuscire a mantenere sino alla fine questa consistenza", ha spiegato il nipote d’arte, che in qualifica in Francia era stato soltanto 13esimo…
“È stata comunque una gara frustrante quella di Parigi, perché stavo guadagnando posizioni quando mi sono trovato dietro un’auto doppiata il cui pilota ha totalmente ignorato le bandiere blu che lo obbligavano a lasciarmi passare. Ho perduto tempo e consumato parecchia energia, a causa di questo contrattempo. Si tratta di un episodio legato alla logica delle corse, ma il nostro ritmo era comunque buono. Avrei potuto avere la meglio nella lotta con un concorrente che mi precedeva e forse guadagnato un'altra posizione. Chissà...", ha continuato Bruno Senna.
Il giudizio del brasiliano sulla pista nel cuore della Ville Lumière è in ogni caso positivo. "Nel complesso, la macchina sembrava buona, nonostante le temperature basse e la superficie irregolare dell’asfalto. La pista era molto divertente e altrettanto impegnativa. Richiede un sacco di attenzione, soprattutto nelle curve. E non vedo l'ora di ritornare a Les Invalides in futuro".
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