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FE | Evans centra la pole in India nella confusione dei track limit

Mitch Evans prenderà il via dell'ePrix indiano dalla prima casella dopo aver conqusitato la pole nelle qualifiche più caotiche della stagione a causa dell'incertezza sui track limit. Al suo fianco ci sarà Jean Eric Vergne con la DS, giunto in prima fila senza disputare le semifinali. Rimpianti per McLaren, mentre cresce Maserati.

Mitch Evans, Jaguar Racing , Jaguar I-TYPE 6

Come spesso accade, la Formula E è sinonimo di imprevedibilità. È stato così anche in India, dove le decisioni della direzione gara in tema di track limit hanno più volte cambiato faccia a un pomeriggio tutt’altro che scritto.

Una confusione generata al termine dei quarti di finale, quando due dei quattro duelli avevano richiesto una disamina approfondita da parte dei commissari per verificare che i piloti non avessero superato i limiti della pista alla prima chicane. Uno scenario probabilmente immaginabile, dato il disegno di quel rapido cambio di direzione e l’aggressività dei piloti alla ricerca dell’ultimo millesimo, tanto da richiedere una lunga sosta per accertare la regolarità di ogni giro e giungere a un verdetto.

Uno degli episodi si è verificato nel terzo quarto di finale, quello che vedeva opposti Sam Bird e Jean-Eric Vergne. Sulla carta, a vincere il duello era stato l’inglese tra l’entusiasmo generale del team, che avrebbe avuto così potuto schierare entrambi i propri portacolori nella fase finale delle qualifiche. Una gioia tarpata nel momento in cui, dopo aver rivisto numerosi replay, gli steward avevano deciso di cancellare il tempo del pilota inglese, visibilmente infuriato nei box anche per la lunga attesa.

Ma il caso più eclatante è stato senza dubbio quello tra Edoardo Mortara e René Rast, entrambi autori di un taglio penalizzato anche in questo caso con l’annullamento del giro, in una sorta di 0-0 e palla di nuovo la palla al centro. Tuttavia, come da regolamento, il duello non è stato ripetuto, e questo ha fatto sì non solo che nessuno dei due piloti potesse accedere al turno successivo, ma anche che Jean Eric Vergne, il quale aveva precedentemente vinto il confronto con Bird, giungesse direttamente in finale senza ulteriori scontri diretti data la mancanza di un rivale in quella che avrebbe dovuto essere la seconda semifinale.    

Nella confusione generale, la pole position ha una tinta bianco-nera, quella della Jaguar di Mitch Evans, capace di battere Jean-Eric Vergne in finale per soli 21 millesimi, dimostrando ancora una volta quanto nella categoria elettrica i margini possano essere estremamente labili. Per la squadra britannica si tratta della prima partenza dal palo in stagione ma, soprattutto, rappresenta una conferma del potenziale della I-Type 6, al netto della prova opaca nell’ePrix di apertura in Messico.

Vergne prenderà il via dalla prima fila dopo aver saltato le semifinali

Vergne prenderà il via dalla prima fila dopo aver saltato le semifinali

Photo by: Andrew Ferraro / Motorsport Images

Sentimenti contrastanti in casa DS. Da un lato, al netto del caos delle qualifiche, la prima fila conquistata dal transalpino rappresenta un ottimo punto di partenza per sperare di poter raccogliere punti importanti in gara, confermando le buone sensazioni riscontrate nelle prove libere. Dall’altro, Stoffel Vandoorne è stato autore di una qualifica dal sapore amaro, in cui ha faticato a trovare quei decimi necessari per evitare le ultime file dello schieramento.

A pochi minuti dall’inizio delle qualifiche, l’impressione era che anche in India McLaren potesse figurare tra le protagoniste assolute sul giro secco, magari issandosi nelle posizioni di vertice come già avvenuto nei primi appuntamenti della stagione. Tuttavia, dopo una prima fase estremamente convincente, in pochi minuti la situazione ha preso una svolta inaspettata sotto molteplici aspetti.

Da una parte, la penalità inflitta a Jake Hughes per non aver rispettato il tempo minimo per la sosta ai box costringerà il britannico a prendere il via dal fondo della griglia, nonostante avesse ottenuto il miglior tempo nel gruppo A. Dall’altra, dopo aver commesso molteplici sbavature nel giro che hanno portato la cancellazione del tempo, René Rast ha mancato l’accesso alle semifinali, gettando una posizione nelle prime due file.

La strada verso il vertice è ancora lunga ma, weekend dopo weekend, in casa Maserati la situazione continua a progredire mostrando qualche segnale incoraggiante. Sfruttando la penalizzazione inflitta a Jake Hughes nel gruppo A, entrambi i piloti sono riusciti ad accedere alla fase dei duelli, trovando però l’eliminazione nei quarti di finale sia con Max Guenther che con Edoardo Mortara, complice anche la questione track limit. Si tratta di un passo in avanti per la squadra del Tridente, che ora dovrà tentare di confermarsi in gara limitando eventuali problemi di consumo di energia.

Pascal Wehrlein è chiamato alla rimonta in gara.

Pascal Wehrlein è chiamato alla rimonta in gara.

Photo by: Andrew Ferraro / Motorsport Images

Dopo il brutto incidente che nella giornata di ieri lo aveva costretto a recarsi in ospedale per degli accertamenti, prosegue il weekend in salita di Pascal Wehrlein. Il tedesco, infatti, oltre a essere finito sotto investigazione da parte dei commissari per aver ostacolato un altro pilota in qualifica, non è stato nemmeno in grado di accedere agli scontri diretti, trovando subito l’eliminazione nei gruppi. Il pilota della Porsche dovrà quindi prendere il via dalla nona casella dello schieramento, quattro posizioni davanti al compagno di casacca, Antonio Felix Da Costa.

Anche in terra indiana, il portoghese sta faticando a trovare lo spunto necessario per progredire e riaffacciarsi nelle zone più nobili della classifica, una costante in questo avvio di stagione. Così come in altri appuntamenti, sarà interessante capire se la squadra ufficiale del marchio di Stoccarda sarà in grado di fare la differenza sulla lunga distanza con un’accurata gestione dell’energia, sopperendo a quei problemi di warm-up delle gomme riscontrati invece sul giro secco. Una sfida da condividere con le altre due monoposto del team cliente Andretti, anch’esse fuori già nei gruppi come già avvenuto a Diriyah.

Giornata complessa per Mahindra. Lucas di Grassi prenderà il via dall'ultima fila.

Giornata complessa per Mahindra. Lucas di Grassi prenderà il via dall'ultima fila.

Photo by: Sam Bagnall / Motorsport Images

Malgrado l’evidente impegno per ben figurare davanti ai propri tifosi, la casa indiana Mahindra non è riuscita a ottenere i risultati sperati in qualifica, venendo eliminata con entrambi i piloti nel Gruppo A. Pesante anche il passivo registrato, con Oliver Rowland distante oltre due decimi dal tempo necessario per superare il taglio. Più complessa la giornata di Lucas di Grassi, il quale prenderà il via della corsa dall’ultima fila.

Si sperava in qualcosa di più da parte di NIO che, malgrado le evidenti difficoltà in gara sotto il piano della gestione della batteria, in qualifica aveva spesso dimostrato di avere il passo giusto per guadagnare una buona posizione di partenza. Rimane tuttavia da segnalare come Sette Camara abbia perso un’opportunità a causa dell’impeding da parte di Pascal Wehrlein, tutt’ora sotto investigazione da parte degli steward. Giornata deludente anche per ABT Cupra, non solo per i risultati ottenuti, ma anche per i problemi riscontrati da Kelvin Van der Linde, rallentato da una rottura che ha portato all’esposizione momentanea della bandiera rossa.

 

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