Gara 1: vittoria col giallo per Rowland, Leclerc rimonta ed è 4°
Il britannico vince ma è protagonista della violenta uscita di pista di Markelov ed è sotto investigazione dei commissari. Latifi e De Vries completano il podio, mentre Leclerc regala una rimonta incredibile e chiude in quarta posizione.
Foto di: FIA Formula 2
Dopo la squalifica di Leclerc, Oliver Rowland aveva una grandissima chance e non l'ha assolutamente sprecata. Il pilota della DAMS, ereditata la pole position, è infatti riuscito ad imporsi nella Main Race a Budapest, riducendo il distacco in classifica da Leclerc, ma il successo del britannico è al momento sotto investigazione a seguito del duello con conseguente uscita di pista di Markelov.
Rowland è stato protagonista di una partenza impeccabile, ma non è riuscito a contenere la rimonta del pilota della Russian Time. Il team DAMS ha così optato per un undercut nei confronti di Markelov richiamando Rowland ai box al giro numero 11, anticipando di una tornata la sosta del russo e consentendo all'inglese di guadagnare nuovamente la posizione sul diretto rivale in classifica.
Rowland ha cercato di gestire al meglio gli pneumatici medi, ma nei giri conclusivi della gara è andato in crisi con le gomme favorendo in questo modo la rimonta di Markelov e del compagno di team Latifi.
L'episodio che ha caratterizzato la prima gara del weekend è avvenuto al giro numero 33, quando il russo, grazie al DRS, ha preso la scia del britannico per poi gettarsi alla destra della DAMS #9. Rowland ha chiuso in maniera decisa la porta a Markelov ed il pilota della Russian Time non ha potuto fare altro che andare sull'erba per poi perdere il controllo della propria vettura ed andare ad impattare violentemente contro le barriere.
La safety car è stata immediatamente mandata in pista dalla direzione gara, ma si sono vissuti momenti di tensione quando Markelov ha tardato ad uscire dalla monoposto. Arrivata sul luogo anche la medical car, fortunatamente il pilota russo ha abbandonato l'abitacolo della propria vettura non senza patire qualche acciacco.
La vettura di sicurezza è rientrata all'ultimo giro e Rowland ha così potuto tagliare indisturbato il traguardo in prima posizione seguito da Latifi e De Vries, ma prima di salire sul gradino più alto del podio è stata aperta una indagine dalla direzione gara proprio in merito all'incidente avvenuto con Markelov.
Il grande protagonista di giornata non è uno dei tre piloti presenti sul podio, ma Charles Leclerc. Il monegasco della Prema è stato autore di una gara incredibile, agevolata da un pizzico di fortuna, che l'ha visto rimontare dal penultimo posto in griglia sino alla quarta piazza.
Leclerc ha stupito tutti in partenza, quando è riuscito a portarsi subito in dodicesima posizione, per poi avere la meglio all'esterno di Curva 2 su Boschung e salire così all'undicesimo posto.
Quando tutti i piloti partiti con gomme soft hanno effettuato le soste per passare alle mescole medie, Leclerc si è trovato alle spalle di Albon, anch'egli scattato con le Pirelli più dure, ed ha patito non poco prima di riuscire a sopravanzare il pilota della ART Grand Prix, sfiorando più volte le posteriore del tailandese con la propria ala anteriore.
Albon, ormai in crisi di gomme, ha effettuato la sosta al giro 22, mentre Leclerc ha cercato di sfruttare al massimo la pista libera ma, con Rowland ormai nei suoi scarichi, è rientrato ai box al ventitreesimo passaggio.
Il leader del campionato è ritornato in pista in tredicesima posizione, per poi salire in undicesima una volta che Deletraz e Sette Camara hanno effettuato il cambio gomme, ma la fortuna ha deciso di dare una mano al talentuoso rookie.
Al giro numero 25 Canamasas, in lotta con Visoiu, ha tentato un assalto al pilota del team Campos alla staccata di curva 1, finendo lungo e andando ad impattare contro il rumeno. Leclerc è così riuscito a salire in nona posizione e la direzione gara ha mandato in pista la safety car per consentire ai commissari di rimuovere le vetture.
Alla ripartenza Leclerc ha regalato nuovamente spettacolo superando tre rivali e portandosi in sesta posizione, prima di avere la meglio a tre giri dalla fine di Matsushita e salire in quinta piazza per poi concludere quarto a seguito dell'incidente di Markelov.
Da applausi anche la rimonta di Ghiotto. L'italiano della Russian Time è stato protagonista di un avvio da urlo che l'ha visto salire dalla tredicesima alla settima posizione nelle prime tornate, regalando anche un magistrale sorpasso all'esterno di curva 2 nei confronti di Matsushita, per concludere la prima gara del weekend in sesta posizione.
Le rimonte di Ghiotto ormai quasi non sorprendono più, ma Luca deve necessariamente migliorare in Qualifiche per riuscire a cogliere i risultati che merita e non dover lottare ad ogni appuntamento.
Altra grande rimonta è stata quella di Nato, scattato dalla pit lane dopo aver accusato problemi sulla propria vettura in griglia ed alla fine settimo sotto la bandiera a scacchi, mentre alle spalle del francese troviamo Alexander Albon.
Il pilota del team ART Grand Prix non è mai stato incisivo in gara, soffrendo come di consueto il degrado degli pneumatici, ma l'ottavo piazzamento odierno gli consentirà domani di scattare dalla pole.
Completano la top ten un sorprendente Sean Gelael e Santino Ferrucci. Il pilota della Trident, chiamato al salto di categoria prima dell'appuntamento ungherese, è riuscito a cogliere il primo punto all'esordio in Formula 2 e può certamente ritenersi soddisfatto per un esordio assolutamente non facile.
Da dimenticare la gara di Fuoco. Il pilota calabrese è stato nuovamente colpito dalla sfortuna una volta effettuato il pit. La sua Prema ha stallato alla ripartenza ed Antonio si è visto costretto ad un ritiro immeritato.
Al termine della prima gara del weekend, Leclerc mantiene saldamente il comando in classifica con 200 punti, mentre Rowland torna in seconda posizione a quota 146 seguito da Markelov con 121.
Cla | # | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Pits | Ritirato | Punti | Bonus | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 9 | Oliver Rowland | DAMS | 36 | 58'37.062 | 161.394 | 1 | 25 | 4 | ||||
2 | 10 | Nicholas Latifi | DAMS | 36 | 58'37.297 | 0.235 | 0.235 | 161.383 | 1 | 18 | 2 | ||
3 | 18 | Nick de Vries | Rapax | 36 | 58'37.735 | 0.673 | 0.438 | 161.363 | 1 | 15 | |||
4 | 1 | Charles Leclerc | Prema Powerteam | 36 | 58'38.467 | 1.405 | 0.732 | 161.329 | 1 | 12 | |||
5 | 7 | Nobuharu Matsushita | ART Grand Prix | 36 | 58'38.695 | 1.633 | 0.228 | 161.319 | 1 | 10 | |||
6 | 5 | Luca Ghiotto | RUSSIAN TIME | 36 | 58'39.596 | 2.534 | 0.901 | 161.278 | 1 | 8 | |||
7 | 20 | Norman Nato | Arden International | 36 | 58'40.141 | 3.079 | 0.545 | 161.253 | 1 | 6 | |||
8 | 8 | Alexander Albon | ART Grand Prix | 36 | 58'40.412 | 3.350 | 0.271 | 161.240 | 1 | 4 | |||
9 | 21 | Sean Gelael | Arden International | 36 | 58'40.973 | 3.911 | 0.561 | 161.214 | 1 | 2 | |||
10 | 17 | Santino Ferrucci | Trident | 36 | 58'41.300 | 4.238 | 0.327 | 161.199 | 1 | 1 | |||
11 | 3 | Louis Délétraz | Racing Engineering | 36 | 58'43.689 | 6.627 | 2.389 | 161.090 | 1 | ||||
12 | 11 | Ralph Boschung | Campos Racing | 36 | 58'44.612 | 7.550 | 0.923 | 161.048 | 1 | ||||
13 | 16 | Nabil Jeffri | Trident | 36 | 58'45.241 | 8.179 | 0.629 | 161.019 | 2 | ||||
14 | 14 | Sergio Sette Camara | MP Motorsport | 36 | 58'46.131 | 9.069 | 0.890 | 160.979 | 1 | ||||
15 | 4 | Gustav Malja | Racing Engineering | 36 | 58'46.524 | 9.462 | 0.393 | 160.961 | 1 | ||||
16 | 15 | Jordan King | MP Motorsport | 36 | 58'53.188 | 16.126 | 6.664 | 160.657 | 1 | ||||
dnf | 6 | Artem Markelov | RUSSIAN TIME | 33 | 52'25.830 | 3 giri | 3 giri | 165.399 | 1 | Ritirato | |||
dnf | 19 | Sergio Canamasas | Rapax | 24 | 37'43.818 | 12 giri | 9 giri | 167.139 | 1 | Ritirato | |||
dnf | 12 | Robert Visoiu | Campos Racing | 24 | 37'43.409 | 12 giri | 167.170 | 1 | Ritirato | ||||
dnf | 2 | Antonio Fuoco | Prema Powerteam | 11 | 17'11.886 | 25 giri | 13 giri | 167.987 | 1 | Ritirato |
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