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Tronchetti Provera: "La Pirelli è pronta a fare le gomme da 18 per la F1"

Il vice presidente della Casa milanese nell'incontro al GP di Monaco con i giornalisti, a cui ha partecipato anche Jackie Stewart, ha dato la piena disponibilità di Pirelli a proseguire la presenza in F1 a patto che ci sia una sfida tecnologica

Sir Jackie Stewart e Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente esecutivo, Pirelli

Sir Jackie Stewart e Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente esecutivo, Pirelli

Franco Nugnes

Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente esecutivo, Pirelli
Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente esecutivo, Pirelli e Mario Isola, Direttore sportivo, Pirelli
Sir Jackie Stewart e Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente esecutivo, Pirelli
Pneumatici Pirelli
Il poleman Daniel Ricciardo, Red Bull Racing riceve il Pirelli Pole Position Award da Jackie Stewart

Sono iniziate le grandi manovre. E non perché lo scenario del GP di Monaco si affaccia sul porto di Monte Carlo, dove i lupi di mare accudiscono le barche fra le più belle del mondo. Chase Carey ieri ha avuto un incontro riservato nel motorhome della Pirelli.

Il presidente della F1 è andato a fare visita a Marco Tronchetti Provera, il vice presidente di Pirelli, che non ha voluto mancare all’appuntamento monegasco dove ha fatto il suo debutto la nuova gomma hypersoft che ha permesso a Daniel Ricciardo di infrangere il record della pista di Monte Carlo di quasi un secondo e mezzo.

Ha parlato delle gomme da 18 pollici con Carey?
“A dire il vero è un po’ presto, ma è un argomento interessante”.

In prospettiva dei regolamenti 2021 può essere realistico pensare a un cambiamento…
“Perché no, non si dimentichi che questo è un tema che avevamo già affrontato, per cui da parte di Pirelli non ci sono preclusioni. Noi siamo in F1 per portare avanti la ricerca tecnologica, per cui se ci propongono una nuova sfida, noi saremo pronti a coglierla…”.

Tronchetti Provera, nei giorni scorsi in un meeting con gli azionisti cinesi, aveva minacciato che la Pirelli avrebbe potuto lasciare la F1 se il rinnovo del contratto per la fornitura esclusiva delle gomme fosse diventata una questione commerciale.
“Assolutamente, lo confermo. Anche se la volontà è di restare accettando la sfida tecnologica, facendo qualcosa che possa essere apprezzato dai piloti e dai team”.

Pensa che ci possa essere un Costruttore che possa pensare di sfidare la Pirelli sul suo terreno?
“Noi siamo aperti alla competizione. Spendiamo molto in ricerca e sviluppo e sul quel terreno ci confrontiamo con chiunque. Se serve facciamo qualsiasi investimento necessario, diversamente, se dobbiamo mettere solo una montagna di soldi, non ci interessa, perché non sarebbe più una sfida tecnologica, ma cambierebbe la prospettiva, per cui le gomme sarebbero solo delle cose rotonde e nere”.

Le voci di un interessamento della coreana Hankook ai GP avevano lasciato presagire che si potesse innescare un’asta, dove potevano essere i soldi a poter fare la differenza.

Ora lo scenario sembra piuttosto cambiato perché Ross Brawn nel meeting di venerdì ha proposto ai team di passare dal 2021 alle gomme da 18 pollici per avvicinare di più anche la F1 al mondo del prodotto di serie, visto che i Prototipi del WEC e la Formula E hanno già fatto questa scelta.
“Noi siamo pronti, siamo in grado di soddisfare qualsiasi richiesta: per noi la F1 è un buon laboratorio all’aria aperta, come lo è tutto il Motorsport. C’è una motivazione importante che ci spinge: c’è una sfida. Le risposte che richiede un mondo competitivo come la F1 devono essere rapide e tutta l’azienda le vive con grande passione. E poi, ovviamente, conta anche il risultato d’immagine. La F1 è la somma di tutto questo”.

Pensate a gomme che potranno avere dei sensori per dare ai team dei dati aggiuntivi?
"Se servisse saremmo pronti anche con i sensori. Sarebbe un valore aggiunto che potremmo dare alle squadre che già ricevono una marea di informazioni da noi. Toccherà ai team prendere una decisione insieme alla FIA ".

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